Gli scommettitori infiammano il derby Berrettini – Fonio a Napoli. Nuovo episodio nel circuito Challenger

Redazione
Jacopo Berrettini vs Giovanni Fonio a Napoli
Jacopo Berrettini vs Giovanni Fonio a Napoli

da Napoli

Si è appena conclusa la seconda giornata nel ricco ATP Challenger 125 di Napoli, dedicata all’ultimo turno di qualificazioni e al primo di main draw. È stato un pomeriggio di esordi non particolarmente positivo per i colori azzurri, viste le sconfitte di Francesco Maestrelli e Giulio Zeppieri opposti rispettivamente al boliviano Dellien e al rumeno Jianu. È arrivata anche la prima sorpresa del torneo con l’eliminazione della tds numero 2 Raphael Collignon per mano del talentuoso ceco Vit Kopriva.

Challenger che come al solito ha visto una grandre partecipazione di pubblico fin dal primo giorno di qualificazioni, con molti ragazze e ragazzi che sono accorsi sulle tribune del Tennis Club Napoli. Da segnalare, purtroppo, anche alcuni episodi spiacevoli, seppur diversi e meno gravi rispetto a quelli avvenuti lo scorso anno durante il match tra Brancaccio e Herbert. Un gruppo di scommettitori è stato nuovamente protagonista in un match del circuito Challenger.

A farne le spese è stato Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, che durante il combattutissimo derby con Giovanni Fonio si è trovato costretto a subire numerose provocazioni e cori a suo sfavore. In particolare sul 5-3 per Jacopo nel tiebreak del terzo set, nel tentativo di chiudere un dritto, il romano è stato disturbato da numerose urla del pubblico. Da segnalare, purtroppo, come queste scene si ripetano sempre più frequentemente in molti campi d’Europa. Un doppio peccato, se pensiamo che in campo vi erano due ragazzi italiani, Berrettini e Fonio (che si sono abbracciati a fine partita), tra i più onesti e corretti dell’intero circuito Challenger.

Urla sui doppi falli, cori offensivi verso i ragazzi oltre agli ormai soliti insulti social: basti vedere i casi Andreeva o l’ancora più eclatante caso Bouquier nel challenger di Thionville. Casi sempre più frequenti che non hanno nulla a che vedere con il nostro sport.

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