Roberta Vinci: “Sono al 60%”

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(Match point!)

di Alessandro Nizegorodcew

Roberta Vinci torna a Roma e lo fa con una bella vittoria. Oggi la tarantina si è imposta in 3 set, 64 46 60, sull’estone Kaia Kanepi. Reduce da un’operazione al ginocchio e con la spalla non al meglio, Roberta ha fatto letteralmente impazzire la Kanepi, grazie a ripetuti back di rovescio, alternati ad accelerazioni di diritto e smorzate. Queste le dichiarazioni di Roberta Vinci in conferenza stampa: “Sono molto contenta di questa vittoria; ha avuto un po’ di alti e bassi durante l’incontro, ed è stato fondamentale vincere i primi due giochi del terzo set, che sono stati molto lottati. La Kanepi a quel punto è uscita un po’ dal match. La chiave del match è stata quella di variare molto il gioco; ho cercato di farla muovere molto, soprattutto in avanti con le palle corte, ed indietro con palle molto alte e lavorate. Non potevo di certo mettermi a tirare contro di lei, che è molto brava a giocare sul ritmo.

Roberta Vinci è rientrata da non molto nel circuito, dopo una sosta forzata per un intervento subito al ginocchio: “Ho vissuto momenti difficili. Quando, dopo l’operazione, ho ricominciato pian piano a giocare, le sensazioni sono state pessime; non nascondo di aver anche pensato di non riuscire più a rientrare nel circuito. In particolare dopo Latina, torneo nel quale ho perso nettamente al primo turno 63 61 dalla Suarez-Navarro; fosse stato per me non sarei andata la settimana dopo a Torhout, in Belgio. Francesco Cinà (ex coach di Francesco Aldi; n.d.r.) mi ha convinto e, dopo aver passato le qualificazioni, mi sono trovata avanti 62 53 con la Benesova, che poi ha vinto il torneo. Lì è cambiato qualcosa e sono arrivati i primi risultati di rilievo (quarti a Praga e semifinale a Zagabria; n.d.r.).”

La condizione di Roberta non è di certo al 100%, ma gli obiettivi sono chiarissimi: “Sono ancora al 60%. Oggi per esempio ho commesso molti doppi falli, un po’ a causa della pressione che mi metteva la Kanpei sulla seconda di servizio, ma molto a causa della spalla, che ancora mi da problemi. Gli obiettivi a lungo termine sono migliorare il mio best ranking di numero 37 e tornare in Fed Cup. La gara a squadre infatti mi è mancata moltissimo..Quello che mi serve adesso, per tornare in alto, è giocare, giocare e giocare. Il primo step sarà ovviamente quello di rientrare tra le prime 100.

Il gioco della Vinci è un gioco inusuale, che la maggior parte delle tenniste non riesce a “leggere“: “Siamo in poche a giocare in questo modo in effetti. Ma credo che ci sia ancora spazio, in questo tennis, per noi “panda”. Mi diverto a giocare in questo modo e fa piacere, di certo, vedere le avversarie che vanno in difficoltà contro i miei colpi. Se dovessi dirvi un nome di una ragazza giovane da tenere d’occhio in questo senso, vi direi sicuramente la slovena Polona Hercog; gioca molte bene e, più di me, ha l’altezza..

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