Australian Open: Quali insidie per Federer e Djokovic?

Australian Open
di Federico Mariani

Sorteggio tutto sommato abbastanza equo quello del primo Slam stagionale. Il più sfortunato tra i big è sicuramente il campione in carica Stan Wawrinka che pesca dalla sua parte la mina vagante Nishikori, con ogni probabilità l’avversario più ostico a ridosso dei primi quattro. Nella parte bassa, invece, possibile rotta di collisione per Federer e Nadal. Passiamo all’analisi più dettagliata, quarto per quarto, del sorteggio delle teste di serie e degli azzurri nel main draw.

DJOKOVIC – RAONIC

Si parte dalla parte alta dove, oltre a Djokovic ovviamente, la più alta testa di serie è Milos Raonic. Per Nole esordio (si presume) morbido con un qualificato per poi affrontare Ramos o An.Kuznetsov. primo impegno probante dovrebbe essere Verdasco al terzo turno. Anche per Raonic esordio con un qualificato ma, dalla sua parte, è finita l’insidia maggiore forse tra le non teste di serie, Juan Martin Del Potro. L’argentino sfiderà all’esordio Jerzy Janowicz in uno dei primi turni più intriganti.

WAWRINKA – NISHIKORI

Porzione di tabellone  molto “scomoda” per Stan che, tra i classificati dal 5 all’8, avrebbe sicuramente fatto volentieri a meno di pescare il giapponese. Esordio comunque soft per lo svizzero che se la vedrà con Ilhan, mentre molto gustoso potrebbe essere Nishikori-Almagro, Nico permettendo. In questa porzione di tabellone ben due portacolori azzurri: Fognini e Lorenzi.

BERDYCH – NADAL

La parte bassa è presidiata dalle teste di serie numero 3 e 7, ma non solo. Oltre a Nadal e Berdych, infatti, molti giocatori interessanti in questa porzione quali i giovanissimi aussie Tomic e Kokkinakis, oltreché Gulbis. Primo turno gustoso anche per Nadal che se la vedrà con Misha Youzhny che, in più di un’occasione, ha dimostrato di poter infastidire il fenomeno di Manacor.

MURRAY – FEDERER

A chiudere c’è ovviamente Roger Federer che gode della buona compagnia di Andy Murray nel suo quarto. Oltre ai due giocatori più blasonati appena citati, questa parte di tabellone straborda di giovani outsider: Goffin, Dimitrov, Kyrgios e Coric senza dimenticare il nostro Bolelli e Baghdatis, davvero un concentrato di talento. Esordio non banale per Roger che dovrà vedersela con Lu; al secondo turno, invece, lo svizzero attende il vincente del match tra Bolelli e Monaco, partita in cui Bole non parte certo sfavorito allo stato attuale delle cose.

CAPITOLO AZZURRI – Quattro gli azzurri presenti nel main draw (aspettando notizie liete da Arnaboldi in piena corsa nelle quali). Buon tabellone per Fognini, unica testa di serie azzurra, che da numero 16 del seeding pesca Alejandro Gonzalez per poi giocare il vincente tra Garcia-Lopez e Gojowczyk. Nella stessa zona di Fabio, troviamo anche Paolino Lorenzi che, invece, se la vedrà con Alex Dolgopolov per la quarta volta in carriera (3-1 gli head to head pro Dolgopolov ma sempre su terra), testa di serie numero 21. Gli altri due portacolori azzurri si trovano entrambi nell’ultimo quarto di finale, quello presidiato da Federer e Murray per intenderci. Come già detto, Bolelli ha pescato Monaco. Sfida più che fattibile per il talento di Budrio in considerazione del suo stato di salute (ottimo) e di quello dell’avversario (tutt’altro che ottimo). I precedenti, tutti sulla terra, dicono 2-1 per l’argentino con Bolelli però vincitore dell’ultima sfida (San Paolo 2013).  Pare uno scherzo, ma si materializzerà ancora la sfida tra Istomin e Seppi. I due, che insieme sono il terrore di ogni organizzatore che si rispetti, hanno già battagliato otto volte in carriera, quattro delle quali negli Slam e, manco a dirlo, sono sempre andati al quinto set (due vittorie a testa). E’ comunque ragionevole considerare l’altoatesino favorito dell’incontro anche se già è chiaro che sarà lotta serrata.

PRIMI TURNI IMPERDIBILI – Come sempre ci sono moltissimi primi turni che promettono scintille. Su tutti forse è da rimarcare la sfida tra Janowicz e Del Potro, entrambi non teste di serie. Altro match da non perdere per niente al mondo è quello tra Gulbis e Kokkinakis. Il giovanissimo aussie, spinto dal pubblico di casa, potrebbe far impazzire il lettone. Proseguendo in ordine di draw, impossibile non citare Youzhny-Nadal col russo che in carriera è stato capace di battere Rafa in ben 4 occasioni anche se ovviamente resta sotto nei testa a testa (11-4), sfida per nulla banale, al primo turno specialmente. Nella parte bassa, quella senza dubbio più estrosa, spicca un Dimitrov-Brown che, sebbene l’esito paia segnato, sarà sinonimo di spettacolo.

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