Ghedin sugli scudi…

Riccardo Ghedin
(Riccardo Ghedin – Foto Nizegorodcew)
di Guido Pietrosanti
Nella settimana che si è appena conclusa si sono disputati quattro tornei challenger e dieci future, con pochissimi italiani presenti. A livello challenger, il solo Riccardo Ghedin (251 atp) ha giocato in un main draw, a Manta (Ecuador) dove ha raggiunto per la prima volta quest’anno i quarti di finale. Riccardo ha vinto due buone partite contro il dominicano Estrella (283 atp) e contro la testa di serie numero due del torneo, l’americano Kim (133 atp) prima di essere sconfitto dal giapponese Go Soeda (allievo di Davide Sanguinetti) per 63 63. Proprio Soeda, numero 189 del ranking, ha vinto il torneo sconfiggendo in finale l’americano Deheart (196 atp) per 76 62.
Per Ghedin, che in Sud America ha ottenuto i risultati migliori della sua carriera a livello challenger, la conferma di poter arrivare quest’anno almeno nei primi 200 giocatori del mondo.
Ad Ostrava in Repubblica Ceca, ha vinto il giocatore di casa Lukas Rosol (232 atp) in finale sul croato Dodig (186 atp) per 75 46 76. Da segnalare la sconfitta al secondo turno del diciottenne serbo Krajinovic per mano del ceco Snobel. Krajinovic (330 atp), rappresentante di spicco di quella classe 1992 che comprende anche Harrison (252 atp), Tomic (295) e Bhambri (322) – e nel nostro piccolo, Federico Gaio (916) – non sembra essere ancora riuscito a fare quel salto di qualità che in molti si aspettano da lui già da quest’anno.
A Rodi, sul cemento, vittoria per l’israeliano Dudi Sela (67 atp) sul tedesco Schuettler (85 atp) che raggiunge nuovamente la finale, dopo quella raggiunta la settimana scorsa ad Atene. Per Sela, giocatore abituato al circuito maggiore, l’opportunità di vendicarsi subito di Schuettler per la sconfitta rimediata la settimana scorsa proprio ad Atene.
Infine a Tunisi, ricco challenger da 125.000$ + H, vittoria per l’argentino Josè Acasuso precipitato al numero 148 del ranking, ma con un passato da top 20, in finale sul tedesco Brands (89 atp).
È interessante notare la presenza di numerosi giocatori tra i top 100 nei vari tornei challenger della settimana appena conclusa: Ram a Manta, Beck a Ostrava, Chiudinelli, Sela, Schuettler e Lu a Rodi e infine Serra, Clement, Marchenko e Brands a Tunisi.
Nei tornei future, buona pattuglia di italiani nel torneo Italy F6 di Vicenza, dove dei nove presenti in main draw, solamente Andrea Stoppini è riuscito ad arrivare in semifinale, sconfitto dal russo Belyaev (386 atp) per 57 75 60. Oltre a Belyaev, classe 1990, a Vicenza si sono visti molti giovani interessanti, purtroppo quasi tutti stranieri. Il serbo Lajovic (classe 90, 543 atp) è stato sconfitto in semifinale mentre il tedesco Stebe (581 atp), vincitore del torneo di Padova la settimana scorsa, e il russo Donskoy (357 atp), entrambi del 90, si sono fermati ai quarti di finale, cosi come il 92 francese Gianni Mina (684 atp). A Vicenza era presente anche Bernard Tomic che pero’ non è andato oltre il secondo turno.
Negli altri tornei future, da segnalare i quarti di finale raggiunti da Matteo Marrai nel torneo Great Britain F5, dove è stato sconfitto dal francese Prodon.
Infine, nel future brasiliano Brazil F4, da segnalare la semifinale del neo numero uno del mondo Juniores, Tiago Fernandes, classe 1993 e numero 937 atp, che ha vinto tre partite prima di essere sconfitto per 64 al terzo dal numero 265 del mondo. Saranno state piu’ utili alla loro crescita le sconfitte rimendiate nelle qualificazioni di Roma da Gaio e Giannessi o le vittorie contro avversari piu’ modesti di Fernandes nei tornei future?

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