Diario di Bordo (3)


di Marta Polidori (inviata a Biella)
Il racconto di una giornata di sport comincia con uno stupore e finisce con altrettanto stupore. La semifinale Chakhnashvili-Cadantu è stata poco avvincente, la georgiana soffre di seri problemi a gestire la tensione emotiva ed ha passato dalla fine del primo set alla conclusione della partita a piangere (metaforicamente parlando). Si può identificare come la giornata delle occasioni perse per la Chakhanashvili: mentre lei risentiva del solito dolore al polpaccio sinistro, e subiva quell’ansia incontenibile, la Cadantu si becca un’insolazione con tanto di crampi ed intervento medico.
È invece la giornata delle occasione sfruttate più che egregiamente per la Duque-Marino! Giocata una semifinale contro la Kanepi, lodevole ed un vero piacere e vedersi; ha preso a legnate a sorpresa la estone, il pubblico era tutto per lei mentre si dispiaceva per la Kanepi.
Pare però che non sia un outsider la Duque, il suo miglior risultato annovera la Chakvetadze, allora numero 26, sistemata in tre set al Roland Garros.
Ha un gioco versatile, fantasioso e intelligente. Riesce a trovare soluzioni anche in momenti in cui la maggior parte delle donne si affiderebbe alla pura rimessa fine a se stessa. Solida mentalmente, durante la partita con la Kanepi non ha avuto un momento di calo, piuttosto i recuperi sono dovuti tutti alla bravura della testa di serie numero 1, anche se alla fine ha trionfato in due set relativamente semplici la colombiana con il punteggio di 6-4 6-4.
La finale sarà tutta da vedere, non saprei cosa aspettarmi da Cadantu-Duque Marino ad essere sincere.
Comincio a vestirmi e parto per l’ultima giornata al torneo internazionale 100.000 dollari di Biella!

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