āNon penso che oggi abbiamo dimostrato nulla stasera. Abbiamo giĆ dimostrato questāanno come siamo, quanto siamo forti e quanto cuore ci mettiamo ogni volta che scendiamo in campoā. CosƬ Flavia Pennetta ha aperto la conferenza stampa da campionessa dello Us Open, il suo ultimo Us Open. āCon Roberta prima del match ci siamo dette che, comunque sarebbe andata a finire, questa sarebbe stata una grande vittoria per tutte e due, ĆØ un giorno straordinario per tutta lāItaliaā.
Flavia conferma la sua intenzione di finire la stagione, āgiocherò Wuhan e Pechino e magari qualche altro torneo se avrò la chance di andare a Singapore (ai WTA Championships)ā spiega, e sottolinea come le Olimpiadi ānon rientrano fra i miei obiettiviā, anche se il presidente Binaghi a Supertennis ha detto di voler provare a convincerla a scendere in campo a Rio. āA volte, per me sta diventando difficile competere, ĆØ questo il punto importante. Quando sei in campo, quando devi giocare 24 settimane lāanno, devi lottare ogni settimana. E non lo fai nel modo in cui lāho fatto io, le cose non vanno. E non sento di avere più lāenergia per farlo, ogni settimana. Ć il momento perfetto. Ć stata una decisione molto dura da prendere, ma solo molto felice di averla presa. Felice e fiera di meā.
Sarebbe stato lo stesso, aggiunge, anche se avesse perso in finale. Aveva giĆ maturato lāidea di abbandonare, ha spiegato alla ESPN, a Toronto. Lo sapevano in pochi: il team, il coach, il fisioterapista, i genitori, e Fabio Fognini: di data del matrimonio, però, Flavia non parla. āAvevo giĆ avuto un brutto momento al Roland Garrosā rivela in conferenza stampa, āe tre giorni prima stavo pensando di ritirarmi dal torneo. Poi sono rimasta, ho provato a dare tutto e le cose non sono andate nemmeno troppo male, ma quando cominci a pensare troppo spesso al ritiro, vuol dire che ĆØ il momento di prendere una decisione. Anche se a volte ci spaventa, perchĆ© non sappiamo cosa saremo o cosa faremo, come sarĆ la nostra vita dopo il tennis. Ma credo che la mia sarĆ una bella vita. Sono orgogliosa di me, ho fatto molto di più di quanto mi sarei aspettata. Oggi, la mia vita ĆØ perfetta, non potrei dire niente di diversoā.
A Roberta, invece, lo rivela lƬ, sul campo, poco prima della premiazione. Quando si siedono vicine e chiacchierano e Roberta le dĆ quel colpetto affettuoso sul braccio. āLe ho detto, questo ĆØ il mio ultimo Us Open. E lei: che? Ma davvero? E io: sƬ, assolutamenteā.
Non potevano mancare, e infatti non sono mancate, le congratulazioni di Francesca Schiavone. āHa mandato messaggi a me e a Roberta. CāĆØ una chat con quattro di noi, ma non potete leggerlaā scherza. āIeri mi ha mandato un messaggio vocale. Inizia a ridere, poi mi dice: ora ĆØ il tuo turno. Respira. Devi andare in bagno, eh? Quante volte?ā rivela con unāaltra risata contagiosa delle sue. āFrancesca ĆØ cosƬ, ora non posso prendere un telefono ma altrimenti la chiamerei adesso. Ho telefonato solo a mamma e papĆ ā.
Quel che resta, oltre lāorgoglio italiano, ĆØ una finale Slam tra due avversarie, tra due amiche, rispettivamente numero 26 e numero 43 del mondo. āPenso che il tennis femminileā spiega Flavia, ānon sia più come 10 anni fa quando le prime dieci erano a un livello altissimo. Non che ora non lo siano, ma adesso chi arriva dietro di loro ĆØ più forte. E lāabbiamo visto ieri. Serena ĆØ la migliore di tutte, era la favorita per la vittoria, eppure anche lei può avere una giornata storta. Ć stata però una giornata fantastica per Roby, che ha meritato di essere qui oggi. Ć stato perfetto per entrambeā.
Con Roberta, conclude, āabbiamo passato tre o quattro anni insieme nella stessa camera a Roma, nel centro federale. Ci conosciamo benissimo, abbiamo giocato la prima volta quando avevamo nove anni a Brindisi. Devo dire che era una compagna di camera perfettaā. Perfetta come questo sabato speciale, questo sabato italiano a New York.
