da Parigi, Alessandro Nizegorodcew
Seconda e ultima giornata a Parigi insieme a Virginia. Giungiamo al Roland Garros alle ore 11.20 e sul campo 3 incontriamo subito Marco Mazzoni, dove è in scena la sfida tra Elias Ymer e Lukas Rosol.
Dopo un primo set vinto nettamente 6-2 dal ceco, il match entra nel vivo ed entrambi tengono la battuta piuttosto agevolmente. Per la prima volta ho la possibilità di vedere Elias Ymer dal vivo e, come sospettavo, non ne rimango estasiato: servizio splendido sia per biomeccanica sia per incisivita, sia con la prima sia con la seconda. Il rovescio coperto è un discreto colpo e quando accelera la palla viaggia parecchio, mentre con il back spin è per ora totalmente insufficiente. Il diritto, raramente colpito davanti al corpo, è un fondamentale che su terra fa davvero poco male. Nel tiebreak ha giocato male i punti importanti, ma questo è più comprensibile se pensiamo alla giovane età del colored svezia. Da rivedere.
Decidiamo di andare a pranzo nel ristorante dei giornalisti dopo aver seguito il secondo set di Ymer-Rosol (vinto dal ceco) ma mentre ci incamminiamo l’occhio cade sul livescore: Kohli avanti 5-2 al terzo e due set a zero su Soeda, subito dopo sul n.2 inizia Camila Giorgi contro Tatjana Maria. Decisione? Niente cibo, si torna indietro.
Entriamo sul campo n.2 mentre Giorgi e Maria si scaldano. L’inizio di Camila è promettente: 2-0 a suon di vincenti. La rimonta tedesca arriva però immediata: 2-2. A seguire la partita, in diversi punti del campo, troviamo: Karin Knapp, Francesco Piccari, Marco Panichi, Giorgio Galimberti ed Eduardo Infantino. Camila riesce a staccarsi anche se gli errori di diritto sono tanti. Va a servire per il set ma si fa rimontare. La Maria gioca rovescio solo in back, lento e senza peso, e di diritto prova a caricare esclusivamente con il top spin. A fine match, se togliamo un paio di ace, i colpi vincenti saranno al massimo 5. La Giorgi si trova ad annullare, dal 5-3, la palla del 5-6. Nei momenti importanti pare essere più concentrata del solito, soprattutto quando c’è da mettere in campo una prima in kick al posto della botta piatta (sotto consiglio di Sergio Giorgi, che si agita in tribuna). Sembra più convinta, anche se palesemente non in fiducia. Dopo aver conquistato 7-5 il primo parziale, il secondo fila via piuttosto liscio. Contro la Muguruza può venire fuori un gran bel match…
E’ il momento di mangiare insieme a Virginia e Marco: Pollo con patataine fritte e verdure + macedonia. Si ritorna sui campi, esattamente sul n.7, dove Flavia Pennetta sta iniziando il proprio match con Magda Linetta. Ricordo piuttosto bene la tennista polacca, che ho visto perdere qualche anno fa la finale dell’Itf di Civitavecchia contro la Schmiedlova. Arrivando al campo mi accorgo che Stefan Edberg sta camminando proprio dietro di noi e avverto Marco. “Fermi tutti – esclama Mazzoni – un minuto di silenzio per Stefan…“.
Flavia inizia il match in maniera fantastica salendo 4-0. Da quel momento la Pennetta abbassa il ritmo e la polacca mette insieme un bella mezzoretta di match: 6-3 Pennetta ma 3-1 Linette. Flavia però ha davvero molto margine rispetto alla sua avversaria, alza nuovamente concentrazione e livello e si porta 5-3 e servizio. Ma qui arriva un po’ di braccino, come confermata dalla “Penna” in conferenza stampa, e la Linette si ritrova 7-5. Esco dal campo e, dopo aver accompagnato Virginia all’uscita, salgo in sala stampa dove vedo Flavia chiudere agevolmente 6-1 il terzo set.
Inizio a seguire sugli schermi della press room il match tra il mio pupillo Steve Johnson e Guillermo Garcia-Lopez. In teoria, su terra battuta, non dovrebbe esserci storia. Ma Stevie serve bene e gioca benissimo con il diritto salendo incredibilmente 6-3 6-3. Il terzo set si conclude al tie-break, dominato da GGL. Il quarto è ancora dell’iberico 6-3. Commento insieme al collega Diego Barbiani il probabile esito del match. Entrambi abbattuti ci diamo appuntamento a domani. Salgo sulla navetta che mi riporterà ad Odeon e scopro che c’è Wi-Fi. Mi collego e cerco il risultato di Stevie: 5-3 e servizio al quinto. Non ci credo, esulto. Barbiani mi scrive: “Che cuore Steve…” Capisco che è fatta. Il mio piatto di tortellini solo soletto guardando Milan-Torino in appartamento avrà tutto un altro sapore. Let’s go Stevie Let’s go!
Domani giornata ricchissima, con mille italiani in campo oltre a tanti giovani interessanti. Sarà difficile vedere tutto, ma noi ci proveremo…
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