Il Roland Garros si è appena concluso con un verdetto probabilmente inaspettato per molti come la vittoria di Stan Wawrinka, ma per quanto riguarda i giovani prospetti inseriti nel “canone” dello Junior Radar lo slam parigino si è dimostrato piuttosto conservativo lasciando ai nastri di partenza praticamente tutti i partecipanti nati dal 1996 in poi. Nel frattempo il tour non stava certo a guardare e ci ha regalato altri interessanti spunti in giro per il mondo sui campi in terra, in cemento e pure quelli in erba che inaugurano di fatto la stagione sui prati.
MASCHILE
Frances Tiafoe – il ragazzo americano che si era conquistato una wild card per il Roland Garros giocando tre settimane più che consistenti sull’har-tru è arrivato a Parigi con un bagaglio comunque insufficiente per affrontare il suo primo torneo dello Slam in singolare, a maggior ragione visto che il sorteggio gli ha messo di fronte il rognosissimo mancino slovacco Martin Klizan. Non c’è stata storia durante il match e il n.36 del mondo ha conquistato il secondo turno faticando un po’ solo nel terzo set costretto al tie-break da un Tiafoe ormai probabilmente meno contratto dalla tensione, il risultato finale fatto segnare è stato di 6-3 6-4 7-6.
Elias Ymer – destino simile per il giovane svedese, meno apprezzato dei suoi coetanei ma capace di superare per la seconda volta di fila le qualificazioni di un torneo dello slam dopo quanto ottenuto a Melbourne. Sul cemento australiano aveva ceduto al primo turno del tabellone principale sotto i colpi del giapponese Go Soeda, a Parigi ha incrociato le racchette contro un tennista forse non spumeggiante ma sicuramente concreto come Lukas Rosol che si è imposto in tre set 6-2 7-6 6-3.
Di ritorno da Parigi il ragazzo nativo di Stoccolma ha trovato il tempo di partecipare al Challenger su terra battuta di Furth, in Germania, dove ha raggiunto i quarti di finale superando con punteggi piuttosto netti Peter Gojowczyk (6-1 6-4) e Gonzalo Escobar (6-1 6-2) prima di cedere nei quarti dopo un’aspra battaglia ad Albert Montanes uscito vincitore in tre set con il punteggio conclusivo di 6-4 1-6 7-6.
Christian Garìn – il diamante grezzo cileno continua a non entusiasmare, ma perlomeno a Mestre mette in cascina qualche risultato superando le qualificazioni del locale Challenger e poi si ferma al primo turno del main draw dopo tre set contro Pere Riba. Il punteggio finale in favore dello spagnolo è di 7-5 2-6 6-2, ma per Garìn allo stato attuale non c’è molto da recriminare.
Gianluigi Quinzi –presente a Mestre anche l’alfiere azzurro, omaggiato di una wild card dagli organizzatori. Il ragazzo di Porto San Giorgio inizia il torneo affrontando un’altra wild-card, Edoardo Eremin, contro il quale vince facilmente 6-3 6-1. Al secondo turno incappa in una sconfitta che lascia un po’ di amaro in bocca, un doppio 6-3 con cui lo slovacco Jozef Kovalik lo estromette dal torneo.
Noah Rubin – il ragazzo che ancora per poche settimane potrà fregiarsi del titolo di campione in carica di Wimbledon under-18 per il momento non si muove dagli Stati Uniti d’America. Uno dei pochissimi giocatori di alto livello ad aver scelto la via del college, dopo la finale conquistata proprio nel campionato NCAA pochi giorni fa, questa settimana si è concesso un assaggio di circuito pro’ nel sedicesimo Futures americano di tappa a Winston-Salem, località nota per ospitare uno dei tornei ATP di preparazione agli US Open. Rubin porta a casa solo un secondo turno conquistato con la vittoria su Ryan Haviland e poi coronato dalla netta sconfitta subita contro il veterano Tennys Sandgren impostosi 7-5 6-3.
Omar Jasika – non conferma il buon risultato della scorsa settimana il prospetto aussie che nel challenger di Gimcheon, in Corea del Sud, si ferma già al primo turno superato dalla wild card locale Young Seok Kim con il punteggio severo di 6-3 6-4.
FEMMINILE
Jasmine Paolini – la tennista garfagnina questa settimana era a Brescia a giocare nel torneo da 50.000 $ organizzato nella città lombarda, entrata in tabellone grazie a una wild-card. Supera il primo turno lottando contro Laura Pous-Tio contro la quale aveva già lottato e perso qualche settimana fa a Santa Margherita di Pula, poi però cede in due set (7-5 6-1) alla coetanea Sara Sorribes Tormo poi spintasi fino alle semifinali.
Oceane Dodin – continua a essere indigesta la terra alla promettente tennista transalpina che sulla superficie più tradizionale del vecchio continente continua a rinviare il suo primo appuntamento con la vittoria a livello pro’ e di certo non ci si poteva aspettare che spezzasse questo incantesimo durante un torneo del grande slam e per altro quello di casa, fattore che sui giocatori francesi è sempre piuttosto difficile da interpretare. Entrata in tabellone a Parigi naturalmente con una wild card, la Dodin ha affrontato la giapponese Kurumi Nara, tennista tutto sommato non irresistibile ma capace di attutirne il gioco fatto di rapidi fendenti. Oceane conquista il primo set per 6-3, lotta nel secondo perdendolo 7-5 e crolla definitivamente nel terzo conquistando un solo game.
Mentre lo slam entrava nel vivo, la Dodin ha poi deciso di iniziare la sua stagione su erba a Eastbourne che scalda i campi per il torneo WTA con uno ITF da 50.000 $ di montepremi. Su una superficie che ne mette in risalto il servizio e la rapidità, la francese ha finalmente messo in sequenza più di due vittorie, come non succedeva da febbraio, e ha raggiunto i quarti di finale del torneo arrendendosi solo all’estone Anett Kontaveit per 6-3 6-2.
Louisa Chirico – presente a Parigi anche la giovane americana grazie alla wild card conquistata aggiudicandosi l’Har-Tru Wild Card Challenge al femminile. Il sorteggio la mette di fronte a un ostacolo proibitivo a dir poco quale Ekaterina Makarova e, per quanto la russa sulla terra esprima in proporzione il suo peggior tennis, si tratta comunque della numero 9 del mondo da affrontare sul Suzanne Lenglen. Louisa gioca onestamente la sua partita, la tensione la tradisce soprattutto al servizio, ma nei momenti di tranquillità mette in mostra dell’ottimo tennis e in particolare un rovescio ben più che interessante. Il punteggio finale in favore della Makarova è un netto 6-4 6-2, ma la Chirico abbandona Parigi a testa più che alta.
Françoise Abanda – sorride poco la Francia al tennis canadese di questi tempi: all’eliminazione precoce di Eugenie Bouchard a Parigi corrisponde quella di Françoise Abanda al primo turno del torneo da 100.000 $ di montepremi di Marsiglia. L’impegno per la giovane del Quebec era a onor del vero dei più gravosi, di fronte a lei una giocatrice di grandissima esperienza e piuttosto fuori quota per un torneo ITF come la rumena Monica Niculescu impostasi 6-3 7-6.
Ivana Jorovic –presente a Marsiglia anche la giovane promettente serba che parte dalle qualificazioni e lì si ferma, superata dalla svizzera Imane Maelle Korcher 1-6 6-4 6-4.
Natalia Vikhlyantseva – continua il momento di appannamento della tennista russa che, dopo un inizio di stagione decisamente promettente, ora si trova un po’ in crisi di risultati. Iscritta alle qualificazioni del torneo da 50.000 $ di montepremi di Brescia, supera l’azzurra Martina Di Giuseppe al primo turno (6-3 7-6 il punteggio finale) ma poi cede alla quasi coetanea Ipek Soylu che si impone in rimonta 1-6 6-4 6-1.
FUORI RADAR
Con molti dei tennisti presi in analisi dal nostro radar impegnati nella prova parigina del grande slam a livello juniores, non sono mancati -come al solito- numerosi spunti interessanti venuti fuori dai tornei minori.
MASCHILE
Il migliore di questa settimana è il francese Maxime Janvier, meno tenuto d’occhio di altri suoi connazionali e pari età, ma che dimostra di essere in buono stato di forma. Dopo la semifinale nel torneo precedente sulla terra ucraina, la scorsa domenica ha ottenuto la prima finale della sua stagione nel Futures israeliano giocato sul duro di Tel Aviv. A fermare il suo cammino solido e ispirato il veterano di casa Amir Weintraub che ha conquistato il titolo chiudendo la finale 6-1 6-3. Se dovesse continuare la sua progressione di risultati, sarà il caso di aggiungere Janvier ai promettenti delfini di Francia.
India F7 – Futures – 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Un ragazzo del 1997, quindi non ancora maggiorenne, che conquista il suo primo titolo da professionista è sempre una notizia anche se questo accade in un torneo oggettivamente poco competitivo. È il caso del giovanissimo indiano Sasi Kumar Mukund che sul cemento natìo di Jassowal ha portato a casa il titolo superando solo connazionali e imponendosi in una finale piuttosto netta contro Sidhart Rawat per 6-4 6-3.
Israele F7 – Futures – 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Janvier non è stata l’unica vittima di Amir Weintraub sul suo cammino verso la conquista del titolo, infatti il campione del torneo Futures F7 d’Israele aveva superato in semifinale il connazionale Ben Patael (1997) che, arrivato fino al penultimo atto del torneo, ha venduto cara la pelle cedendo solo al terzo set con il punteggio complessivo di 4-6 7-5 6-2.
Italia F12 – Futures – 10.000 $ – (terra, outdoor)
L’appuntamento Futures sui campi in terra della città di Lodi ha visto protagonista di una buona settimana un altro giovane francese: Johan Sebastien Tatlot. Dopo le vittorie niente affatto scontate su Viktor Galovic e Riccardo Sinicropi più quella nei quarti di finale sul belga Cagnina, il petit bleu ha ceduto le armi in semifinale di fronte all’ispirato Alessandro Giannessi che avrebbe poi conquistato il torneo.
Giappone F5 – Futures – 10.000 $ – (terra, outdoor)
La terra non è la superficie più consueta che si può trovare in estremo Oriente, ma è stata comunque quella che ha ospitato l’ultimo Futures giapponese in ordine di apparizione a Kaurizawa, torneo nel quale ha destato l’attenzione il giovane tennista di casa Makoto Ochi capace di far segnare il suo nome sul tabellone fino alle semifinali dove si è poi arreso al connazionale Hiromasa Oku perdendo in tre set con il punteggio di 2-6 6-2 6-4.
Mozambico F1 – Futures – 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Non è nemmeno lontanamente tra i nomi più chiacchierati della promettente generazione di ragazzi USTA in circolazione, ma l’afroamericano William Bushamuka -che a differenza di molti altri ha deciso la strada del college e ha scelto l’università del Kentucky- questa settimana ha conquistato una interessante finale partendo dalle qualificazioni nel torneo Futures di Maputo in Mozambico dove si è fermato all’ultimo atto giocato contro il tennista dello Zimbabwe Benjamin Lock che ha conquistato il titolo con un doppio 6-4.
Slovenia F1 – Futures – 10.000 $ – (terra, outdoor)
Finale con qualche rimpianto per l’austriaco Miedler sulla terra slovena di Maribor dove ha mancato il titolo perdendo dal russo Kirill Dmitriev che ha conquistato il suo secondo trofeo in carriera chiudendo la partita conclusiva con il punteggio di 6-4 6-1.
Portogallo F8 – Futures – 10.000 $ – (cemento, outdoor)
La seconda settimana è quella che paga, perlomeno nel caso del francese Benjamin Bonzi che al suo secondo Futures portoghese raggiunge la semifinale a ripagare il secondo turno del torneo precedente. A interrompere la sua striscia positiva il connazionale Sebastien Boltz che si è imposto con il punteggio di 6-4 6-3.
Spagna F16 – Futures 10.000 $ – (terra, outdoor)
Con i terribili giovani americani impegnati a Parigi, la terra spagnola è tornata dominio dei suoi nativi compreso il giovanissimo Carlos Taberner (1997) che, partendo dal torneo di qualificazioni, si è spinto fino alle semifinali dove ha lasciato il passo al ben più navigato Albert Alcaraz Ivorra che ha sbrigato la pratica con un 6-3 6-2 senza troppa storia.
Turchia F22 – Futures 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Con la sede classica di Antalya “in pausa” il tennis ITF turco si sposta a Bursa e fa segnare il buon risultato della wild card locale Altug Celikbilek che raggiunge la semifinale e poi perde dall’azzurro Alessandro Bega 7-6 6-1.
FEMMINILE
La migliore della settimana tra le donne è la svedese Jacqueline Cabaj Awad che a Sharm El Sheikh sfiora il titolo che avrebbe coronato una grande settimana durante la quale aveva avuto la meglio anche sulla nostra Alice Matteucci. All’atto finale cede a Ola Abou Zekry dopo una partita rocambolesca ben descritta dal punteggio che recita 6-1 1-6 6-3.
Andjan (Uzbekistan) – ITF 25.000 $ – (cemento, outdoor)
Nel torneo uzbeko ennesima buona prestazione stagionale per la bulgara Julia Terziyska che raggiunge la semifinale ma poi perde dalla ceca Barbora Stefkova con il punteggio di 6-0 3-6 2-6. La stessa Stefkova poi avrebbe conquistato il titolo eliminando in finale la sorprendente classe 1997 russa Veronika Kudermetova protagonista di un torneo ad alto livello fino al 7-5 6-3 che le è valso la “medaglia d’argento” ad Andjan.
Tokyo (Giappone) – ITF 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Buone notizie per il tennis giapponese al femminile con la giovane Risa Ushijima che conquista il trofeo da 10.000 $ di montepremi su cemento di Tokyo partendo dalle qualificazioni.
Bol (Croazia) – ITF 10.000 $ – (terra, outdoor)
In uno dei tornei più belli per location del circuito ITF, quello ospitato dall’isoletta croata al largo di Spalato, mette a verbale una bella semifinale la giocatrice bosniaca Dea Herdzelas che non vede praticamente mai la finale perdendo in maniera netta da Iva Mekovec che si impone 6-2 6-1.
Manzanillo (Messico) – ITF 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Non sapremo mai cosa sarebbe successo se non si fosse infortunata sotto 4-1 nel primo set della semifinale di Manzanillo contro Giuliana Olmos, ma di Anastasia Nefedova (1999) probabilmente sentiremo parlare ancora.
Kazan’ (Russia) – ITF 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Nel torneo russo si fa notare dai nostri radar la classe 1996 moscovita Angelina Zhuravleva, semifinalista e sconfitta nella gara per la finale dalla connazionale Anastasija Frolova con il punteggio di 6-0 6-3.
Bangkok (Thailandia) – ITF 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Vittoria della giovane tennista di casa Kamonwan Buayam (1996) nel torneo di Bangkok a suggello di una settimana impeccabile durante la quale non ha lasciato per strada nemmeno un set.
Adana (Turchia) – ITF 10.000 $ – (cemento, outdoor)
Il torneo turco premia una delle giovani promesse locali, quella Ayla Aksu capace di conquistare il trofeo alla fine di una settimana molto combattuta e conclusa con la finale rocambolesca vinta contro la coetanea francese Carla Touly 3-6 6-3 7-6.
Bethany Beach (USA) – ITF 10.000 $ – (har-tru, outdoor)
La stagione della terra è ormai ufficialmente alle spalle, ma quella verde americana è quasi eterna per definizione e anche nella settimana appena trascorsa ha offerto il terreno, è il caso di dirlo, a un torneo particolarmente interessante per quanto ci riguarda. Protagoniste due ragazze americane classe 1998 rispettivamente semifinalista e finalista del torneo, Nicole Frenkel e Alexa Graham, con la prima ritiratasi in vantaggio 3-2 sulla canadese Molnar e la seconda sconfitta in finale proprio da quest’ultima con il punteggio di 6-1 7-5.
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