Kerber batte Sharapova e la paura di vincere

Kerber Stoccarda
da StoccardaGiulio Gasparin

“Questo torneo lo vincerà Angie,” così aveva chiuso la conferenza stampa in cui annunciava il ritiro dal torneo Andrea Petkovic, ma anche con le condizioni fisiche della russa in dubbio, pochi avevano dato molte chance alla tedesca, che invece è rinata dalle proprie paure per infliggere una delle più severe lezioni sul rosso che Maria Sharapova abbia ricevuto in diversi anni.

La tre volte vincitrice del torneo era stata data in dubbio fino all’ultimo, tanto che nemmeno nell’esibizione con Agassi di martedì aveva dato risposte certe. Ciononostante la russa è partita molto centrata e mostrandosi pronta ad una lotta anche fisica, muovendosi molto bene sul campo a testimonianza della trasformazione completa dopo un passato da insofferente verso il rosso.

Di contro, la Kerber si è mostrata molto tesa e nonostante il primo game sia stato un break a suo favore, da lì in avanti è stato un set di sofferenza in cui era visibile la tensione di giocare su di un centrale pieno e colmo di speranza per un upset che forse per molti non era tale tenuto anche conto della vittoria della tedesca su Sharapova a Wimbledon. Ma seppure indoor, questa è terra rossa e questo torneo è diventato quasi il simbolo della rinascita della russa come specialista del rosso, tanto da diventare donna immagine per la Porsche.

Così il primo set si è chiuso con un semplice 6-2 a favore della siberiana, che fugava così i dubbi sulla sua condizione e sperava di rimettersi al passo dopo gli scivoloni di Indian Wells e Miami.

Ma la Kerber, che spesso in passato è passata inosservata anche quando i risultati avrebbero dovuto darle la dovuta fama, ha voluto dare riprova di meritarsi anche lei il ruolo di ambasciatrice della casa automobilistica che sponsorizza il torneo e ha voluto vendere cara la pelle, quando tutto sembrava evolvere a favore della russa.

I primi 9 giochi del secondo set non vedono grandi emozioni, con entrambe le giocatrici che tengono il servizio con più o meno facilità, seppure all’apparenza sembrava che Masha fosse sul punto di decidere il match a suo piacimento con un break nel momento chiave. Invece la sorpresa è targata Germania ed è giunta nell’undicesimo gioco, quando al termine di uno scambio che ha lasciato tutti gli spettatori sull’orlo delle proprie seggiole la Kerber ha salvato due smash prima di passare con un letale dritto mancino stretto. Lo stadio è quindi esploso e con esso qualcosa nella mente della bionda valchiria di Brema: ha già battuto la Sharapova, sa che può farlo di nuovo e sa che può farlo davanti al pubblico di casa.

Chiuso il set, entrambe sono andate negli spogliatoi, Sharapova per cambiarsi dopo una scivolata nel game del break con cui era finita a terra di faccia e per cui ha scherzato poi in sala stampa dicendo: “ormai ci sono abituata, almeno una volta a stagione vado faccia a terra… ‘another one bites to dust’.”

I primi tre geme del set decisivo sono stati poi una battaglia di nervi, giocata a colpi di vincenti e urli, pugnetti e sguardi, ormai tutti erano partecipi, perché lo spettacolo di quei minuti è valso ogni singolo centesimo speso dalle quasi 3.500 persone che gremivano l’arena. Ci sono stati tre break, ma il terzo, sul servizio della russa è arrivato al termine di un game fenomenale, in cui ciascuna delle palle break precedenti a quella risolutiva era stata salvata da un vincente di un’agguerritissima Sharapova.

Nel game successivo, il servizio della Kerber è stato messo nuovamente a rischio, ma sulla palla break è giunto in aiuto il trademark della tedesca: il vincente lungo linea di dritto. Salvata la palla break tutta l’inerzia è andata a favore della beniamina di casa, che ha allungato e poi trovato un altro break, ancora una volta mettendo in mostra tutte le sue doti atletiche, con due recuperi vincenti su altrettante smorzate incredibilmente accurate della Sharapova, ormai ricorsa alle soluzioni più esasperate pure di trovare un modo di rompere le maglie della difesa teutonica. È stato un tripudio indescrivibile quello che ha accompagnato gli ultimi colpi della tedesca che ha dunque inflitto la prima sconfitta a Maria Sharapova a Stoccarda.

Da questo match ne esce vincitrice due volte la Kerber, che aveva raggiunto Charleston con un record di 8 vittorie e 9 sconfitte, ed ora si trova a 8 vittorie consecutive e un gioco rinato, ma soprattutto una nuova consapevolezza che potrebbe portarla lontano. Chissà, forse la Petkovic avrà ragione, ma in tal caso “Angie” ha detto che comunque non le regalerà la macchina, però un giro glielo farà fare sicuro.

LE INTERVISTE AUDIO

Angelique Kerber

Maria Sharapova


 

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