Giulia Gatto Monticone: “Per crescere bisogna confrontarsi anche con le più brave”

Gatto Monticone
di Michele Galoppini

L’azzurra, seconda testa di serie del torneo di Chiasso, saluta dopo il primo turno sconfitta dalla Leykina 7-5 6-3. Il mal di schiena l’ha bloccata quando era in pieno controllo, ma la torinese guarda già ai prossimi tornei.

Come è stato il match di oggi? Che è successo dopo il 4-0 iniziale?

Sono partita bene e riuscivo a fare il mio gioco, mentre lei non è partita benissimo e quindi ho preso subito vantaggio. Poi però è arrivato il mal di schiena e praticamente tutti i colpi che necessitavano una qualche rotazione mi davano molto fastidio; è la prima volta che succede quest’anno, anche se la schiena in passato mi aveva creato alcuni problemi. Poi mentre io scendevo di livello lei lo alzava e prendeva fiducia ed è successo quel che è successo. Poi nonostante tutto il match restava abbastanza in equilibrio, quindi ho provato a combattere ma non ce l’ho fatta.

Qual è la tua programmazione per i prossimi tornei?

Farò molti ITF, quelli che ci sono in Italia. Certo, preferirei ce ne fosse qualcuno sul cemento, ma lo sappiamo che in Italia va così… e comunque sono in grado di giocare molto bene anche su terra, quindi ci si adatta. Più avanti proverò anche ad entrare in qualche WTA se ne avrò la possibilità.

Visto che siamo nel periodo giusto, proverai anche le prequalificazioni a Roma?

No, farò solo ITF e WTA, niente prequalificazioni.

Ho notato che spesso nella tua programmazione inserisci tornei di caratura maggiore di $25.000, quando comunque potresti essere una testa di serie alta in quei tornei, come mai?

Perché non si può sempre restare bloccati nei tornei da $25.000, per crescere bisogna confrontarsi anche con le più brave e contro coloro che sulla carta sono più forti di te, alzare l’asticella del proprio livello e cercare di tenerla costantemente alta, anche se nei 25k può essere più facile vincere più partite.

Obiettivi di stagione?

Non ho obiettivi numerici di classifica; spero di migliorare sempre di più e salire.

Ho notato, soprattutto in un momento dove tantissime giocatrici sono molto agitate e rumorose in campo, che tu invece sei molto pacata e tranquilla, quasi in simbiosi con il tuo tennis elegante e preciso. Scelta pensata o ti viene naturalmente?

Io personalmente sono molto tranquilla, quindi non faccio fatica a comportarmi così in campo. Lo faccio e cerco di farlo per restare concentrata, tranquilla, per non agitarmi e non lasciar trasparire le mie emozioni, che potrebbero anche essere un’informazione per la mia avversaria. A volte ovviamente sono agitata anche io, ma cerco di non darlo a vedere.

…al contrario della tua avversaria, Polina Leykina, oggi…

Esattamente, forse lei faceva fin troppo…

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