L’esempio di Bol: il ricavato dei biglietti devoluto contro la violenza domestica

La sigla Wta, fin dalla nascita dell’associazione del tour femminile, ha sempre significato egalitarismo, diritti condivisi e battaglie in favore delle donne. Il torneo di Bol, uno dei più affascinanti dell’intero calendario grazie alla sua collocazione strategica sull’isola di Brazza, in Croazia, e a due passi da una delle spiagge più belle e frequentate d’Europa, ha assorbito appieno questo spirito. E così, grazie alle professioniste della racchetta che si sfidano sulla terra rossa, ci sono altre donne – e non solo – che potranno trarre benefici indiretti che vanno ben al di là di un risultato sportivo. Sì, perché l’evento da 125 mila dollari di montepremi croato devolverà il ricavato della vendita dei biglietti di questa edizione 2019, in corso dal 3 al 10 giugno, a un’associazione che si occupa di una ‘safe house’ in Dalmazia dedicata alle vittime di violenza domestica. E così il costo dei tagliandi, venduti a prezzi più che popolari (a partire dai 13 euro per tutta la durata della manifestazione che si chiude domenica 9, ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 12 anni), assume tutto un altro tono che va oltre lo spettacolo sportivo. Che comunque resta di primissimo ordine grazie a giocatrici del calibro dell’ex Top 10 Timea Bacsinszky, della vincitrice del 2016 Mandy Minella, o ancora della tedesca Laura Siegemund (vincitrice due anni fa del torneo Premier di Stoccarda). Ma anche della stellina serba in grande ascesa Olga Danilovic, figlia del grande cestista Sasha e già a ridosso delle Top 100 del ranking mondiale nonostante i 18 anni appena compiuti.

E poi c’è da dire che il torneo di Bol scatta in un momento molto roseo per tutto il tennis croato, grazie a Borna Coric certo, ma anche – restando in ambito femminile – grazie a Petra Martic, capace di issarsi fino ai quarti di finale del Roland Garros. Ebbene, lo slam parigino sarà ancora in corso ed entrerà nel vivo della sua seconda settimana proprio mentre a Bol si comincerà a fare sul serio. Il tabellone principale, sull’isola di Brazza, scatta martedì 4 giugno dopo il sorteggio e il players’ party del lunedì che danno il via alle danze. Da giovedì gli ottavi di finale, poi venerdì i quarti e nel week-end, tra sabato e domenica, semifinali e finali di singolare e di doppio. Il tutto condito da un fitto programma di eventi collaterali che vanno dal Kids’ day (la giornata dedicata ai più piccoli) ai concerti e ai Dj set. Perché a Bol il tennis è protagonista assoluto ma non solitario. Come dimostra anche e soprattutto la lodevole iniziativa intrapresa dagli organizzatori guidati da Feliks Lukas, uno dei direttori di torneo del circuito professionistico più giovani dell’intero panorama mondiale. Bol è un paradiso, di tennis e di mare. Ma in questo caso sa anche dare un bell’esempio, ben oltre la spiaggia e la terra rossa.

PERCHÉ ANDARE A BOL, TRA CORNO D’ORO E PANORAMI MOZZAFIATO

Bol è una località turistica dal fascino innato e che dal mare sale fino ai 778 metri del monte San Vito (Vidova gora), il più alto di tutte le isole dell’Adriatico, capace di offrire un panorama mozzafiato sul Corno d’Oro (Zlatni Rat). Quest’ultima è la spiaggia di sabbia bianca a forma di corno diventata ormai emblema dell’isola nel mondo. E non solo per la sua particolare conformazione, che si addentra nel mare per circa 500 metri, ma anche perché a seconda dell’influsso dei venti e delle correnti marine muta la propria forma e la propria posizione. Ma a Bol, facilmente raggiungibile perché situata vicino a Spalato, da vedere ci sono anche grotte, ville, chiese e palazzi, con influenze che spaziano dal barocco al gotico-rinascimentale. Il tutto con la possibilità di soggiornare in una delle strutture convenzionate con il torneo.

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