Australian Open 2022 in pillole (Day 5) – Berrettini e un volto (sempre più) da Top-10

Siamo giunti alla prima giornata dedicata ai match di terzo turno degli Australian Open 2022. Le pillole partono come di consueto dal torneo maschile.

  • Il successo di Matteo Berrettini merita qualcosa in più di una pillola. Grande inizio, il calo, le difficoltà, l’inizio del quinto set contro Carlos Alcaraz ricco di insidie. Matteo ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, di essere ormai mentalmente (oltre che tennisticamente) un Top-10. E di rovescio (per molti il ‘problema’ di Berrettini) ha disputato un match di livello molto alto. Nel tiebreak decisivo del quinto set Matteo è stato praticamente perfetto. Chapeau. Battere questa versione di Carlitos, campione in fieri, è davvero ragguardevole
  • Carlos Alcaraz è uscito sconfitto a Melbourne, ma sembra davvero difficile pensare allo spagnolo lontano ancora per molto dalle prime dieci posizioni del mondo. Anche se di match, in questo 2022, ne perderà ancora parecchi. Alcuni anche con pronostico a favore. Il percorso di crescita vale per tutti
  • In realtà uno per cui il percorso di crescita è stato diverso da tutti c’è e il suo nome è Rafael Nadal. Se ne parla poco (in realtà ne ha scritto Lorenzo Andreoli QUI)
  • Peccato per Lorenzo Sonego. Miomir Kecmanovic ha disputato un ottimo match ma, dopo aver rimontato e vinto in maniera rocambolesca il secondo set, pensavo potesse far girare la partita
  • Mannarino sorprende Karatsev, Shapovalov avanza (ed è già una notizia), Zverev passeggia
  • Lo ripeto dal primo giorno: occhio a Gael Monfils almeno per un posto tra i primi 8

E il tabellone femminile?

  • Non si può dire che Naomi Osaka abbia giocato male, è stata Amanda Anisimova a sorprendere tutti
  • Nulla da fare per Camila Giorgi: azzurra non in grande giornata e Barty perfetta tatticamente
  • Paula Badosa sembra veleggiare tranquilla, poi si incarta (anche per molti meriti di Kostyuk), ma si accende nuovamente in tempo. Una conferma evidente dello status di favorita
  • Sembrava finalmente il momento di rivedere Jelena Ostapenko ad altissimi livelli. E invece ecco l’enensimo ‘Krejcikova-Time
  • Mamma mia Vika Azarenka!

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