Atp Finals 2025, Shelton beffato in rimonta da Auger-Aliassime: “È dura da digerire”

Tommaso Giuliani
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NITTO ATP FINALS 2025 Torino 09/11/2025 Inalpi Arena Ben Shelton Foto Giampiero Sposito

Seconda sconfitta consecutiva e semifinale che si complica per Ben Shelton. Dopo il ko all’esordio alle Atp Finals 2025 contro Alexander Zverev, l’americano è stato superato in tre set da Felix Auger-Aliassime, capace di imporsi 4-6 7-6(7) 7-5 dopo oltre due ore di battaglia. Un risultato che lascia più di un rimpianto al mancino di Atlanta, convinto di aver avuto in mano la partita per lunghi tratti.

LE PAROLE DI AUGER-ALIASSIME

È dura da digerire – ha ammesso Shelton in conferenza stampa -. Mi sono sentito in controllo per gran parte dell’incontro: non stavo facendo tutto alla perfezione, ma avevo la sensazione di comandare gli scambi. Devo dare credito a Felix, ha servito benissimo e colpiva la palla da fondo con grande intensità. È stato aggressivo per tutta la partita e ha giocato meglio di me i punti importanti”.

Buone notizie dal fisico

Durante il tie-break del secondo set c’è stato un momento di paura per una brutta caduta dell’americano, che ha però rassicurato tutti sulle sue condizioni: “Credo sia tutto ok. Ho colpito forte il terreno e ha fatto male per una quindicina di minuti, ma non ho voluto chiamare il fisioterapista. Ero concentrato sul match e l’adrenalina ha fatto il resto.”

Tra i momenti più leggeri della settimana, Shelton ha sorriso ricordando il bambino che lo aveva accompagnato in campo nel match contro Zverev, autore di alcune simpatiche mosse di ballo: “È bellissimo condividere questi momenti con la nuova generazione. Abbiamo un ruolo importante e mi piace poter essere d’ispirazione per loro. La fanbase del nostro sport sta diventando sempre più giovane, ed è una cosa splendida”.

Il bilancio della stagione e un pizzico di amaro in bocca

Le possibilità di qualificarsi per la semifinale restano minime, ma Shelton guarda già oltre, tracciando un bilancio positivo della stagione: “Se dovessi dare un voto al mio 2025 direi 8 su 10. Ho fatto grandi progressi rispetto allo scorso anno e sono orgoglioso del percorso fatto, soprattutto prima dello US Open, quando avevo trovato un ottimo ritmo.

Sono un giocatore che entra in condizione solo giocando tante partite, e negli ultimi tornei questa continuità mi è mancata. Sto affrontando avversari che mi fanno pagare la mancanza di ritmo, ma devo migliorare per farmi trovare pronto”.

Un atteggiamento aggressivo che si riflette anche nel suo servizio, marchio di fabbrica fin dai tempi junior: “Rischio molto con la seconda, è sempre stato così. Ho commesso tanti doppi falli per via della mia aggressività, ma voglio ottenere punti gratis dal servizio. L’aggressività è una caratteristica comune a tutti noi top 10: non vogliamo mai concedere il controllo del gioco”.

Restano però i rimpianti per i set point sprecati con Zverev e per il tie-break perso con Auger-Aliassime: “Mi sono preso una lunga pausa dopo lo US Open, quindi non sento la mancanza di casa. Non è stata la mia settimana migliore, è deludente e frustrante. Era la mia prima volta qui e forse ho pagato un po’ l’emozione. Ora tornerò a casa e lavorerò su ciò che non ha funzionato”.

Una delusione da digerire, ma anche tante consapevolezze per un ragazzo che, a soli 23 anni, continua a crescere e a spingersi sempre più vicino all’élite del tennis mondiale

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