Il compromesso di Tsitsipas: con il budello è stato amore forzato

Il 5 novembre 2020 Stefanos Tsitsipas lanciava una provocazione:Mi piace come alcuni giocatori dichiarino di essere vegani ma poi giochino con il budello naturale”. Pensiero generale o frecciata velata, non è dato saperlo, ma la questione è troppo vecchia per far partire il toto-nomi. Il greco non si è mai professato vegetariano o vegano, quindi nessuna polemica al riguardo, quelle che lo hanno portato all’utilizzo del natural gut in Australia sono tra l’altro cause di forza maggiore, se non fosse stato per il gomito sarebbe rimasto fedele alle sue Luxilon 4G.

Nel finale della scorsa stagione l’attuale numero 4 del mondo si è trascinato un problema al gomito destro, che ha toccato il culmine tra Parigi Bercy e le Nitto ATP Finals di Torino, fino a diventare insostenibile. Dopo l’operazione di fine novembre si è palesata la necessità di alcuni cambiamenti, tra questi quello dell’incordatura. In ATP Cup è stato fatto il primo tentativo, Tsitsipas si è presentato in campo adottando un ibrido Luxilon Alu Power (verticali)/Natural Gut (orizzontali). L’insolita scelta del budello sulle orizzontali ha fatto storcere il naso a qualcuno, ma trattandosi di una decisione forzata,  il greco ha fatto ricorso alla morbidezza del budello cercando però di perdere il meno possibile sul fronte del controllo. Nelle prime uscite del 2022 Stefanos ha palesato diverse difficoltà con il nuovo setup, ma i benefici a livello fisico sono stati immediati, la maggiore dissipazione degli shock è per lui una manna dal cielo. 

Nella settimana di pausa tra la kermesse di Sydney e l’Australian Open, Tsitsipas ha optato per un cambio di verticali, adottate le Luxilon 4G poi confermate per lo slam. La semifinale di Melbourne sarebbe una testimonianza più che sufficiente sulla bontà del compromesso, ma se non bastasse, dopo il successo su Ivashka a Rotterdam è arrivata la conferma del diretto interessato, che è però tornato alle origini: “Non sto sperimentando più di tanto con le incordature, se non fosse stato per il gomito non avrei neanche cercato una nuova soluzione. Nel momento in cui si è palesato il problema al gomito però abbiamo capito che anche l’incordatura precedente aveva contribuito al danno, quindi abbiamo cambiato e naturalmente giocare con il budello per un po’ mi ha aiutato: il mio gomito sta molto meglio”. Nel giro di un mese sembra essere tutto risolto, il cambiamento ha portato benefici ed è stato meno drastico del previsto, l’amore con il budello seppur forzato è stato vero. Con la risoluzione del problema, il greco a Rotterdam è tornato ad adottare un full Luxilon 4G.

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