Stephanie Vogt: “Sul 5-1 ho sentito la pressione”

Stephanie Vogt Brescia

di Michele Galoppini

Sempre sorridente e sempre molto disponibile è Stephanie Vogt. Così come era stato a Chiasso, anche oggi la 25enne del Liechtenstein si è concessa ai microfoni di SpazioTennis per una breve intervista post match, match che l’ha vista trionfare per poter giocarsi domani un’importante finale che la riporterebbe vicina al suo best ranking.

Match tosto oggi. Il primo set è stato fantastico, il terzo allo stesso modo fantastico almeno fino al 5-1 e poi cosa è successo?

Sì, in quei frangenti devo dire di aver giocato proprio bene. Ero molto aggressiva e sbagliato molto poco, quindi in pratica ho proprio dominato quelle parti. Nel secondo set c’è stato un ribaltone e nonostante fossi avanti di un break lei si è messa a giocare benissimo ed io ho subito il colpo. A fine set ho approfittato della pausa che c’è da regolamento per il caldo, lei non l’ha voluta sfruttare. Sono tornata in campo e sono tornata aggressiva e precisa. Poi sul 5-1 ho sentito la pressione, lei si è fatta avanti ed è salita di livello ed ho dovuto combattere sempre di più, fortunatamente poi vincendo.

È la terza volta su quattro match che finisci il match al terzo set. Pensi sarà un fattore da considerare domani?

Beh, non solo quattro match, ma sette perché ora sono in finale in doppio ed ho giocato anche dei supertiebreak…  e la finale è oggi. Vedremo.

Ora, Gamiz o Oprandi. Chi preferiresti affrontare?

Ho giocato contro la Oprandi lo scorso anno, ma era indoor e sul velocissimo, quindi con condizioni completamente diverse. Non giocano affatto allo stesso modo. La Oprandi è molto talentuosa e gioca tantissimi colpi diversi, quindi dovrò rompere il ritmo. La Gamiz è una combattente, gioca tantissimo di dritto… non saprei scegliere al momento, anche perché ora devo pensare alla finale di doppio fra poco e non posso pensare a domani.

Con questa finale cominci a riavvicinarti tuo best ranking. Con i punti di oggi sarai circa 165esima. Sei soddisfatta della tua stagione per ora, a parte la prima parte in cui mi dicesti che sentivi molto i carichi di lavoro?

La mia stagione è stata caratterizzata da alti e bassi. L’inizio di stagione è andato bene e stavo giocando bene, poi mi sono ammalata in Brasile ma non me ne sono accorta per un bel po’ di tempo. Fortuna che poi i medici se ne sono accorti ed hanno risolto la situazione. Ora mi sento bene e sono anche contenta di poter giocare così tanti match per riprendere forma appieno.

Dopo questo torneo continuerai su terra rossa o ti sposterai sull’erba?

Sicuramente sull’erba. Ho anche il terzo turno di qualificazione da difendere a Wimbledon. Quindi ora giocherò un ITF in preparazione e poi andrò a Londra.

Ultima domanda. Questa settimana ci sono i Giochi dei Piccoli Stati Europei in corso in Islanda. Nelle ultime due edizioni hai vinto i 6 ori a disposizione ed in totale hai un palmares di 7 ori e 3 argenti. Quest’anno sei qui ma la tua compagna Kathinka Von Deichmann è in finale, vuoi dire qualcosa a riguardo?

Che bello (ride). È la prima edizione che non gioco ma mi è sempre piaciuto farlo. È una bella cosa, vivi anche lì lo spirito olimpico, giochi per la tua nazione e vinci per la tua nazione. Le auguro il meglio possibile, giocherà ora, probabilmente, contro la Kovinic. Sicuramente non è la favorita ma spero possa farcela.

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