All’ITF di Roma si parla siciliano: Spiteri batte Pedone nel derby azzurro

Se è vero che il futuro apparterrà a Giorgia Pedone, una fetta di presente è ancora di Dalila Spiteri. È stato questo il responso della finale alla BMW Roma Cup, ITF dal montepremi di 30.000 dollari che si è disputato al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo. Un derby siciliano, per celebrare al meglio i vent’anni di storia del torneo, tra la ventottenne licatese ed il prospetto palermitano classe 2004. 6-3 7-5 il risultato finale per Dalila, uno dei rarissimi rovesci ad una mano presenti nel circuito professionistico ed un gioco molto più propositivo rispetto alla media: insomma, una piccola mosca bianca che finora, per sua stessa ammissione, ha raccolto meno di quanto avrebbe dovuto.

Dalila Spiteri – Foto Pietro Corso

Sono partita con il piede sull’acceleratore perché altrimenti con Giorgia la partita si sarebbe allungata troppo – ha spiegato Spiteri analizzando il suo piano tattico –. Ce l’ho fatta mantenendo un gioco offensivo che per fortuna ha pagato”. Le due si conoscono molto bene, ma nonostante tutto la testa di serie numero uno è apparsa sorpresa dall’inizio aggressivo di Dalila: “Ho giocato bene a tennis tutta la settimana, ma soprattutto mi sono sentita bene anche fuori dal campo. Alla mia età ho capito che devo trovare l’equilibrio giusto dal punto di vista fisico e mentale, è quello che mi è mancato per tutta la carriera e adesso, con l’aiuto dell’MTA di Jesi (dove si allena con Jennifer Ruggeri ed Angelica Raggi, n.d.r.) forse ci sto riuscendo”.

Quattro titoli ITF in bacheca e il ranking che si muove leggermente in avanti (da domani sarà 449 WTA) possono far sorridere Spiteri. Dopo un’ottima settimana e la seconda finale a Roma (nel 2023 giocò nello stesso torneo per la prima volta un atto finale a questo livello) esce comunque in lacrime Giorgia Pedone. La palermitana, da domani al numero 207 della classifica mondiale, ha bisogno di mettere ancora un po’ di peso da incidere sulla palla e da abbinare al suo movimento rapido dentro al campo. Inoltre, è sul servizio che dovrà trovare le soluzioni tecniche giuste per evitare di subire la pressione delle avversarie, soprattutto sulla seconda palla. “Dalila è stata molto brava e le vanno fatti i complimenti, stavolta è andata così – ha detto Pedone, quest’anno campionessa in un torneo della stessa categoria a Bol, Croazia –. Sono affezionata a questa città perché qui si può dire che sia iniziato il mio percorso internazionale, anche se oggi mi è dispiaciuto non sollevare il titolo”.

Leggi anche: