Articolo di Giulio Gasparin (@GiulioGasparin)
Traduzione di Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Lo sport รจ ricco di storie di ragazzi trascinati dalla passione dei genitori e diventati campioni anche piรน forti di mamma e papa. La storia di Maria Sakkari รจ quasi lโopposta, perchรฉ la figlia classe 1995 di Angeliki Kannellopoulou, giocatrice ex top50 WTA degli anni โ80, non era destinata ad afferrare la racchetta.
Pensate che la piccola Maria, figlia di una top player del suo paese e nipote del coach di sua madre, nonchรฉ pilastro del tennis greco, nemmeno era consapevole della carriera di Angeliki. La sua famiglia, cosciente delle grosse difficoltร che porta una carriera tennistica, ha tentato cosรฌ di โnascondereโ il passato. Eppure, il destino a volte fa โbruttiโ scherzi e la storia in casa Sakkari si รจ ripetuta. Al fatto, Dimitris Kannellopoulou rispose con un โsiamo nei guai unโaltra voltaโฆโ, ricordando la difficile vita che la figlia aveva vissuto nel circuito mondiale.
Lโamore di Angeliki per il tennis nacque, come lei stessa ha dichiarato piรน volte, in tenera etร e quasi per caso, guardando suo padre allenare su un campo ateniese. Cadde al suolo e si sbucciรฒ un ginocchio: il padre, per distrarla dal leggero dolore, tirรฒ una pallina da tennis e lei fermรฒ il pianto. Afferrรฒ la racchetta e da quel momento non la lasciรฒ piรน, diventando una star in Grecia, grazie ai suoi risultati. Non fu facile come detto; i soldi furono sempre un problema ed il comitato olimpico greco non vide di buon occhio la richiesta di denaro agli sponsor da parte della Kannellopoulou (fu addirittura bannata dalle competizioni nazionali per due anni!). In tanti ricordano il suo Roland Garros 1985, quando non ancora ventenne conquistรฒ il terzo turno, dove diede filo da torcere a Chris Evert, che divenne poi campionessa del torneo. Quartofinalista anche ai Giochi Olimpici del 1984, arrivรฒ fino alla posizione 47 del ranking, prima di decidere, a soli 25 anni, di ritirarsi per metter su famiglia.
Nonostante Maria fosse particolarmente portata per lo sport fin da piccola, la madre sperรฒ sempre che non si facesse coinvolgere dal tennis. Provรฒ il karate ma non ne era appassionata, tentรฒ anche il balletto classico, ma furono piรน le risate che scatenรฒ dei potenziali risultati. A 5 anni, un amichetto volle provare a giocare a tennis e le chiese di andare con lui. Angeliki non si sentรฌ di negarle una chance ed ecco che gli Dei del tennis decisero di far entrare questo sport nuovamente nella famiglia Kannellopoulou.
Ad 11 anni, la Sakkari giocรฒ il suo primo torneo a Lamia e subito raggiunse la finale, peraltro partendo dalle qualificazioni. Fu in quel momento che tutti capirono che il tennis sarebbe diventato la sua vita e che Maria stessa scoprรฌ la storia di sua madre. In quegli anni lโeconomia greca era in grossa crisi ed il tennis greco era sulle spalle della sola Eleni Daniilidou e di conseguenza i soldi per allenarsi, per le strutture e per giocare erano davvero limitati. Sfruttando i coach stranieri, lโesperienza di sua madre e le conoscenze di suo nonno, la Sakkari prese una decisione difficile ma saggia: lasciare il suo paese. Nel 2013 trovรฒ a Barcellona tutto ciรฒ di cui aveva bisogno ed i miglioramenti si fecero concreti. In due stagioni รจ salita dalla 610ma posizione a ridosso delle prime 200.
Ai recenti Us Open รจ entrรฒ per la prima volta nelle qualificazioni di uno Slam e, come dimostrano i risultati, non si fece sfuggire lโoccasione. Nonostante la sua preferenza dei campi in terra rossa e sfruttando la sua adattabilitร a tutte le superfici, superรฒ i tre turni, battendo giocatrici meglio piazzate di lei e divenne la prima greca a passare le qualificazioni di uno Slam dal 2002.
E siamo ora al presente: la grande fiducia in se stessa derivante da Flushing Meadows ha portato Maria a salire ulteriormente nel ranking e proprio a Melbourne Park ha ritrovato il suo miglior tennis. Ha superato al primo turno la turca Cagla Buyukakcay, recuperando un set di svantaggio e vincendo 7-5 al terzo; poi di nuovo ha recuperato un set di svantaggio da Elise Mertens e quindi al turno decisivo sconfitto in due set la cinese Lin Zhu; nella giovane carriera ha quindi un record di 6 vittorie ed 1 sola sconfitta (per ora) a livello Slam.
A New York fu una cinese, Qiang Wang, a terminare i sogni di Maria e, di nuovo grazie al destino dispettoso, sarร una cinese e sarร una Wang a metterle i bastoni tra le ruote in main draw: Yafan Wang.
Anni fa, il suo principale obiettivo era pareggiare sua madre e raggiungere la top50 del ranking. Classifica alla mano ancora non ci รจ particolarmente vicina, ma il gioco, la volontร , il talento ed i geni sono tutti ottimi segni per far sรฌ che la storia si possa ripetere.
