Esplode Vesely, si rivede Del Bonis


(Jiri Vesely)

di Guido Pietrosanti

Con l’Europa in piena crisi economica e con la stagione sul rosso non ancora entrata nel vivo, è l’America Latina ad organizzare il maggior numero di tornei challenger in questo periodo. Il più ricco di tutti, e l’unico sul cemento, si è disputato in Messico, a Guadalajara, dove ha vinto il russo Alex Bogomolov che ha sconfitto in finale l’americano che ricorda molto Sampras, Rajeev Ram, battuto per 26 63 61. Ottima semifinale per il giovane canadese Vasek Pospisil (128 atp), recente avversario dell’Italia in Coppa Davis che, dopo aver raggiunto la finale nel challenger casalingo di Rimouski nel mese di marzo, coglie il secondo buon risultato della stagione a livello challenger.

In Colombia a Barranquilla, sulla terra battuta, vittoria per la ormai ex promessa del tenni argentino Federico Del Bonis (nella foto a sinistra – Foto Nizegorodcew) che in finale supera piuttosto agevolmente il suo coetaneo e connazionale Facundo Bagnis per 63 62. Del Bonis, mancino classe 90, decisamente talentuoso, si è messo in mostra per la prima volta già nel 2009 quando, a soli 19 anni, riusci ad entrare nei primi 200 giocatori del mondo. Da quel momento però la sua crescita si è un po’ fermata e solo questa settimana, grazie alla vittoria in Colombia, è riuscito ad entrare nei primi 100, piazzandosi alla posizione numero 98 del ranking atp. Eliminato al primo turno Riccardo Ghedin, cosi come Claudio Grassi, bravo comunque a passare le qualificazioni.

In Brasile a Itajai, vittoria del giocatore di casa e testa di serie numero 1, Rogerio Dutra Silva. Dutra Silva, già finalista in un challenger a San Paolo nella prima settimana di gennaio, torna nei primi 100 giocatori del mondo a 29 anni e al numero 2 tra i giocatori brasiliani. La vera rivelazione del torneo però è stato sicuramente il finalista Jozef Kovalik (242 atp), slovacco di 20 anni che, partito dalle qualificazioni, è arrivato fino alla finale dove si è arreso al più esperto brasiliano solamente per 46 63 61. Kovalik, che nei primi mesi del 2013 ha già scalato circa 100 posizioni nel ranking atp, potrà ora affrontare la stagione challenger europea partendo direttamente dai tabelloni principali, e migliorare ulteriormente la sua classifica. Buona semifinale in Brasile anche per il giovane portoghese Gastao Elias (133 atp) ottima promessa da junior (a 17 anni era già numero 630 del mondo) che solamente in questi ultimi 2-3 anni sta trovando il tennis per scalare la classifica atp.

Infine a Mersin in Turchia, prima vittoria challenger della carriera per l’ex numero 1 junior Jiri Vesely, che in finale ha “massacrato” l’esperto tedesco Simon Greul per 61 61. Il giovane ceco, classe 93 e già numero 163 del ranking, ha vinto 3 tornei future quest’anno, prima di capire che il livello challenger è già ampiamente alla sua portata. In effetti, il suo intero percorso tennistico, non mostra affatto quella fretta di arrivare, cosi tipica del tennis degli ultimi 20-30 anni. Al contrario, Vesely ha giocato fino a 18 anni principalmente nel circuito junior, laureandosi campione del mondo nel 2011 e passando poi al circuito future dove, nel 2012 ha vinto 5 tornei. Anche in questa stagione, nonostante la classifica gli permettesse di giocare già in alcuni tornei challenger, Vesely ha scelto di giocare ancora (e vincere ancora) nel circuito future. Ora però avrà ancora più attenzioni e aspettative per una carriera di alto livello ed è molto probabile che già quest’anno lo vedremo giocare nel circuito principale, magari grazie a qualche Wild Card. E non è da escludere che per la fine dell’anno, Vesely sarà già nei primi 100 giocatori del mondo.

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