Quasi impossibile provare a riassumere e descrivere in poche righe la straordinaria carriera di Fabio Fognini, anche se gli ultimi 5 set giocati a Wimbledon 2025 nel match di primo turno contro Carlos Alcaraz ne rappresentano un campionario importante per varietà tecnica, intelligenza tattica e resistenza fisica e mentale. Quella partita è diventata il chiodo al quale il tennista di Arma di Taggia ha appeso la propria racchetta ma c’è ancora tanto da raccontare. A farlo, è lo stesso Fabio Fognini ospite di Alessandro Cattelan nel Podcast “Supernova”.
FABIO FOGNINI SI RACCONTA
“Ho fatto la mia scelta e sono solito non guardarmi mai indietro. Se devo essere sincero il tennis non mi manca”. Esordisce così Fabio Fognini autore di una meravigliosa partita sul centrale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz che ne ha sancito la fine della carriera: “Neanch’io mi sarei mai immaginato di giocare una partita del genere ma non l’ho ancora rivista. La sera prima ho fatto fatica a dormire, l’unica cosa alla quale pensavo era fare una bella partita e tentare di divertirmi.
Solitamente ho sempre odiato il termine divertirmi quando scendevo in campo e invece ammetto di essermi divertito come un pazzo proprio nell’ultimo match della mia carriera”. Il tennista ligure torna ancora sulla decisione di chiudere con il tennis giocato: “La gente che mi ferma per strada mi chiede perché io abbia deciso di smettere, ma penso sia stata la decisione migliore. Più volte mi sono interrogato sul perché continuassi a giocare e questa era una decisione che non potevo più rimandare”.
IL PARAGONE TRA SINNER-ALCARAZ E NADAL-FEDERER
L’intervista prosegue con un pensiero sui primi due tennisti del mondo, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: “Pensando alla mia epoca, loro due mi ricordano molto Roger Federer e Rafa Nadal. Jannik è come Seppi, un grandissimo lavoratore che sa esattamente quello che vuole; Carlos ha proprio bisogno di divertirsi in campo.
Tra loro si sono sfidati 10/15 volte ma lo faranno almeno per altre 50 e si conosceranno a memoria. Si divertiranno loro e faranno divertire noi. Jannik in finale a Wimbledon non ha avuto sbavature, dopo quella partita Carlos ha capito che era diventato prevedibile ed è riuscito a uscire dalla sua comfort zone”.
In moltissimi ricordano quel momento in Laver Cup in cui Fabio Fognini era assistito proprio da Nadal e Federer, Fognini lo ricorda così: “Roger mi diceva di pensare solamente a me stesso e non all’avversario che avevo di fronte, poi fu Nadal a parlarmi e tornando in campo ero più confuso di prima. È stato un bel momento, non mi sarei mai aspettato di sentir parlare entrambi uno sulla mia spalla destra e uno sulla mia spalla sinistra”.
IL RAPPORTO CON PASCAL MARIA
E a proposito di ricordi, come non ripensare al giudice di sedia Pascal Maria e a quell’ormai celebre gesso: “Nonostante quell’episodio mi sia costato dodicimila pound di multa quando ci penso ci rido su. Tra di noi c’è un bellissimo rapporto, mi abbraccia ogni volta che mi vede”.
Tornando al tennis giocato, Fognini esprime così la propria preferenza verso la terra rossa: “Essendo un terraiolo il Roland Garros è sempre stato il mio torneo preferito ma devo ammettere che negli ultimi anni ho trovato molta serenità e tranquillità anche in Australia”. In seguito non manca un commento su Nick Kyrgios: “C’è chi crede sia un idolo, chi uno sbruffone, sicuramente a lui non importa nulla e secondo me oggi uno come lui manca, abbiamo bisogno di personaggi così”.
UNA CHIOSA SU BALLANDO CON LE STELLE
Infine, un commento sulla sua nuova avventura da ballerino nel celebre programma tv Ballando con le stelle: “Ho già fatto il ballerino per una notta e mi sono divertito moltissimo. Ne ho parlato con la capa di casa ma sapevo che dovevo cogliere quest’occasione. Milly (Carlucci ndr) mi ha dovuto chiamare un paio di volte, ho accettato ma a patto di ballare con la stessa ballerina che già mi conosce. Spero di riuscire ad azzeccare qualche passo. Voglio divertirmi ma anche performare, lo prenderò come un lavoro. Otto puntate le ho garantite, poi dipenderà dai voti dal pubblico”.