Bellotti rullo compressore, prima “semi” di Quinzi


(Riccardo Bellotti – Foto Nizegorodcew)

di Giacomo Bertolini

BELLOTTI RULLO COMPRESSORE, PRIMA SEMI PER QUINZI

Siena (10.000$ Italia): E’ ancora di marca italiana ed ancora nel segno di Riccardo Bellotti il torneo 10k su terra di Siena, appuntamento azzurro che ha segnato il nuovo colpaccio della nostra giovane promessa, detentore del titolo 2011.
Successo numero quattro dell’anno per Bellotti che, partito come terzo favorito, non ha avuto problemi nell’arrivare sino in semifinale dove, una volta estromesso al fotofinish Arnaboldi(1), ha potuto poi sfruttare il ritiro di uno sfortunato Marco Crugnola(4), costretto ad alzare bandiera bianca nel derby azzurro per un problema di natura fisica quando si trovava sotto di un set (6-2).
Finale dunque più breve del previsto per Bellotti che, risalito al numero 358 del mondo, può così festeggiare il settimo sigillo della carriera.
Gi altri azzurri nel torneo toscano: Oltre al successo del 21enne Bellotti e al buon torneo di Crugnola bene anche Arnaboldi ko in semi e il trio Bega(8), Galovic(6), Fioravante arrivati sino ai quarti di finale.
Si arenano al secondo turno Oradini, Caruso, Fgo, Marcora(7), Torresi, Petrone, Della Tommasina, subito fuori Molina, Perinti, Garzelli, Picco, Vianello, Mercuri, Fortuna, Sinicropi, Rondoni.

Manzanillo (10.000$ Messico): Messico ancora terra di conquista per il 23enne tennista yankee Adam El Mihdawy, vincitore sul cemento di Manzanillo dopo aver già lasciato il segno a Morelia e aver fatto finale a Cordoba e Guadalajara.
Prosegue dunque il feeling con i Futures messicani dell’attuale 330 Atp, bravo a non distrarsi mai nel corso di tutta la settimana e a rispettare il pronostico che lo vedeva trionfatore da prima testa di srrie.
Pochi intoppi anche in finale per El Mihdawy che fatica un set con Marcelo Arevalo(2) prima di superarlo 76 62.
Per l’americano quarto centro complessivo.
Buone nuove per l’Italia che nel torneo di Manzanillo può sorridere con la splendida semifinale Future, la prima in carriera, della scommessa per eccellenza Gianluigi Quinzi. Torneo strepitoso per Quinzi che travolge i brasiliani Leite e Oliveira prima di annichilire 61 60 il giapponese Nishioka, prendendosi così la rivincita degli Us Open Juniores.
Per l’azzurro, che con i punti conquistati sarà best ranking introno alla piazza 860, finale solo sfiorata con il tennista di El Salvador Arevalo vincitore in semi 46 63 62.
Nessun altro azzurro risultava iscritto in Messico.

Tblisi (15.000$ Georgia): Prima Kazan, poi Mosca e adesso Tblisi. Continua costante l’ascesa del sorprendente tennista georgiano Nikoloz Basilashvili, profeta in patria nell’appuntamento 15k giocato su terra.
Vittoria sofferta ed estremamente lottata per il numero 359 del ranking, arrivato in finale dopo aver rischiato subito il ko con Tsivadze e aver rimontato un set di svantaggio allo strafavorito Vesely(1).
Atto conclusivo, neanche a dirlo, ancora nel segno della lotta punto su punto con l’ottimo gerogiano bravo a spuntarla in un infuocato tie break sul croato Toni Androic(4), beffato 63 46 76.
Vittoria meritata per il 20enne Basilashvili che conquista così il quarto trofeo della carriera.
Gli azzurri presenti: ancora buone conferme per Matteo Marrai(5) che si spinge, complice anche un walkover, fino ai quarti dopo aver centrato la finale una settimana fa. Per Papasidero invece eliminazione immediata.

San Juan (10.000$ Argentina): Quarto successo argentino dell’anno per il 27enne di Rio Cuarto Leandro Migani, vincitore del torneo sudamericano di San Juan, terra rossa.
Successo ampiamente previsto quello di Migani che, da prima testa di serie, ha mantenuto senza troppe difficoltà le aspettative, superando nel match chiave della finale il connazionale Juan Vazquez-Valenzuela con un netto 63 61.
Per Migani, ormai prossimo al rientro nei 300, 12esimo acuto della carriera.
Proseguono gli incoraggianti riscontri post-infortunio per l’azzurro Stefano Travaglia, miglior italiano a San Juan con la sua semifinale. Sto ai quarti per Federico Gaio(4).

Nottingham (10.000$ Gran Bretagna): Dominio inglese nel torneo britannico di Nottingham, cemento, dove a centrare il successo è stato il 22enne di Birmingham Daniel Evans, al terzo titolo stagionale.
Trionfo, anche in questo caso, senza sorprese con Evans, primo del seeding, cinico e spietato nel match di finale dove con due essenziali tie break ha messo al tappeto Richard Bloomfield(2), ko nel derby 76 76.
Sesto sigillo della carriera (tutti ottenuti in casa) per Evans, ancora però fuori dai primi 300 posti del ranking.
Gli azzurri a Nottingham: si difendono gli italiani Rovetta ed Esposito, entrambi eliminati agli ottavi dopo un discreto esordio.

Happy Valley (15.000$ Australia): E se Nottingham ha segnato la supremazia dei tennisti inglesi, l’appuntamento di Happy Valley non poteva non rimarcare l’ennesimo dominio firmato Australia, con un nuovo scontro tra connazionali nell’epilogo finale.
Vola nel derby una delle sorprese più gradite della settimana, il mancino Alex Bolt, classe 1993 e attuale numero 651 al mondo (best ranking), vincitore in casa del primo titolo in assoluto.
Cammino perfetto per il giovane Bolt(8) che senza mai concedere un set ha agevolmente staccato il pass per la finale dove ha piegato Adam Feeney(6) con lo score di 57 63 61.
Nuova freccia dunque per l’Australia che oltre all’impresa Bolt esulta anche grazie allla seconda semifinale consecutiva del lanciatissimo Luke Saville(7), cristallina speranza aussie, già dominatore del mondo Junior.
Azzurri assenti sul cemento di Happy Valley.

Uppsala (10.000$ Svezia): Dall’Australia direttamente in Svezia con il 10k su cemento di Uppsala dove a spuntara è stato il tennista francese Hugo Nys, anche lui vincitore del primo trofeo Future da numero 732 del mondo.
Inizio difficile prima del boom per il 21enne transalpino, bravo da terzo favorito del tabellone, a far fuori in semifinale Joshua Milton(1), prima di rovinare la festa in finale al tennista di casa Robin Olin(7), out 60 57 63.
Male Giorgio Portaluri, unico iscritto: per l’azzurro disco rosso al secondo round.

Getafe (10.000$ Spagna): Nuova finale, questa volta decisamente più fortunata, per il milgior russo dell’anno a livello Future, Alexander Lobkov, giunto con questo successo al terzo titolo dell’anno.
Vince e convince Lobkov che, in piena risaita nel ranking, fa suo anche il Future su cemento di Getafe Madrid, appuntamento che lo vedeva guidare il seeding.
Percorso netto e senza sbavature per il 21enne Lobkov che in finale non fa sconti neppure alla rivelazione iberica Oriol Roca Batalla (classe 1993), regolato 63 76.
Ottavo titolo da mettere in bacheca per il russo, tra gli azzurri Mazzella supera un turno, Patracchini no.

Subotica (10.000$ Serbia): Bella conferme da Lobkov, ma altrettanto importanti riscontri anche dallo scatenato slovacco Jozef Kovalik, promessa classe 1992 al secondo colpo consecutivo dopo Trieste.
Nessun set perso sino alle semifinali per il tennista di Bratislava numero 409 Atp che poi chiude la pratica Subotica con il 36 60 63 rifilato alla vera sorpresa della settimana Future, il serbo Laslo Djere.
Classe 1995 da Senta, Djere, numero 1751(!), ha onorato a pieno la wild card offera dagli organizzatori centrando un’insperata finale e arrivando ad un solo set da quello che sarebbe stato il colpo dell’anno per quanto riguarda il circuito Future.
A Djere la soddisfazione della prima finale Future, per Kovalik invece arriva la quinta gioia della carriera.
Italiani non presenti sulla terra serba.

Altri tornei della settimana: Gicquel non molla, la vera sorpresa è lui!

Da Bolt a Olin, passando per Roca Batalla e Djere la settimana future 10-16 settembre ha regalato non poche rivelazioni, ma in chiusura di rassegna non potevamo non celebrare una sorpresa dir poco speciale, quella regalata dal veterano francese Marc Gicquel, ancora capace di trovare le giuste motivazioni e gli stimoli ideali per colpire nel segno a 35 anni.
Non molla e non ne vuole neanche sapere Gicquel che, dopo un discreto passato da top 40, continua ad assaporare belle soddisfazioni a livello Future come quelle raccolte in casa nell’appuntamento su cemento di Mulhouse.
Si concede così la doppia cifra nel conto dei titoli vinti l’intramontabile francese di origini tunisine, in grado di rovesciare i favori del pronostico in finale dove il connazionale e primo della lista Gregoire Burquier è costretto alla resa per 64 63.
Sorpresa “d’esperienza” dunque nell’epilogo del torneo francese che consegna nelle mani di Gicquel, attualmente numero 266 del mondo, il primo titolo del 2012.
Italiani assenti.

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