Fifteen-Love – I numeri di Luca Fiorino (Puntata 1)

15 le vittorie consecutive di Clara Tauson, tennista danese nata il 21 dicembre 2002. La govanissima scandinava, attuale numero uno del ranking juniores, ha vinto gli ultimi tre tornei giocati in ambito ITF (W15 Monastir, W60 Shenzhen, W15 Xiamen) portandosi a ridosso delle prime 400 al mondo del ranking WTA. In virtù di questi risultati, Clara Tauson ha guadagnato nell’anno nuovo oltre 450 posizioni in appena 3 mesi. La Danimarca ha trovato una nuova Caroline Wozniacki? Ai posteri l’ardua sentenza.

14 come il numero di testa di serie ricoperto da Marco Cecchinato questa settimana a Miami. L’italiano, così come a Doha, ha usufruito per la seconda volta in stagione di un W/O approdando direttamente al terzo turno senza mai scendere in campo. Una statistica inconsueta negli ultimi anni fra gli italiani: basti pensare che Andreas Seppi ha usufruito di un walkover favorevole 2 volte in carriera, mentre Fabio Fognini ne ha beneficiato soltanto una volta qualche mese fa a Parigi Bercy.

13 le giocatrici in top 50 regolate da un’indomabile Bianca Andreescu in carriera. Prosegue senza sosta anche a Miami la marcia della giovanissima tennista di origini rumene che vanta una striscia aperta di 10 successi consecutivi. Andreescu in stagione ha già superato 4 top 10 in altrettanti incontri ed è ad una sola partita dalla vittoria n°30 del 2019 includendo Fed Cup, qualificazioni WTA e WTA Series di Newport Beach.

12 i successi ATP complessivi nel 2019 per Felix Auger Aliassime (qui sotto, foto Ray Giubilo), astro nascente del tennis mondiale. Potenziale mostruoso, dritto fulminante, intensità di gioco spaventosa e un fisico già ben strutturato per la giovane età. Con lui e Denis Shapovalov, il Canada ha già tra le mani un dream team da leccarsi i baffi.

11 come gli anni passati dal 2008 ad oggi nei quali ben tre sono stati i tennisti ad aver perso all’esordio a Miami dopo aver trionfato precedentemente ad Indian Wells. È accaduto a Dominic Thiem quest’anno, sconfitto dal polacco Hubert Hurkacz, ad Ivan Ljubicic nel 2010, ritiratosi a inizio secondo set con Benjamin Becker e due anni prima a Novak Djokovic, sorpreso da Kevin Anderson all’epoca n°122 al mondo.

10 mesi consecutivi di permanenza in top 100 per Matteo Berrettini. Il tennista romano, vincitore del ricco Challenger di Phoenix poco meno di due settimane fa, fece per la prima volta il suo ingresso fra i primi 100 al mondo il 19 marzo della passata stagione salvo poi uscirci poco dopo. Rientrato definitivamente nell’élite del tennis il 21 maggio 2018, l’azzurro ora mira ad altri traguardi e punta nuovamente alla top 50.

9 le partite terminate in tre set in questa stagione per Simona Halep. La tennista di Costanza, in virtù del successo ai danni di Polona Hercog, è tornata a vincere un match in tre set dopo aver capitolato nelle ultime 3 circostanze. Il caso vuole che anche lo scorso anno, sino a questo punto della stagione in concomitanza del torneo di Miami, giocò lo stesso numero di partite al terzo parziale perdendone però solamente due. In questo 2019 sono state già 4 le battute d’arresto nel deciding set.

8 le sconfitte per Marius Copil in main draw di tornei ATP quest’anno. Prosegue il momento buio per il tennista rumeno, reduce da 5 sconfitte di fila. Il cavallo pazzo di Arad, protagonista di un buon 2018 in cui raggiunse le sue due prime finali nel circuito maggiore, è stato finora incapace in questa stagione di vincere due match nello stesso torneo. La Romania ha assoluto bisogno di ritrovare il suo miglior esponente in campo maschile.

7 i tornei ITF messi in bacheca da Jasmine Paolini, autentica protagonista settmana scorsa nel torneo brasiliano di Curitiba. La tennista italiana ha finalmente ritrovato il proprio tennis e un trionfo che mancava da 85 settimane. Jasmine ha difatti sbaragliato la concorrenza sulla terra di Curitiba dando prova di una gran tenuta fisica e mentale. A impreziosire tale successo le 4 vittorie al terzo set di fila inanellate e il rientro in top 200.

6 le top ten liquidate dai tagli dell’inimitabile Su Wei Hsieh in carriera. La tennista di Taipei, in grande spolvero nelle ultime settimane, ha già sconfitto soltanto in questa stagione ben 3 top 10. L’ultima a farne le spese, in quel di Miami, è stata Naomi Osaka, sempre più disorientata da quando si è separata con coach Sascha Bajin.

5 vittorie messe in cassaforte in questa stagione e terzo turno raggiunto a Miami per David Ferrer. David, prima dell’exploit giunto a sorpresa su Alexander Zverev, non batteva nel circuito un top 5 dalla finale di Acapulco del 2015, occasione nella quale regolò in due set Kei Nishikori. Con il successo riportato ai danni del tedesco, Ferrer ha interrotto una striscia di 18 sconfitte di fila al cospetto di giocatori compresi fra le prime 5 posizioni del ranking ATP. La Caja Magica di Madrid sarà teatro dell’ultima partita del valenciano, che dal par suo continua ad allenarsi senza sosta. Sei proprio sicuro di voler appendere la racchetta al chiodo, David?

4 i titoli Futures vinti in carriera da Alexander Ritschard. Il dritto più veloce del panorama ITF World Tennis (cit. Fabrizio Ornago) si è infatti aggiudicato settimana scorsa il torneo di Calabasas da 25.000 $ in California. Naturalizzato statunitense dall’aprile dello scorso anno dopo aver giocato sotto la bandiera evetica per svariato tempo, Alexander Ritschard si era già messo in luce nella passata stagione per aver collezionato 3 titoli Futures di fila in terra svedese. A cavallo tra maggio e giugno del 2018 raccolse inoltre ben 18 vittorie consecutive prima di interrompere la propria striscia per mano del cipriota Petros Chrysochos.

3 la battute d’arresto complessive in finali Challenger per Lorenzo Giustino. Il giocatore campano, impegnato settimana scorsa nel torneo di Zhangjiagang, si è spinto per la seconda volta in stagione sino all’ultimo atto di un torneo Challenger salvo poi arrendersi con onore a Marc Polmans. Anche questa volta, così come a Launceston a inizio febbraio e a Sibiu nel 2016, Giustino ha dovuto rinviare l’appuntamento con il suo primo titolo Challenger della carriera. Lo stato di forma sfavillante e l’ottimo tennis messo in mostra in questo scorcio iniziale di 2019 lasciano ben sperare. La ciliegina sulla torta potrebbe arrivare presto.

2 come i titoli stagionali a livello Challenger di Gregoire Barrere. Il francese, grazie alla vittoria arrivata in tre set su Yannick Maden all’atto conclusivo del torneo di Lille, è stato in grado di bissare il successo colto lo scorso anno nella medesima città transalpina. Gregoire, al suo terzo titolo Challenger sul suolo francese portato a casa in carriera, ritoccherà ulteriormente il proprio best ranking. Questa settimana farà tappa a St. Brieuc, uno dei tanti tornei su cemento che si disputano in Francia. Poche barriere oramai verso la top 100.

1 vittoria nelle ultime 11 partite giocate. Questo bilancio a dir poco fallimentare porta la firma di Magdalena Rybarikova, tornata al successo in quel di Miami a distanza di 7 lunghissimi mesi in cui è rimasta a secco di vittorie. La tennista slovacca ha interrotto la striscia negativa grazie al successo su Natalia Vikhlyantseva, match nel quale è riuscita a spuntarla soltanto al tie-break del terzo set. Adesso, cara Magdalena, arriva la stagione sulla terra. Ma forse è meglio non pensarci.

0 come le sconfitte incassate a Miami da Novak Djokovic dopo aver vinto il primo set. Il campione di Belgrado nelle 41 volte in cui è riuscito ad assicurarsi il primo set ha sempre poi portato a termine l’opera approdando al turno successivo. Sono invece 6 in totale le sconfitte del serbo a Miami, tutte giunte evidentemente dopo aver ceduto il primo parziale.

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