Stand Up For The Champions…


(Potito Starace e Daniele Bracciali hanno vinto il doppio a Bucarest)
di Gianluca Dova alias Freddo (inviato a Bucarest)
Il bello ed il brutto del torneo Atp di Bucarest 2011.
Stand up for the champions è la musica che ha accompagnato la premiazione di Potito Starace e Daniele Bracciali per la vittoria in doppio con tutto il pubblico in piedi a ringraziarli. Un parterre d’eccezione come Nadia Comaneci e Ion Tiriac li ha premiati. Bella serata, buon torneo. Potito che dei due è quello che ha giocato forse peggio nel torneo, non sempre perfetto alla risposta e alla volee, ma molto buono al servizio mi ha detto alla fine: “Non ho mai giocato un torneo con tanti problemi fisici, adesso mi fa male la schiena”. Bravo ad arrivare in fondo considerando che era arrivato dal cemento del Cile solo il martedì pomeriggio con diversi acciacchi. La maturità di un giocatore si vede anche da queste cose. Sfasato, incerottato ma sempre sul pezzo.
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Molto bravo Daniele che non serve più come una volta costantemente sopra i 200 come gli capitava prima dell’operazione alla spalla ma sempre fortissimo sull’uno-due in risposta e al servizio. Ti può sempre pescare il jolly quando meno te l’aspetti e in alcuni momenti può vincere quasi da solo. Fanucci gli ha ripetuto spesso durante il torneo: “Sarò felice solo quando raggiungerai i primi 10 al mondo nella specialità perché lo puoi fare, guarda la media dei più forti al mondo in doppio, hanno tutti più o meno la tua età (33).” Sottoscrivo, se Braccio ci crede lo può fare tranquillamente.
Blade Mayer. Il Ciop di dritto vincente in recupero di Florian Mayr sulla palla break per Volandri è pura fantascienza. Una delle cose più belle che ho mai visto non solo nel torneo ma nella mia vita. Sembrava dire facendolo: “Ci sono cose che voi umani non potrete mai vedere o fare!!”
Filo reborn. In molti sono rimasti sorpresi dalla semifinale di Volandri in questo torneo. Io non lo sono stato molto, non perché non sia consapevole che un pò di smalto fisicamente l’ha perso ma perché l’ho visto sempre giocare bene su questi campi (l’unica volta che giocò veramente male io non c’ero….). I campi lenti con terra più grossa del torneo rumeno gli danno più tempo per caricare i suoi colpi ed il pubblico rumeno l’ha sempre amato. Se nei primi turni è stato un pò fortunato a pescare Machado e Grannolers non al meglio, con Sousa e con Mayer, pur perdendo, ha fatto vedere che quando gioca ai suoi ritmi pochi sulla terra lo riescono a contrastare, va troppo veloce. Questo risultato lo riporta vicino ai primi 70 e non lontanissimo dai primi 50. Fenuc mi diceva: “Non ha molto da difendere fino alla fine dell’anno e nemmeno ad inizio anno prossimo se riuscisse a fare bene e a rientrare nei primi 50 per lui sarebbe molto più facile mantenere un buon ranking. Alla sua età non è facile dover fare sempre le quali nei grossi tornei mentre se ci entra direttamente gli basterebbe qualche buona vittoria per mantenere una buona posizione. Per questo sto spingendo affinché ad inizio anno vada a Santiago. Non è un bel posto ma lì potrebbe fare bene ed iniziare bene la stagione. In ogni caso sta migliorando molto, abbiamo capito qualche errore e sta tornando ai vecchi esercizi in allenamento quelli dei bei tempi che esaltano la sua reattività, li avevamo abbandonati probabilmente sbagliando. Penso possa essere l’antidotto giusto per farlo ritornare ai suoi livelli migliori”.
Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo ma la notte è finità evviva la vita…chi vivrà vedrà (Rino Gaetano). Alessandro Giannessi detto Gianna è stata la sorpresa del torneo, è partito dalle quali e dopo due partite facili ha battuto in sequenza Patience, Montanes, Gil ed ha giocato quasi alla pari con Andujar sul centrale ed era il suo primo torneo Atp. Credo che se l’è goduta come noi che assistevamo ai suoi match, ha personalità dentro e fuori dal campo ed è un ragazzo in gamba. Una cosa gliela dico però: avere tutto subito può non essere sempre divertente, il bello tante volte è aspettare un pò, perché dopo può essere anche più bello. Gianna ci ha messo un pò ad arrivare a buoni livelli, contro il parere di tanti, e forse per questo potrà starci per più tempo e divertirsi molto di più.
Il suo coach Gabrio Castrichella quando gli ho detto che già a luglio proprio in un’intervista a Spazio Tennis aveva dichiarato che Alessandro era pronto a salire di livello e doveva giocare tornei superiori mi ha risposto, scherzando : “Sono stato fortunato”. Non è vero, sono stati bravi, coraggiosi ed intelligenti, le scelte giuste fanno sempre la differenza.
Seppino su gli scudi. Per me Andreas ha giocato benissimo per tutto il torneo, una bella vittoria con Andreev che è un pò in calo ma che va battuto ed una sconfitta lottata con Chela. L’anno scorso proprio contro l’argentino durante un allenamento ci stava perdendo 60 e 50 e dopo aver fatto un game erano stato pronto a dire “Abbiamo detto che vince, chi fa l’ultimo game, no?”. Quest’anno ha servito per il primo set ed è sempre stato sempre in partita, ha perso con onore contro un avversario ostico e sempre caldo su questi campi. Se Andreas continuerà a giocare così in questo finale di stagione ci potrà regalare ancora gioie, ne sono convinto.
Giallone con il cannone. Gianluca Naso si è qualificato battendo nell’ultimo turno di quali Thomas Schoorel, un mancino pazzariello nettamente davanti a lui in classifica, ed ha perso nel tabellone principale contro il francese Serra. Il siculo è molto dotato, lo sanno tutti, è impressionante vederlo tirare bordate con servizio e dritto. Non era facile tornare a buon livello con il suo fisico massiccio dopo l’infortunio che l’ha tenuto fermo sei mesi, è stato bravo. Rimane però il suo difetto vero, la sua tendenza, il suo karma (come diciamo noi buddisti), quando deve fare il punto aspetta troppo. Durante la partita con Serra il suo bravo allenatore Fabio Rizzo gli strillava “tira tutto” e Giallo rispondeva, parlando tra se e non sentendo, “devo tenerla dentro!!!”. Fabio impazziva. Forza Giallo, fai questo passo avanti e tira, che ci puoi far divertire ancora molto.
I campi di sterco di vacca in India. No non si tratta dei campi del torneo, ma di quelli dove Fabio Rizzo e Gabrio Castrichella hanno giocato un satellite. Satellite dove bisognava stare attenti anche al bombardamento dei corvi locali, molto meglio i locali dei satelliti in Costa d’Avorio, quando si era assaltati da decine di bellezze locali senza riuscire in alcuna maniera a poter reagire. Le storie che a cena Gabrio e Fabio ci hanno raccontato sembravano lontanissime nel tempo ma era poco più di 10 anni fa. Gianna rideva anche lui quando le ha sentite ma appena ha avuto la possibilità gli ha detto scherzando “Ma io posso parlare con te che giocavi sui campi in sterco di vacca!!!”.
No Eddy, No Party. La disperazione di Eddy (un ragazzo che gira in tutti i tornei Atp) per non aver trovato nessuno che l’ha portato al party del torneo organizzato in collaborazione con playboy, rimane una delle cose più brutte ma divertenti della settimana. Neanche “Joaooooooo” (Sousa) l’ha voluto portare. Peccato Eddy, il party era pieno di donne nude e bellissime. Eddy ricordati che a Napoli devi pagare la cena a tutti comunque, l’hai promesso!

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