di Luca Fiorino (@LucaFiorino24)
Anche fuori dal suo habitat naturale, “Rino”, erbivoro per eccellenza, si trova meravigliosamente a suo agio sul Play IT dell’ATP di Brescia . In occasione del Challenger “Trofeo Città di Brescia”, una imponente scultura a forma di rinoceronte affianca il campo centrale del torneo lombardo. L’opera, creata dallo scultore Stefano Bombardieri assieme all’architetto Alberto Molinari, sarà per tutta la settimana il simbolo della manifestazione. Un artista a tutto tondo la cui ricerca artistica si sviluppa sulla riflessione di temi profondo quali il tempo e la sua percezione, l’uomo ed il senso dell’esistenza. Lavora tra Italia, Francia, Germania, Stati Uniti e Singapore, stessi luoghi in cui espone i suoi capolavori. Esposto a bordo campo non c’è solo l’enorme mammifero omeotermo ma anche una serie di sedute che ripercorrono la figura zoomorfa dell’animale. Alquanto singolare e fantasioso anche l’acronimo ATP ribattezzato in “Animal Tremendous Predator”, quasi a voler sottolineare con velata ironia l’animo aggressivo della bestia. La scultura partecipa, tra l’altro, alla 52° e alla 54° Biennale di Venezia.
Non c’è miglior modo per spiegare il pensiero dell’autore se non tramite le parole di Billie Jean King:
“Tennis is a perfect combination of violent action taking place in an atmosphere of total tranquillity.“
Buon torneo a tutti!
Leggi anche:
-
Luca Nardi dopo il titolo a Lugano: “Alla fine conta arrivare e saper restare in alto”
-
Guida al Miami Open 2022: statistiche, scenari e curiosità varie
-
Wimbledon 2022 in pillole (Day 5) – Sinner tatticamente perfetto, Maria batte Maria (Sakkari)
-
Daniil Medvedev e la lotta al numero uno ATP: quali sono le possibilità degli inseguitori?