Djokovic conferma: il 2026 del serbo si aprirà ad Adelaide

Giacomo Nicotera
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Novak Djokovic - Foto Netflix

Novak Djokovic ha deciso: il primo torneo della sua 23ª stagione da professionista sarà l’ATP 250 di Adelaide, al via il 12 gennaio 2026. È stata svelata l’entry list e saranno presenti anche Jack Draper, Stefanos Tsitsipas, João Fonseca, Tommy Paul.

Un po’ come tutto il suolo down under, anche Adelaide è già stata territorio di conquista per Nole. Nel 2023, infatti, è arrivata la vittoria contro Sebastian Korda (6(8)–7, 7–6(3), 6–4), che gli valse quello che allora era il suo 92° titolo ATP. “È stato davvero come giocare in casa – ha raccontato Nole dopo aver conquistato il trofeo due anni fa-. In questi dieci giorni ho ricevuto un sostegno incredibile, qualcosa che raramente ho provato nella mia carriera. Grazie di cuore a tutti quelli che sono venuti a tifare in ogni partita”.

La preparazione in vista dell’Australian Open, quindi, passa proprio dal sud dell’Australia per il ventiquattro volte campione Slam, che cercherà senza dubbio di replicare il 2023, anno in cui riuscì nella doppietta con il trionfo in entrambi i tornei. Molte cose sono cambiate dall’ultima volta che Djokovic ha messo piede sul cemento di Adelaide, ma chissà quante sorprese potrà ancora regalarci un campione senza tempo, che non conosce né contempla nel proprio vocabolario la parola resa. Di certo, presentarsi a Melbourne con una soddisfazione in più e un’ulteriore coppa da aggiungere a un palmares già esuberante potrebbe essere per Nole la miccia giusta per accendere il suo percorso da qui fino a fine gennaio.

TORNA DRAPER

Riflettori puntati sul serbo, senza dubbio, ma i profili interessanti ad Adelaide non mancano. Il ritorno in campo di Jack Draper, ad esempio, al rientro dopo il duro infortunio al braccio, potrebbe ostacolare i piani di vittoria di Nole. Senza dimenticare il beniamino di casa Alex Popyrin o il numero 9 del ranking, Tommy Paul. Occhi puntati anche su João Fonseca: per il giovane brasiliano potrebbe essere l’anno del grande salto e, se dovesse arrivare una vittoria… chi ben comincia è a metà dell’opera.

 

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