Vincere almeno un titolo internazionale con ben cinque giocatori diversi è un risultato che capita a pochi. Per questo, il 2022 della Mxp Tennis Academy ha tutto per essere considerato una stagione positiva, in particolare proprio per i tanti traguardi ottenuti dai giocatori impegnati nei tornei Challenger e Itf, più volte protagonisti da gennaio a novembre. “Il movimento dei professionisti è cresciuto – dice Marco Brigo, direttore sportivo del progetto –, e ognuno dei nostri ha migliorato la propria classifica rispetto a dodici mesi prima. Il fatto che i progressi siano condivisi da numerosi tennisti è la prova del buon lavoro svolto”. I risultati più entusiasmanti li ha ottenuti Mattia Bellucci, capace di vincere due tornei Challenger uno via l’altro (a Saint Tropez e Vilnius) e salire fino al numero 153 del ranking mondiale, con un posto prenotato nelle qualificazioni del prossimo Australian Open. “Per certi versi – continua Brigo – i traguardi raggiunti da Mattia sono andati oltre le attese, per altri meno perché sappiamo bene di cosa sia capace. È un cavallo di razza, il che ci spinge a porci aspettative ancora più importanti per il 2023. Più in generale, siamo soddisfatti del lavoro svolto e di come siamo riusciti a strutturare il nostro staff. Essendo partiti in piena pandemia, per noi non era stato semplice creare un gruppo di lavoro adeguato al progetto, mentre quest’anno abbiamo trovato la quadra e una forma più o meno definitiva. Ma non ci fermiamo: la prossima stagione lavoreremo per dare ancora più specificità ai ruoli e inseriremo nell’organigramma altre figure, dal punto di vista tecnico, fisico e medico. Un passaggio fondamentale per migliorarci ancora: è stata una buona stagione, ma siamo pur sempre all’inizio di un percorso che durerà tanti anni e dovrà continuare a produrre risultati”.
Fra gli obiettivi per il 2023, l’Academy guidata da Fabio Chiappini e Marco Brigo punta anche a un miglioramento dell’organizzazione dell’attività giovanile e di quella di base. “Siamo consapevoli della nostra forza nel settore pro – dice ancora Brigo –, mentre dobbiamo crescere a livello organizzativo e nelle strutture al servizio dei giovani. I numeri sono buoni ma sappiamo di avere ampi margini di miglioramento: se è vero che dobbiamo continuare a sviluppare il settore full-time, allo stesso tempo è importante anche alzare la qualità di tutto il resto, a partire dai risultati del movimento under”. Una crescita che passa anche da una diversa organizzazione del lavoro. “Dobbiamo migliorare, sia in termini di quantità sia di qualità, le attività per la scuola tennis, che va dai bambini agli adulti. Ci piacerebbe vedere un progresso del livello tecnico da parte di tutti e anche riuscire ad ampliare la proposta rivolta ai nostri utenti, sia quella formativa sia quella competitiva”. Coi professionisti, invece, gli obiettivi non possono che riguardare i risultati. “Puntiamo ad accompagnare Bellucci fra i primi 100 in classifica, mentre Moez Echargui e Remy Bertola (rispettivamente numero 355 e 357 Atp, ndr) a scalare un centinaio di posizioni per avere accesso alle qualificazioni dei tornei del Grande Slam. Ma ci aspettiamo buone cose anche da Federico Iannaccone, Nadine Keller e tutti gli altri. In fondo, l’obiettivo è lo stesso per ognuno: migliorare la propria classifica mondiale e portare a casa risultati sempre più importanti”.
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