Diario di Bordo da Umago – Day 6

da Umago, Matteo Grigatti

È venerdì, il giorno dei quarti di finale. La tensione nel team inizia a farsi sentire, anche se Fabio appare più tranquillo che mai. Ci svegliamo con calma verso le 10:00 ed andiamo a fare colazione. Solita brioche per me e Fulvio, divorata in un amen. Torno su in camera a prendere il necessario per andare al club, compreso il pass di Fulvio. Intanto chiama Fabio, in camera, chiedendoci il nostro programma della mattina. Gli spiego che stiamo per andar al club. Lui, invece, rimarrà in camera a riposare fino alle 12:00, quando verrà anche lui per scaldarsi una mezz’ora sul centrale. Ci diamo appuntamento a dopo.

Arrivati in lounge ci sono gli immancabili Bedene, che ormai saluto come fossero fratelli acquisiti. C’è Robredo, rilassato sul divanetto, insieme al suo coach. Tommy è un giocatore molto schivo nell’ambiente, sempre per conto suo, restio ai sorrisi ed alle buone maniere, spesso disdegna anche il saluto. Raccontava Fabio che durante il match di Amburgo con Delbonis, Gimeno Traver, che assisteva al match, è dovuto andar via dalla vergogna per le parolacce che Tommy rivolgeva di continuo al suo avversario. In serale ci sarà il match tra lui e Bedene a cui non mancherò di assistere.

Nel frattempo il team Fognini si allarga, poiché fanno il loro arrivo in lounge anche la cugina Fabiana con il suo fidanzato ed altri due amici di Arma di Taggia. Ormai la zona giocatori è assediata ed occupata solo da noi.

Dopo aver scambiato due chiacchiere con Fabiana, che non vedevo da tempo, controllo il livescore del match che si sta giocando a Gstaad tra Monaco e Youznhy. Sono 6-6 al terzo. Chiedo a Fulvio chi vince. Perentorio, risponde “Youzhny”. Vado al pc per seguire in streaming il tie-break ma il video è in leggera differita. Fa niente, chiudo tutto ed attendo l’arrivo del tie per seguirlo. Arriva anche Seppi e coach Sartori dietro di me a vedere la partita, oltre al manager Cazzaniga. Con Andreas ricordiamo alcuni suoi match passati a Gstaad, mentre Monaco si invola 6 a 4 con due match point. Cazzaniga acutamente dichiara che il match è già finito, in realtà. Gli spiego, e lo prego di non dirmi il risultato.

Vanno 6-6, mentre una voce di un carneade in lounge dichiara: “Youznhy win 9-7”. Ci toglie il gusto di seguire gli ultimi punti, ma lo facciamo lo stesso. Monaco ha un terzo match point, sprecato. Seppi dichiara che è stato però bravo Misha ad annullarli e Pico ha poche colpe. Finirà così, 9 a 7 per il russo che si qualifica alle semifinali.

Sono ormai le 13:00 quando Fabio entra sul centrale. Solito allenamento di rifinitura con Giraudo e campo lasciato a Klizan (foto a sinistra). È ora di pranzo. Tutti insieme invadiamo letteralmente il ristorante. Consumiamo del buon petto di pollo con patate e torniamo in hotel alle 15:00 per riposare.

Alle 16:30 siamo tutti nella hall pronti and andare al tennis. Arrivati, vado nella welcome area a chiedere 6 ticket, uno dei quali destinato a papà Natali.

È l’ora del match. Fabio parte male ma come spesso gli accade in questi ultimi periodi non demorde e recupera subito il break. Ricordo ancora il buon Naso dire al foro italico: “Fabio è uno dei giocatori che mette a segno il maggior numero di contro break”. Ha ragione, poiché anche nel secondo dopo aver perso il break di vantaggio, strappa nuovamente la battuta ad un Klizan che sembra bollito dal caldo asfissiante. Fabio chiuderà il secondo parziale 6-2 senza problemi qualificandosi per la semi.

Felicità e gioia per tutto il team. Rientriamo in lounge, faccio i complimenti a Fabio e incontro il mitico Corrado Erba che mi spiega come dalle tribune durante il match si fosse levato il coro: “Grigo, Grigo”. Scherzi a parte, mi intrattengo un po’ con lui ed il solito immancabile Eddy, attendendo l’inizio del match tra Monfils e Montanes previsto per le 20:00.

Intanto arriva la notizia del ritiro di Zeballos, che porta anche Seppi in semifinale: bene così!

Decidiamo di tornare in hotel per una doccia ed iniziamo a seguire il match di Gael in tv con Fulvio e Massimino. Monfils vince agilmente il primo e sembra volare nel secondo.
Siamo al ristorante con Fabio quando è sul 5-3 al secondo. Sembra fatta. Di fretta, prendo solo un po’ di gelato per cena, c’è Bedene che è alle porte. Rimango fregato perché Montanes piazza quattro game di fila e porta il match al terzo.

Fabio non si esprime su chi preferirebbe incontrare, ma segue insieme a me le battute finali dell’incontro. Vincerà Monfils, con cui c’è da vendicare il recente precedente di Nizza.

Terminato il match, entro sul campo in prima fila con Eddy per seguire il match di Bedene con Robredo. Troppa, tuttavia, la differenza di peso di palla tra i due con Bedene che non riesce a sfondare il buon Tommy, apparso in grande spolvero. Il primo set termina 6-1, nel secondo Aljaz si tiene a galla recuperando dal 2-5 al 4-5. L’ultimo game è emozionante. Annullati due match point, Bedene spreca la palla del 5-5 che avrebbe fatto crollare lo stadio. Chiuderà Robredo 6-4, prossimo avversario di Seppi.

La giornata sta per concludersi. Due passi nella Umago by night con Fabiana e gli altri amici di Fabio, il tempo di ammirare il solito Dolgopolov sempre presente e l’arrivo di un altrettanto immancabile Monfils, che è ora di andare a dormire.

Domani è il giorno della semifinale. Anche se non lo diciamo, noi, al triplete, un po’, ci crediamo.

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