Rafa Jódar ha solo 18 anni (ne compirà 19 tra pochi giorni, il 17 settembre), ma la testa sembra quella di un veterano. Il talento spagnolo classe 2006, fresco vincitore del suo primo torneo Challenger a Hersonissos, ha raccontato a Punto de Break le sue sensazioni dopo il trionfo in Grecia. Niente voli pindarici, né dichiarazioni roboanti: solo consapevolezza, gratitudine e una chiara visione di come costruire, passo dopo passo, una carriera nel tennis professionistico.
Umiltà e prospettiva
“Vincere un Challenger non ha cambiato la mia vita“, ha detto Jódar. “Semplicemente continuo a fare quello che facevo prima“. Un messaggio chiaro, che riflette la sua capacità di restare concentrato sull’obiettivo. I social? Li usa con molta moderazione. “I social media fanno perdere la concentrazione“, ha spiegato. E questo equilibrio lo ha aiutato anche nel suo percorso di crescita fuori dal campo: “Preferisco prendere le cose settimana per settimana, senza farmi influenzare da pressioni esterne“.
Il torneo in Grecia: fiducia e maturità
Reduce da un’estate intensa, il giovane spagnolo ha raccontato di essersi preparato molto bene per la trasferta greca. “Avevo giocato tanti match nei mesi precedenti e sentivo di stare migliorando“, ha spiegato. Partita dopo partita, ha trovato il ritmo giusto. Il momento più difficile? Il secondo turno contro la prima testa di serie, George Loffhagen. “Era un avversario tosto, ma l’averlo già affrontato in passato mi ha aiutato a gestire meglio la partita“.
In finale, Jódar ha saputo tenere a bada l’emozione: “Mi sono detto che era una partita come le altre. Anche il mio avversario aveva vinto quattro incontri, non c’era motivo di agitarsi. Ho cercato di giocare il mio tennis, con calma e lucidità“.
Studio e sport: binari paralleli
Una delle caratteristiche più interessanti di Jódar è la sua scelta di non abbandonare gli studi, nonostante il salto nel professionismo. “Non sento il bisogno di scegliere adesso tra tennis e università“, ha detto. “Ci saranno settimane buone e altre meno, ma fa parte del percorso. L’importante è non perdere la direzione“.
Il futuro? Lento ma sicuro
Con il successo in Grecia, Jódar è entrato nella Top 400 ATP (è numero 369). Un traguardo importante, ma che non gli fa perdere di vista il cammino ancora lungo da percorrere. Nessuna fretta, solo tanto lavoro e l’ambizione di migliorarsi giorno dopo giorno.
La Spagna ha spesso prodotto talenti precoci, ma non tutti riescono a mantenere l’equilibrio necessario per gestire l’ascesa. In questo, Rafa Jódar sembra già avere qualcosa in più: umiltà, maturità e la voglia di imparare. Non resta che seguirlo.