Oltre le Williams: Il tennis e le sue sorelle

Serena e Venus Williams
di Andrea Martina
Da quasi 20 anni siamo abituati ad vedere subito l’immagine di Venus e Serena Williams quando si parla di fratelli e sorelle nel tennis. E sarebbe difficile fare altrimenti visti i 140 tornei complessivi che le sorelle americane hanno conquistato in questo lungo periodo che è destinato ad andare ancora avanti. Solo i gemelli Bryan, con oltre 100 tornei in doppio vinti nel circuito maschile, possono timidamente avvicinarsi a questo strapotere familiare.
Giorni fa in un articolo simile pubblicato su SpazioTennis avevo analizzato i rapporti familiari nel tennis maschile e nella maggior parte dei casi si registrava un filo comune: un fratello ai piani alti e l’altro, spesso sconosciuto, nei tornei di provincia (per approfondire si possono fare cognomi come Djokovic, Cuevas, Melzer, Granollers, Benneteau). Con il tennis femminile la situazione, invece, sembra diventare più equilibrata, quasi come se ci fosse un legame tra sorelle verso una crescita da fare in coppia.
LA DITTATURA. Partire dalle sorelle Williams è d’obbligo non solo per l’imponenza del loro palmarès, ma anche per la loro rivalità in campo. Per 25 volte di fronte durante una finale e per 22 volte insieme dalla stessa parte della rete: il tennis regale di Venus (1980) e quello potente di Serena (1981). L’unica finale di doppio persa in carriera risale al lontano 1999, torneo di San Diego, contro la coppia Davenport/Morariu, poi una serie impressionante di vittorie condite da 3 ori olimpici (ne vantano anche uno a testa in singolare), 4 Australian Open, 2 Roland Garros, 5 Wimbledon e 2 US Open.
Spazziamo via i dubbi: una cosa del genere non succederà mai più.
LA TRIPLETTA BULGARA. Andiamo un po’ indietro con l’orologio per raccontare un’altra storia straordinaria che ha caratterizzato gli anni ’80 e ’90 del circuito femminile: le sorelle Maleeva, tutte almeno una volta tra le prime 8 del mondo. Manuela (1967) è quella che si è issata più in alto, fino al numero 3, riuscendo a raggiungere per ben due volte la semifinale agli US Open e in più a vincere una medaglia di bronzo in singolare all’Olimpiade di Seul del 1988. Katerina (1969) è arrivata alla sesta piazza del ranking e detiene un triste record di 0 vittorie e 7 sconfitte nei quarti di finale di uno Slam. La più giovane, Magdalena (1975), ha raggiunto la posizione numero 4 nel 1996 ed è quella che forse prometteva più di tutte: nel 1990 andò ad un passo dal fare il Grande Slam nella categoria juniores mancando solo il torneo di Wimbledon, ma gli appassionati la ricordano soprattutto per essere stata in campo con Monica Seles in quel famoso match del 1993 ad Amburgo dove un aggressore cercò di accoltellare la campionessa jugoslava.
Fatti di cronaca a parte, le sorelle Maleeva hanno anche contribuito in maniera fondamentale alla presenza della Bulgaria nel World Group (presenza che non a caso manca proprio dal 1996) e in totale hanno collezionato 39 titoli di singolare nel circuito WTA.
IL TEAM BONDARENKO. Un’altra storia di tre sorelle, ma più attuale e soprattutto meno eclatante, è quella che riguarda le tre sorelle Bondarenko. Quella che forse è meno conosciuta è Valeria (1982) che nonostante qualche convocazione nella nazionale ucraina non è mai riuscita ad affacciarsi nel tennis che conta ed è rimasta sempre fuori dalle prime 500 del mondo. Casi diversi, invece, quelli di Alona (1984) e Kateryna (1986): a legarle è soprattutto la vittoria del torneo di doppio femminile nell’Australian Open del 2008. Seppur costantemente presenti nei tornei più importanti del circuito maggiore per diversi anni, non hanno mai raggiunto risultati eclatanti. Alona ha avuto una breve parentesi nella top 20, mentre Kateryna è riuscita a raggiungere i quarti di finale degli US Open nel 2009. Questo, ovviamente, ha portato anche a diversi scontri diretti (4-3 per Alona) e ad altre due vittorie in doppio oltre all’Australian Open.
SU DUE PIANI DIVERSI. L’unica eccezione di queste storie è nelle sorelle Radwanska. Anche se in questo caso un paio di premesse non guastano: da un lato c’è Agnieszka (1989) capace di spingere il suo tennis su livelli altissimi e dall’altro abbiamo Urszula (1990), oggettivamente di livello inferiore ma costantemente alle prese con diversi infortuni alla spalla. La più grande delle due è al numero 3 del mondo, fresca vincitrice delle WTA Finals e può tranquillamente ambire a vincere il suo primo torneo Slam (solo una finale a Wimbledon 2012 persa contro Serena Williams). Per Urszula, invece, è stato fatale il lungo stop a cavallo tra 2013 e 2014 che ha arrestato la sua ascesa fino alla top 30. Ora è fuori dai primi 100 del mondo e deve ricominciare da capo; ha vinto un solo tornei in doppio con la sorella ad Istanbul.
Stesso discorso, ma ristretto solo al mondo del doppio, può essere fatto per le sorelle Chan. Chan Yung-Jan (1989), oltre ad essere stata numero 50 in singolare ha giocato anche tre finali in doppio a livello Slam, mai con la sorella. Chan Hao-Ching (1993) gioca solamente il doppio, ma sembra essere ormai diventata la partner fissa della sorella più grande nell’ultimo anno: 6 tornei vinti e 2 finali tra 2015 e 2016.
GEMELLE DIVERSE. Karolina e Kristyna Pliskova hanno iniziato ad attirare l’attenzione già dalla stagione juniores 2010 dove vinsero rispettivamente Australian Open e Wimbledon. Ma, mentre Karolina ha già vinto una Fed Cup ed è entrata nella top 10 lo scorso anno, Kristyna sta ancora avendo difficoltà a raggiungere gli stessi livelli della sorella. Una maturità che potrebbe essere comunque raggiunta più avanti visto l’ottimo torneo di Wimbledon fatto lo scorso anno e la bella vittoria (partendo dalle qualificazioni) contro Samantha Stosur negli ultimi Australian Open. In doppio le due sorelle hanno già vinto quattro titoli e la loro diversa impugnatura (Karolina con la destra, Krystina con la sinistra) porta naturalmente ad una facile associazione con i gemelli Bryan.
SORELLE ITALIANE.  Anche il nostro tennis può vantare due sorelle nel circuito maggiore, e parliamo ovviamente di Adriana e Antonella Serra Zanetti. Adriana (1976) è stata la prima italiana a raggiungere i quarti di finale agli Australian Open, mentre Antonella (1980) è ricordata soprattutto per aver battuto Patty Schnyder a Wimbledon nel 2005. Le sorelle modenesi hanno anche vinto in doppio il Wta di Tashkent e nel 2002 a Milano, nel match di FedCup contro la Svezia contribuendo entrambe ad un sonoro 5-0 in favore dell’Italia.
UNA TRADIZIONE CHE VA AVANTI. La “tradizione Williams” continua a svilupparsi anche nel mondo degli under. Chi ha frequentato il Lemon Bowl Higher di quest’anno non può non aver notato le sorelle Linda e Brenda Fruhvirtova. Mentre, sempre in chiave nazionale, il testimone delle sorelle Serra Zanetti sembra poter essere raccolto da Giorgia e Lisa Pigato, ovviamente seguite da papà Ugo, senza dimenticare Jessica e Tatiana Pieri, Bianca ed Anna Turati o le recentemente ritirate Julia ed Evelyn Mayr.

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