“Le sensazioni sono buone. È la mia prima volta a Perugia, sono felice di essere qui e di conoscere la città. L’obiettivo è vincere partite consecutive. Qui la pallina rimbalza molto, vedremo come mi adatterò“. Dusan Lajovic è pronto all’esordio nel Challenger 125 di Perugia. Il tennista serbo aprirà il suo torneo, giunto alla 10ª edizione, domani contro Rei Sakamoto (terzo match dalle 10.00) sul Centrale. “Non conosco Sakamoto. Guardare le partite in tv e dal vivo sono cose molto diverse. Cercherò di trovare ritmo a inizio match e di vedere come si evolverà”, afferma, in conferenza stampa, l’ex numero 23 del mondo, che negli ultimi mesi non ha ottenuto grandi risultati e ha perso diverse posizioni in classifica Atp fino a scivolare al 137° posto. Pochi punti da difendere nei prossimi tornei per il 34enne di Belgrado, che ha ben chiari i suoi obiettivi per i prossimi mesi: “Giocherò a Sassuolo, poi sarò a Wimbledon e tornerò sulla terra a luglio. L’obiettivo è giocare gli Us Open in tabellone principale. Non ho tanti punti da difendere fino a fine anno. Ho perso tanti punti negli ultimi mesi e mi servono solo una o due settimane buone per tornare al mio livello“.
SINNER-ALCARAZ SEGUITA ALL’AUTOGRILL E IL FUTURO DEL TENNIS SERBO
“Ho visto gli ultimi game della finale di ieri mentre facevo benzina arrivando qui a Perugia. Ho mangiato un Rustichella e sono ripartito (ride ndr.). Il tennis è in buone mani con Jannik (Sinner ndr.) e Carlos (Alcaraz ndr.). Ho giocato contro entrambi e a Roma Alcaraz mi ha battuto 6-3 6-3. Sono due star mondiali e per il tennis è importante avere partite di questo livello“. Sulle differenze tra Alcaraz e Sinner: “Carlos ha più potenza rispetto a Jannik e non è facile controllarsi quando si hanno tante opzioni. A volte sembra disorientato, ma ha dimostrato di poter vincere tornei importanti. Ha vinto cinque Slam ed è sicuramente sulla strada giusta. A quell’età non è neanche facile trovare l’equilibrio”. Il Roland Garros si è chiuso in maniera memorabile con la rimonta di Alcaraz su Sinner, ma nella prima settimana del torneo è arrivato l’acuto di Hamad Medjedovic, spintosi fino al terzo turno dopo due belle vittorie su Juan Manuel Cerundolo e Kamil Majchrzak. Il 21enne, attuale numero 71 Atp, rappresenta la più grande promessa del tennis serbo, che in top 100 ad oggi può contare su Novak Djokovic (n.4, 38 anni), Miomir Kecmanovic (n.46, 25 anni) e Laslo Djere (n.65, 30 anni). “Conosco molto bene Hamad (Medjedovic ndr.). È uno dei giovani più forti insieme a Fonseca. Ha tanta potenza e deve imparare a controllarla. Quando trova il ritmo è devastante. Può arrivare in top ten? Non è facile dirlo, penso che sia sulla strada giusta per diventare un ottimo giocatore. Ha un ottimo servizio, un servizio potente, un buon rovescio e gioca bene anche le palle corte”, aggiunge Lajovic sul giovane connazionale.
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