Jasmine Paolini ritorna a Parigi e prepara il debutto al Roland Garros: “È un posto speciale”

“È un posto speciale”. Parole di Jasmine Paolini, che torna a mettere piede sui campi del Roland Garros che lo scorso anno le hanno dato due delle più grandi soddisfazioni della sua carriera. Dodici mesi fa si giocava la finale dello Slam parigino, arrendendosi in due set alla quattro volte vincitrice dell’evento Iga Swiatek. A distanza di un mese e mezzo nella capitale francese ci tornò per conquistare l’oro olimpico insieme a Sara Errani.

“Rispetto a un anno fa sono la stessa persona, ma sicuramente più consapevole. Arrivo qui con molta più esperienza, con molte partite in più sulle spalle. Roma è stato un torneo pazzesco, sono felicissima, ma ora siamo qui a Parigi e bisogna pensare a questo torneo. Devo cercare di non pensare troppo alle aspettative, ma andare partita dopo partita come faccio sempre”, afferma la recente trionfatrice degli Internazionali d’Italia nella sua conferenza stampa alla vigilia del torneo. Il debutto dista circa 48 ore, dato che la finalista uscente scenderà in campo già nella giornata di domenica contro la cinese Yue Yuan. Un match abbordabile per prendere nuovamente confidenza con i campi e il clima parigino, contro un’avversaria già battuta due volte sul veloce in Cina. E il gap sulla terra battuta non può che allargarsi in favore dell’allieva di Marc Lopez.

Già, perché rispetto a un fanno Jasmine Paolini torna a Bois de Boulogne da numero 4 del ranking WTA, ma anche dopo aver effettuato un cambiamento non banale nel suo team, con l’ex tennista spagnolo che a partire dal torneo di Stoccarda ha preso il posto di Renzo Furlan. Una decisione che – prendendo in considerazione i recenti risultati – a prescindere dalle motivazioni per cui è stata presa, non ha senz’altro destabilizzato la tennista di Bagni di Lucca.

Jasmine Paolini - Foto Sposito/FITP
Jasmine Paolini – Foto Sposito/FITP

Tabellone insidioso per la finalista uscente

‘Jas’, che giovedì ha assistito in prima fila a quello che è stato l’ultimo match di singolare giocato in carriera da Sara Errani, parla del suo approccio ‘match by match’ in vista del torneo, ma da testa di serie numero 4 del tabellone è inevitabile avventurarsi anche in valutazioni a lungo raggio.

Dopo Yuan all’esordio, già il secondo turno non sarebbe banale contro la vincente di Joint-Tomljanovic, che è stata questa settimana una delle due semifinali del WTA 250 di Rabat. Il derby aussie – conclusosi con un ritiro di Ajla – è andato alla giovane 19enne, che dimostra però le sue potenzialità di torneo in torneo. La prima testa di serie che Paolini potrebbe trovare sul suo cammino è la n°29 del seeeding Linda Noskova. La classe 2004 ceca è in grado di esprimere un ottimo tennis, ma volendo un sua avversaria scegliere una superficie sulla quale affrontarla, la terra battuta sarebbe senza dubbio l’ideale.

In generale il sorteggio non è stato dei più benevoli per l’azzurra, che ha nel suo ottavo un’Elina Svitolina in buona forma e non troppo distante dal ritorno in top-10, ed è capitata nel quarto di Iga Swiatek e nella parte alta del tabellone presidiata dalla numero uno mondiale Aryna Sabalenka. A livello di quarti e semifinali, questi erano i due accoppiamenti in teoria da evitare alla vigilia dell’urna, a maggior ragione ricordando come sono andate a finire gli ultimi due scontri diretti con Coco Gauff, che invece è dall’altro lato. Ma in campo si va a partire da domenica e ogni valutazione di questo tipo finirà nel dimenticatoio per lasciar spazio alla cronaca e alle impressioni partita dopo partita.

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