Masters 1000 Parigi, parla il direttore del torneo Pioline: “Défense Arena? Scommessa vinta”

Lapo Castrichella
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Jannik Sinner (ITA) during his quarter final round match at the 2025 Rolex Paris Masters at the U Arena in Paris, FRANCE, on October 31, 2025. Photo by Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM

La prima volta nella nuova casa del Rolex Paris Masters è già un successo. Cédric Pioline, direttore del torneo, lo dice con orgoglio e un pizzico di emozione: “La scommessa è vinta. La Défense Arena funziona, e i numeri lo dimostrano. Ora tocca al pubblico farla sua”. Il bilancio dell’edizione 2025 parla chiaro: circa 220.000 spettatori, contro i 176.000 del 2024. Una crescita netta, che testimonia la curiosità e l’interesse attorno a un torneo completamente rinnovato. “Abbiamo spinto molto per offrire un’esperienza diversa, più grande e più moderna. I risultati sono oltre le aspettative”, spiega Pioline in conferenza stampa.

GIOCATORI AL CENTRO DEL PROGETTO

L’ex tennista francese sottolinea quanto sia stato importante mettere i giocatori al centro del progetto. “Era fondamentale che si sentissero a casa. Abbiamo curato ogni dettaglio: dagli spogliatoi alle zone di riscaldamento, alle aeree comuni, fino alla scelta della superficie, identica sia nei campi di allenamento che sul Centrale. Sono stati tutti molto positivi nei feedback, e questo per noi vale più di qualsiasi dato”.

La nuova cornice della Défense Arena, con i suoi oltre 17.500 posti a sedere, secondo solo all’Artur Ashe di Flushing Meadows ha trasformato l’atmosfera del Masters parigino. “È una struttura straordinaria, ci permette di accogliere più persone e di offrire spettacolo in un modo completamente nuovo. Certo, Bercy rimane nel cuore di tutti, ma dobbiamo costruire una nuova identità. Serve tempo perché si crei una memoria collettiva, ma ci arriveremo”.

SFIDE E MARGINI DI MIGLIORAMENTO

Pioline non nasconde che il passaggio abbia comportato anche alcune difficoltà logistiche: “È inevitabile quando si cambia tutto. C’è stato tanto lavoro dietro, e ci saranno ancora miglioramenti da fare. Faremo un debriefing con i team per analizzare ciò che ha funzionato e ciò che può essere ottimizzato. Ma la direzione è quella giusta”.

Un punto di discussione è stata anche la velocità della superficie, più lenta rispetto agli anni passati. “Abbiamo scelto di renderla leggermente più controllabile per avere più scambi e più spettacolo. Ma è sempre un compromesso: non sarà mai perfetta per tutti, e fa parte del gioco”.

Guardando avanti, Cédric Pioline allarga lo sguardo al futuro del circuito. “Il tennis sta cambiando. Il calendario è denso, e i giocatori dovranno fare scelte più selettive. Noi dobbiamo garantire che ogni tappa offra qualcosa di unico. A Parigi, la sfida sarà continuare a unire tradizione e innovazione, come abbiamo cercato di fare quest’anno”.

SINNER E ALCARAZ, I BIG TWO

E poi, inevitabilmente, la domanda su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due volti che stanno riscrivendo il presente. “Stanno dominando tutto”, ammette Pioline. “Non ci sono più i Big 4, ma in questo momento sono Big 2. Guardando i punti, tra il loro totale e quello del terzo in classifica ci sono circa 4.000 punti di differenza, un dato davvero impressionante, che dimostra la portata della loro dominazione sul circuito. Vedremo se in futuro si aggiungerà qualcuno, se torneremo a parlare di Big Three, ma per ora sono loro due a dettare la legge”.

 

 

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