La ripartenza in sicurezza del Piatti Tennis Center: sold out, palestra all’aperto e attenzione ai protocolli

69 giorni senza mettere piede sui campi del Piatti Tennis Center sono stati duri da affrontare. Ma lo staff si è dimostrato all’altezza anche in una situazione inedita, organizzando lezioni e sessioni di allenamento online. E ora che l’attività è ripartita, tutti si sono fatti trovare pronti. Tanto che, dalla riapertura datata 18 maggio, a Bordighera ci hanno messo ben poco a tornare a pieno regime. “Pur con un protocollo di disposizioni che seguiamo alla lettera – spiega Luigi Bertino, direttore del Piatti Tennis Center –, possiamo dire che l’attività del centro sia praticamente tornata alla normalità, avendo riaperto dal 1° giugno a tutti i programmi di consulenza, quindi ospitando anche atleti che non si allenano qui in pianta stabile. Dei nostri ne manca ancora qualcuno, come per esempio un ragazzo bielorusso che per ragioni di spostamenti non è ancora riuscito a rientrare, ma per il resto l’attività è ripartita subito forte, con una cinquantina abbondante di atleti impegnati ogni giorno”. Negli ultimi giorni si è addirittura presentata una situazione nuova, col centro ancora più affollato di prima perché, data l’assenza di tornei nazionali e internazionali, tutti gli atleti stanno lavorando per affilare le armi. “Capita di rado – continua Bertino – di trovare contemporaneamente un numero così grande di giocatori, e anche per questo abbiamo dovuto organizzarci a dovere”.

Il che significa dover prestare attenzione alle esigenze tecniche di tutti, quindi con uno staff al completo e con l’utilizzo dei campi del Bordighera Lawn Tennis Club 1878, che grazie a una partnership di vecchia data col Team Piatti permette agli atleti di allenarsi sulla terra battuta di via Stoppani per l’intero periodo estivo. Ma una grande affluenza comporta anche l’obbligo di stare doppiamente attenti alle regole da rispettare, specialmente in una struttura di respiro internazionale. “Visto che qui si allena gente che proviene da ogni parte d’Europa – continua Bertino –, noi in particolare siamo chiamati a fare ancora più attenzione rispetto ad altre realtà. Ci stiamo impegnando molto in questa direzione”. Per esempio, oltre alle normali procedure di sanificazione e igienizzazione, e agli investimenti per dotare la struttura dei dispositivi necessari per la ripartenza (compreso un termo-scanner che esegue riconoscimento facciale sull’uso della mascherina e rileva la temperatura corporea), tutti i membri dello staff, i dipendenti e gli atleti hanno sostenuto il test sierologico, per garantire le migliori condizioni di sicurezza dopo il lungo lockdown. In più, al Piatti Tennis Center hanno anche adibito a palestra una parte della terrazza che guarda sui campi esterni, che in questi giorni sarebbe altrimenti rimasta del tutto vuota dato il divieto d’accesso al centro per gli accompagnatori. “L’abbiamo fatto – chiude Bertino – in modo da avere spazi maggiori per garantire il distanziamento sociale e per permettere ai ragazzi di trascorrere più tempo possibile all’aria aperta”.

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