La Stagione di Marco Furlanetto


(Marco Furlanetto, classe 2001)
Ad inizio anno, dopo la vittoria al Lemon Bowl 2011, avevamo intervistato Fabio Furlanetto, papà del piccolo Marco (trovate qui l’intervista). Dopo 11 mesi siamo tornati a sentire le sue impressioni sulla stagione appena conclusasi. Ecco come è andata…
COM’E’ ANDATA LA STAGIONE DI MARCO?
La stagione è andata bene, non solo per i risultati ottenuti, quanto per il livello dei tornei ai quali ha partecipato.
Finalmente ha potuto prendere parte a COMPETIZIONI INTERNAZIONALI Under 12, dove il confronto non è più solo nel gioco ma inizia ad essere fisico e mentale, tre componenti che con 1 o 2 anni di differenza vogliono dire tanto.
Il risultato è stato positivo, Marco è sempre sceso in campo con il suo spirito combattivo, non preoccupandosi di chi fosse il suo avversario, e portando sempre in fondo i suoi match, giocando e dando il massimo fino all’ultima palla.
Ad aprile ha partecipato al torneo di MAGLIE, unico 2001, dove, inserito nel tabellone di qualificazione, è partito consapevole di andare a fare un Torneo Internazionale Under 12 ma determinato a fare bene. Primo turno passato facilmente contro uno svizzero, mentre al secondo turno ha affrontato un avversario del 99 più solido e con una palla molto più pesante, nonostante tutto il match sia stato molto intenso, due ore e mezzo di partita con una sconfitta non netta 63 75.

Il momento in cui Marco ha avuto per la prima volta un black out totale è stato al primo turno dello SMRIKWA BOWL in Croazia dove era stato inserito come testa di serie numero 2. E’ sceso in campo molto teso e non è mai riuscito ad entrare in partita. Il suo avversario era uno spagnolo, gran rematore, ma non ingiocabile, è stato proprio Marco ad essere irriconoscibile, tutti ci aspettavamo una svolta, invece era come se non sapesse cosa fare (succede).
Per fortuna c’è stato il Consolation Draw che gli ha permesso di riprovarci, un pò come quando uno cade di bicicletta, bisogna subito salire in sella e riprovare a pedalare e così è stato, nelle prime partite era sempre molto contratto poi, anche se non del tutto, ha ricominciato ad avere la sua solita grinta e determinazione che lo hanno portato a vincere la finale contro il suo amico Michele Vianello.

Un’altra grande prova è stato il Torneo Internazionale Under 12 di PORTO SAN GIORGIO, dove Marco è partito dalle qualificazioni grazie all’invito datogli da Luca QUINZI (papà di Gianluigi e Gianluca) e da Antonio DI PAOLO, grande maestro nonché Direttore del torneo.
Dopo aver fatto degli ottimi match nelle quali, è approdato nel MAIN DRAW dove al primo turno ha incontrato un Giunta, classe 99, in forma strepitosa il quale ha concesso ben poco a Marco.
Grandissima esperienza più che costruttiva in quanto ha assaporato una competizione ad altissimo livello, oltretutto senza il suo allenatore e i suoi genitori, ospite della famiglia Quinzi.

A luglio è arrivato l’invito dalla Federazione Spagnola, a partecipare al Torneo International De Burgos, aperto a soli otto giocatori, grande soddisfazione da parte di Marco e del suo allenatore Giovanni Bianchi, nonchè nostra. La descrizione dettagliata del torneo la trovate nel Blog di Marco:
www.marcofurlanetto.wordpress.com

A fine ottobre altra convocazione in terra Spagnola, questa volta all’Accademia SANCHEZ-CASAL per partecipare alle finali Europee del MASTER TTK WARRIORS TOUR. Anche questa descrizione dettagliata la potete trovare nel Blog:
Ho voluto parlarvi di queste esperienze perchè, realmente, sono quelle che hanno fatto crescere molto Marco. Vi ricordo comunque che da gennaio ad ora ha partecipato a 9 Tornei Under 10 e 3 Under 12 (normali) vincendoli tutti.
Altra nota positiva il premio FAIR PLAY che gli è stato consegnato dal Presidente del Comitato Regionale Toscano, Dott. TURI, alle finali del torneo di Macro Area centro nord.

MARCO E’ CAMBIATO NEI CONFRONTI DEL TENNIS?
Marco continua a giocare con tanta passione, perchè lo vive come un divertimento, ama questo sport perchè quando ha la racchetta fra le mani gli si legge una luce particolare negli occhi, con questo non nego che prende gli allenamenti con serietà e impegno, ci mette tutto se stesso come quando gioca una partita di torneo. E’ sempre pronto ad imparare e a correggere tutto ciò che gli viene indicato dai suoi mastri. Alcune volte mi domando come possa essere gioioso e fresco dopo due ore e mezzo di allenamento ed una giornata di tempo pieno a scuola; la risposta mi viene data solamente guardandolo in campo poichè non vive il tennis come sacrificio, ma come la cosa che ora lo fa stare bene.
Accetta mal volentieri le sconfitte, però queste accrescono la sua voglia di mettersi in gioco, di competere ancora con giocatori più forti per provare a riscattarsi. Credo che il suo agonismo sia proprio parte integrante di lui, ce l’ha nel DNA. Più le partite sono dure più lui riesce a dare il meglio di sè.
RACCONTACI DEI SUOI ALLENAMENTI
Durante il periodo estivo, giugno, luglio, agosto e settembre abbiamo ridotto gli allenamenti perchè in questo periodo ci sono troppi tornei. Da ottobre Marco segue un programma di lavoro di un’ora e mezzo di tennis e un’ora di preparazione atletica ed anche la Federazione ha iniziato a collaborare facendolo allenare due volte alla settimana al Centro periferico con i ragazzi del 99 sempre sotto l’occhio vigile e il consulto dell’unico punto di riferimento GIOVANNI BIANCHI.

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