Stefano Cobolli: “L’obiettivo di Flavio è la Top 10. Antalya svolta della sua carriera”

Donato Boccadifuoco
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Flavio Cobolli - Foto Felice Calabrò. Tennis, DAVIS CUP FINAL 2025, Italy vs Austria, Flavio Cobolli (ITA), Bologna, Italy, November 19, 2025.

L’obiettivo di Flavio è quello di riuscire a entrare in Top 10. Non per forza deve raggiungerlo nella prossima stagione, andrebbe benissimo anche se ci riuscisse entro un paio di anni“. Stefano Cobolli, coach e papà del tennista azzurro, ha raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport alcune tappe significative della crescita sportiva, e non solo, del proprio figlio. Tra i temi trattati anche il trionfo in Coppa Davis e il lavoro da effettuare in vista della prossima stagione.

OBIETTIVI E PROGRAMMAZIONE

Un 2025 ricco di soddisfazioni per un Flavio Cobolli capace di conquistare i primi due titoli in carriera nel circuito maggiore (250 di Bucarest e 500 di Amburgo) e un 2026 alle porte nel quale avrà tanta voglia di migliorarsi come ammette papà Stefano: “In vista del prossimo anno vogliamo cambiare un po’ la programmazione: alcune settimane non giocheremo per dedicarci agli allenamenti, privilegeremo i grandi tornei. Proveremo ad arrivare pronti fisicamente e mentalmente agli Slam non giocando gli eventi immediatamente precedenti. Dal punto di vista tecnico ci concentreremo su risposta e discese a rete. La risposta è un colpo che per Flavio è stato sempre naturale ma che non abbiamo mai allenato quanto ritengo necessario. Per le discese a rete de Minaur può essere un punto di riferimento per corsa e atteggiamento: l’australiano è più forte di Flavio ma la velocità è simile. Il nostro 2026 inizierà con United Cup e Australian Open, poi Dallas, Delray Beach e Acapulco. Ci prepareremo per Indian Wells e Miami dove credo possa fare molto bene“.

LA SVOLTA

Considerati gli ottimi trascorsi calcistici di Flavio Cobolli nelle giovanili dell’AS Roma, una carriera tennistica di alto livello ai tempi appariva tutt’altro che scontata. Eppure, come racconta Stefano Cobolli, c’è stato un momento in cui il cambio di rotta fu netto: “La svolta nella carriera di Flavio accadde nel 2021, precisamente in Turchia ad Antalya. Eravamo andati lì per giocare due tornei Futures ma nel primo perse ai quarti di finale mollando alcuni game. Quell’atteggiamento non mi era piaciuto per niente e gli dissi che sarei tornato a casa perché dovevo seguire altri ragazzi. Lui mi salutò e mi disse che se la sarebbe cavata. In effetti fu così perché vinse il torneo successivo. Una volta tornati giocò un Challenger al Tennis Club Garden dove ottenne la prima vittoria in tabellone a quel livello e fu sconfitto solo in finale. Credo che quello fu il momento in cui Flavio iniziò a diventare un professionista vero“.

GIOIA DAVIS

Tutta l’Italia tennistica ha ancora negli occhi gli incontri di singolare conquistati da Matteo Berrettini e Flavio Cobolli che hanno permesso alla nazionale guidata da Filippo Volandri di sollevare al cielo la terza ‘Insalatiera’ consecutiva. Coach Stefano ricorda così quegli interminabili momenti di gioia vissuti da lui e dal figlio: “Non credevo che Flavio potesse esprimere un livello così alto in Coppa Davis, mi ha sorpreso e spero continuerà a farlo. Ho vissuto le settimane successive con molta difficoltà nel prendere sonno, avevo sempre voglia di ripensare a ciò che era successo e l’adrenalina non smetteva di andare in circolo. Credo che aver fatto la gavetta in grandi tornei sia stato fondamentale per Flavio. È stato ‘alternate’ in United Cup e Laver Cup e nel 2022 era a seguito della Nazionale a Bratislava in qualità di sparring“.

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