La crescita esponenziale, la vittoria degli US Open, l’ascesa a numero 1 del mondo e quegli Internazionali BNL d’Italia vinti nel 2023; ad oggi l’ultimo torneo vinto da Danil Medvedev dei 20 complessivi conquistati. Il campione russo, dopo l’eliminazione al primo turno degli US Open 2025 contro Bonzi si è ufficialmente separato dal suo storico allenatore Gilles Cervara ma restano moltissimi interrogativi sull’involuzione del moscovita, interrogativi ai quali ha provato a rispondere proprio il tecnico francese in una lunga intervista concessa ai microfoni di Tennis Majors. Moltissimi gli argomenti toccati da Cervara tra i quali i motivi che hanno portato all’addio dal team di Gilles Simon al termine degli Australian Open 2025.
LE PAROLE DI GILLES CERVARA SULLA SEPARAZIONE DA DANIL MEDVEDEV
“Da qualche tempo i risultati di Danil non erano soddisfacenti e mi ero detto che se avessero continuato ad esserlo sarebbe stato giusto cambiare e per cambiare intendo cambiare le persone attorno a lui. Ne abbiamo parlato insieme dopo la sconfitta agli US Open, lui mi ha detto che forse dopo otto anni era giusto provare qualcosa di diverso e io gli ho confermato il bisogno di farlo. Riguardo alla nostra separazione credo di essere stato io il primo a pensarci su tanto da parlarne già a Cincinnati con il suo agente”.
“Mi dispiace che sia finita in questa maniera ma era nell’ordine naturale delle cose, posso imparare molto da questa esperienza per migliorarmi in futuro – Prosegue Cervara – Credo che le cose siano definitivamente peggiorate dopo gli Australian Open, la collaborazione con Gilles Simon ha creato delle interferenze e dopo non siamo più riusciti a recuperarle. Con Simon eravamo allineati ma l’energia che si è creata ha causato degli squilibri all’interno del team”.
ANCORA CERVARA SUL FUTURO DI DANIL MEDVEDEV
“Credo che possa tornare ad essere un vincente, quella scintilla ce l’ha ancora. Nel caso in cui riuscisse a vincere qualche partita importante potrà riaccendersi. Sono sicuro che riuscirà a trovare persone competenti che sappiano ascoltarlo. Il miglior Medvedev aveva tantissima energia mentale ma è proprio la sua energia complessiva in questo momento che non è riuscita a trasformarsi in buoni risultati”.