Coco Gauff è la Regina di Parigi. Al Roland Garros arriva il 2° Slam: “Vittoria di volontà e mentalità”

Gauff - Foto Adelchi Fioriti

È Coco Gauff la vincitrice del Roland Garros 2025. La campionessa statunitense trionfa per la prima volta a Parigi, lì dove lo scorso anno era stata portabandiera degli USA ai Giochi Olimpici, superando la numero uno al mondo Aryna Sabalenka. La finale thriller, che di certo non passerà alla storia per la qualità espressa in campo, è finita con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4 per la seconda testa di serie del tabellone, abile a sfruttare al meglio la difficile giornata della sua avversaria.

D’altronde è la stessa tennista bielorussa ad aprire il suo discorso durante la premiazione delle scuse al pubblico per “l’orribile partita giocata”. Errori su errori per Sabalenka, che dopo essere partita a razzo sul 4-1, è andata progressivamente calando, non riuscendo a gestire anche la giornata ventosa in quel di Parigi. “Penso che lei abbia vinto il match non perché abbia giocato in modo incredibile, ma semplicemente perché io ho commesso tutti quegli errori”, ha poi ammesso la tennista di Minsk in conferenza stampa. “Devo fare un passo indietro, guardare tutto da un’altra prospettiva e cercare di imparare la lezione, perché non posso continuare ad andare in campo ogni volta contro di lei in una finale di Slam e giocare un tennis così brutto, e regalarle queste vittorie”, ha aggiunto facendo riferimento anche al ko patito agli US Open nel 2023.

Il bilancio a livello Slam è ora di 3 vittorie e 3 sconfitte in finale per Sabalenka, che è 0/2 in questo 2025 dopo aver perso gli Australian Open per mano di Madison Keys. Due cocenti delusioni, ma anche profondamente diverse: “In quel caso a Melbourne il livello è stato molto più alto nel terzo set. Lei ha tirato forte, ha tirato colpi folli e le sono entrati tutti. Mi ha praticamente sovrastata negli ultimi games. Oggi è stato più che altro il fatto che lei abbia semplicemente messo una palla in più dall’altra parte rispetto a me. Devo decisamente fare un passo indietro e imparare qualcosa, perché non posso continuare a commettere sempre lo stesso errore”. Avrà possibilità di rifarsi tra poche settimane a Wimbledon, l’unico Slam in cui ancora non ha mai giocato una finale in carriera.

Se il focus di giornata è sin da subito virate sulla prestazione di Sabalenka, chi incassa e porta a casa il secondo Slam è invece la classe ’05 nordamericana. Pur tra le mille difficoltà al servizio, che non sono una novità, Gauff è riuscita a gestire leggermente meglio le condizioni ventose presenti, concludendo nel migliore dei modi una campana sulla terra rossa che l’aveva vista arrivare in finale prima a Madrid e poi a Roma.

“È stata super complicata. Le condizioni erano molto difficili, soprattutto a fondo campo. Era molto difficile colpire la palla e portarla dall’altra parte – ha analizzato la vincitrice del torneo -. Sapevo che tutto sarebbe dipeso dalla forza di volontà e dalla mentalità. Tutto si è ridotto a quegli ultimi punti, ma nel complesso sono super contenta della battaglia di oggi. Non è stata bella, ma non è questo ciò che conta oggi”. E la giusta mentalità a Coco non manca, come spesso dimostrato nel corso dei primi anni della sua giovane carriera.

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