Diario di Bordo da Bergamo (1)

da BergamoMarta Polidori

Primo giorno di qualificazioni. Fortuna vuole che i miei genitori desiderino vedere qualche buon giocatore e si offrano quindi di darmi un passaggio in macchina, altrimenti starei ancora vagando alla ricerca del Palasport di Alzano Lombardo.

Arrivo per il secondo match, quindi Claudio Scatizzi e Alessandro Bega.

Di Scatizzi non parlerei granché, non ha giocato una grande partita e non mi ha colpita, ma era la prima volta che lo vedevo e quindi non mi sbilancio. Bega è un buonissimo giocatore invece, non molto alto e quindi notevole l’istinto di gioco che è riuscito a sviluppare, è del 1991 e numero 478 del ranking. La partita è finita molto semplicemente con un 6-1 6-2 per Bega.

A seguire giocano Stefano Napolitano contro Jacopo Locatelli (una tra le partite che più mi interessava vedere). Locatelli si è rivelato in qualche modo insidioso, ma non sufficientemente da mettere in difficoltà Napolitano, inizio di secondo set a parte in cui Jacopo ha deciso di regalare qualche punto in meno, ma Stefano l’ha risolta con un 6-0 6-4. Napolitano ha un gioco pulito ed efficace, si comporta benissimo in campo ed è di certo uno di quelli che preferisco, ma se c’è una cosa che adoro di lui è il tifo da bordo campo della mamma e della sorella, sono coinvolte e davvero molto carine! Rispetto all’anno scorso a Vercelli, su Stefano, è diventato più solido, meno falloso e sta crescendo bene.

Gianluca Di Nicola e Andrea Agazzi penso sia stata la partita più buffa a cui io abbia mai assistito. Agazzi porta la maglietta nei pantaloni e sembra uscito da una macchina del tempo settata sugli anni Ottanta. Gioca solo serve and volley, anche se a me non convince, perché serve delle fucilate e se servi troppo forte poi il tempo per scendere a rete non ti basta. Di Nicola è stata una piacevole sorpresa! Si è comportato benissimo, non ha portato grosse sbavature ed è del 1995, numero 1579, secondo me ne sentiremo parlare molto presto. Comunque la partita si è conclusa 6-4 2-6 6-4 per Di Nicola.

Quello che colpisce? Ha giocato contro un trentaduenne esperto che giocava solo serve and volley e scendeva anche con la risposta, ma lui non ha battuto ciglio ed è andato avanti per la sua strada riuscendo a sgretolarlo. Gioco poco appariscente, ma molto efficace, e gran rovescio lungo linea.

Il turno dopo tocca a Matteo Donati e Viktor Galovic. Donati è assolutamente fenomenale! Ha un gran bel guizzo e considerando che è molto leggero il suo gioco ha veramente dello spettacolare, mi è piaciuto molto. Galovic ha un servizio invisibile, andrà più o meno a 230 km/h ad occhio nudo, ed è 424 del ranking.

Entrambi ci hanno omaggiati con punti incredibili, è stata una vera lotta alla fine della quale l’ha spuntata Galovic.

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