Dopo un anno e mezzo circa di collaborazione, Lorenzo Sonego si è separato dal suo coach Fabio Colangelo. Come spiegato dal tennista tramite un post di apprezzamento su Instagram, si è concluso un rapporto molto proficuo sul piano dei risultati, ma anche dal punto di vista della crescita personale.
IL MESSAGGIO DI COLANGELO
Colangelo ha voluto a sua volta ringraziare sui social il torinese esprimendo parole di stima e amicizia: “Grazie Sonny, per la grande fiducia che mi hai dato dal primo all’ultimo giorno. Per esserti messo in gioco, per il rispetto che mi hai dimostrato in ogni situazione”. Continua poi concentrandosi sul motivo per cui il loro percorso si è rivelato speciale: “Voglio ringraziarti per la splendida persona che sei, perché è soprattutto per questo che hai reso indimenticabile questo viaggio insieme. Io come ti ho detto continuerò ad essere un tuo grandissimo tifoso”.
I RISULTATI OTTENUTI
In questo arco temporale sono state molteplici le soddisfazioni raggiunte insieme. La vittoria dell’ATP 250 di Winston-Salem nell’agosto 2024 (quarto titolo in carriera), nel quale diventa il secondo giocatore, dopo Jannik Sinner, ad aver vinto almeno un torneo su tutte e quattro le superfici. I due più grandi acuti del 2025 sono stati il quarto di finale (primo a livello Slam) agli Australian Open, dove ha sconfitto tra l’altro un astro nascente di questo sport come Joao Fonseca, che gli ha permesso di risalire fino alla posizione numero 35 del ranking; e gli ottavi di finale a Wimbledon, dove è stato sconfitto da Ben Shelton in quattro set. Rimane però indimenticabile nel turno precedente la vittoria in oltre cinque ore nel tie-break del quinto set contro lo statunitense Brandon Nakashima.
CAMBIO IN PANCHINA IN VISTA DAVIS
Tutto ciò avviene solo qualche giorno prima dell’inizio della Coppa Davis a Bologna, torneo per cui Sonego non è stato convocato, ma la dubbia partecipazione di Lorenzo Musetti e l’assenza certa di Jannik Sinner, potrebbero cambiare le carte in tavola. Certi del posto Flavio Cobolli, Matteo Berrettini e i doppisti Simone Bolelli e Andrea Vavassori.