Wimbledon 2025: subito fuori Medvedev e Tsitsipas, Bonzi elimina il russo e ritiro per il greco

Tante sorprese nella prima giornata di main draw dei Championship. Fuori dai giochi Medvedev, semifinalista lo scorso anno, e Tsitsipas

Seconda eliminazione consecutiva al primo turno di uno Slam per Danil Medvedev che, dopo l’uscita all’esordio al Roland Garros con Norrie, si fa sorprendere da una grande versione di Benjamin Bonzi con il punteggio di 7-6(2) 3-6 7-6(3) 6-2. Ennesimo passaggio a vuoto del russo, che non riesce a uscire dalla spirale negativa degli ultimi mesi e prolunga ulteriormente il suo digiuno di titoli. L’ultimo trofeo risale agli Internazionali d’Italia 2023. “Ho avuto la sensazione di non aver giocato male – afferma l’ex numero 1 del mondo in conferenza stampa – e penso che Bonzi abbia giocato molto bene. Non penso che avrei potuto fare tanto di più. Questa è l’erba, avrei solo potuto servire meglio nei tie-break. Non credo che Bonzi abbia mai giocato così bene e sono sorpreso che l’abbia fatto oggi, ma sono cose che possono succedere”.

MAI COSÌ MALE IN CLASSIFICA DAL 2019

Un ko duro non solo in ottica tennistica, aspetto su cui oggi il francese è stato quasi perfetto, ma soprattutto in termini di classifica Atp. Medvedev difendeva i 720 punti della semifinale dello scorso anno e attualmente è sprofondato in 14ª piazza con 2630 punti. Non si trovava in una posizione così bassa dal maggio 2019, “merito” in gran parte delle prestazioni negli Slam. Oltre alle sconfitte al primo turno qui e a Parigi, anche sul suo cemento ha deluso finendo per capitolare al secondo turno degli Australian Open con Tien. “Non credo manchi qualcosa nel mio tennis, anche perché ad Halle ho avuto ottime sensazioni. È un problema di fiducia e di poche partite vinte. Quest’anno ho perso spesso match molto combattuti. Quando inizierò a vincerli tornerà in un’ottima posizione in classifica. Al momento non sono preoccupato, se finirò l’anno da n.15 del mondo forse lo sarò di più”, spiega il russo in conferenza

RITIRO PER TSITSIPAS

Stefanos Tsitsipas - Foto Giampiero Sposito
Stefanos Tsitsipas – Foto Giampiero Sposito

Non è iniziata nel migliore dei modi la collaborazione tra Stefanos Tsitsipas e Goran Ivanisevic. L’erba non è mai andata giù al tennista greco che, a causa di un problema alla schiena che lo tormenta da qualche settimana, si è fermato dopo due set persi contro Valentin Royer.”Sto avendo diverse difficoltà in questo periodo e mi fa male vedermi in questa situazione. Odio ritirarmi, ma da qualche mese non sono al meglio fisicamente e non riesco ad esprimermi al massimo delle mie possibilità. Non trovo risposte alle mie domande, sto lavorando in modo incredibile sull’aspetto fisico”, ammette in conferenza stampa l’ex numero 3 del mondo. Al momento la mano di Ivanisevic non sembra vedersi, ma il rapporto con vincitore di Wimbledon 2001 è ottimo: “Con Goran ci stiano divertendo molto. Sono deluso di non essere riuscito a mostrargli tutto il mio potenziale. Al momento non mi sento a mio agio in campo e non mi sento bene con me stesso”.

I NUMERI DI UNA CRISI SENZA FINE

Un crisi per Tsitsipas che parte da lontano. Nonostante un acuto a Monte-Carlo nel 2024, negli ultimi cinque Slam i risultati sono stati disastrosi. Fuori al secondo turno con Ruusuvuori a Wimbledon 2024, al primo turno degli Us Open 2024 con Kokkinakis, al primo turno degli Australian Open 2024 con Michelsen, al secondo turno del Roland Garros con Gigante e, infine, il ritiro di oggi con Royer. Tutti avversari sulla carta abbordabili per il greco, che sta lentamente scivolando verso il margine della top 30. Nel live ranking occupa la 26ª posizione (1880 punti). L’obiettivo minimo è essere nei primi 32 per gli Us Open in modo da essere almeno testa di serie a Flushing Meadows ma, al momento, la priorità è tornare a un buon livello fisico.

I PROSSIMI MESI

Un problema alla schiena che potrebbe risolversi con del riposo e non finendo sotto i ferri. Al momento anche Tsitsipas scongiura l’ipotesi di un’operazione: “L’intervento chirurgico non è certamente la soluzione. Ho giocato troppo nel finale di 2024. Sentivo negli ultimi mesi della passata stagione che giocando troppo mi sarebbe potuto succedere qualcosa. Sono sceso in campo per tante settimane in fila e il mio corpo è stato sempre sotto stress. È in quel periodo dell’anno che è nato il problema”.

 

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