Lo steso e la stesa

(Zeballos sfinito dopo l’impresa con Nadal)

di Sergio Pastena

La questione non è tanto di Nadal che perde a Vina del Mar. Certo, il dato è clamoroso, specie considerando che l’ultima volta che Rafa aveva perso da un giocatore fuori dai Top 50 sulla terra era stato a Palermo nel 2004 (il francese Mutis, numero 116). Il problema è che Nadal non perdeva un set sulla terra da un giocatore col ranking basso come quello di Zeballos dal 2011: autore dell’impresa il nostro mitico Paolino Lorenzi a Roma. E prima di allora, per trovare un dato simile, bisogna risalire al 2005: autore dell’impresa un altro italiano, Seppi, in Coppa Davis.

La commozione dell’argentino

Vista così, la sconfitta contro Horacio Zeballos in finale in Cile, col punteggio di 7-6 6-7 4-6, ha del clamoroso, e a poco serve far notare che l’argentino ha giocato un ultimo game devastante, tirando fuori colpi per lui impensabili. Leggerla così, però, sarebbe eccessivo e fuorviante: Nadal ha giocato un gran torneo, senza sbavature, ma da un lato la condizione non è delle migliori e dall’altro, diciamolo, non ne aveva più nelle gambe contro un giocatore in piena trance agonistica.

Il futuro ci dirà di più di lui, ma dopo tutti questi mesi una sconfitta non è poi così sorprendente. Noi, invece, applaudiamo Paolino Lorenzi, arrivato ancora una volta ai quarti di finale in un torneo Atp e vincitore del doppio in coppia con Starace. Avversari in finale? Monaco e Nadal. Visto, Paolino? Alla fine l’hai battuto…

Montpellier e Zagabria: poche sorprese

In un torneo privato di Berdych e con Tipsarevic fuori subito contro Llodra, la lotta per la vittoria finale a Montpellier si riduce a una questione quasi esclusivamente francese. Alla fine la spunta Richard Gasquet, che dopo aver eliminato in semifinale Nieminen sbatacchia in finale senza grossi problemi il connazionale Benoit Paire.

Nessuna sorpresa a Zagabria, dove fanno poca strada i nostri Viola (fuori subito contro Klizan) e Cipolla, out al secondo turno contro Rosol. Vince così Marin Cilic, che legittima il successo eliminando Youzhny e superando nell’ultimo atto un Melzer stanco ma in netta ripresa. Torneo, se vogliamo, privo di grandi sussulti, che va in archivio con pochi risultati inattesi.

Il menù della settimana

Questa settimana ci sono altri tre eventi in programma, per la precisione un Atp 500 e due Atp 250.

Partiamo da Rotterdam, che per prestigio e draw è sicuramente in cima alla lista: le prime quattro teste di serie, per dire, rispondono ai nomi di Federer, Del Potro, Tsonga e Gasquet. La sesta è il nostro Seppi, capitato in tabellone dalle parti del bombardero argentino e che esordirà contro un qualificato. Speriamo nell’ingresso in tabellone anche di Matteo Viola, che dopo aver superato al primo turno delle qualificazioni il giapponese Ito ha un compito tutt’altro che impossibile contro Jesse Huta Galung.

Si gioca anche a Sao Paulo e San Josè, ma come può capire chi segue un minimo il tennis parliamo di due santi completamente diversi.

In Brasile altra prova tecnica per Rafael Nadal, che stavolta però cercherà di portare a casa il titolo ad ogni costo: esordio morbido con uno tra Ramirez Hidalgo e un qualificato. In tabellone troviamo più di un nostro connazionale e le urne ci han riservato un triplo confronto Italia-Spagna. Volandri sarà impegnato contro Gimeno-Traver, Lorenzi sfiderà Montanes e Bolelli se la vedrà con Tommy Robredo. L’unico italiano testa di serie, Fabio Fognini, esordirà invece contro Guido Pella. Le qualificazioni han visto cadere Naso al secondo turno.

Il torneo americano di San Josè, invece, è riserva privata dei grandi mazzolatori, tra i quali proverà ad inserirsi la manina fatata del nostro Cipolla, subito impegnato contro il colombiano Falla. Troviamo come prime quattro teste di serie Raonic, Isner, Querrey e Haas. Eccezion fatta per il tedesco, per il resto il biglietto da visita è chiaro: tirare, tirare sempre, tirare forte.

Ma facendo sempre attenzione a Malisse e Verdasco…

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