Sarita… e sono quattro!

di Sergio Pastena

Ok, ormai siamo abituati, ma permetteteci lo stesso di essere sempre più ammirati dalla Sara Errani di questo 2012: una costanza invidiabile, a Palermo nessun passaggio a vuoto e un altro torneo messo in bacheca, per giunta senza perdere nemmeno un set. Di più, la tennista emiliana non è mai stata costretta a un long set ed ha lasciato per strada in media quattro games per ogni match disputato. Tutte in fila: Gallovits, Mayr, Cadantu, Begu e Zahlavova Strycova (ben tre rumene). Uno strapotere assoluto, al punto che c’è poco da raccontare sul resto del torneo, salvo l’exploit dell’inglese Robson capace di raggiungere la semifinale. Fuori subito la Grymalska, brava a portare al terzo la Cabeza Candela, poi giustiziera anche di una Camerin in ripresa e autrice dell’eliminazione della Medina Garrigues. Secondo turno per Roberta Vinci, che ha eliminato la Knapp ma poi è stata sorpresa dalla Robson.

Andiamo a Stanford, dove Serena Williams non ha avuto difficoltà a portare a casa il titolo: onore, però, alla giovane Coco Vandeweghe, che è entrata in tabellone da lucky loser ed ha centrato la prima finale della carriera e non ha demeritato contro la tennista più in forma del momento.Prosegue il trend positivo di Urszula Radwanska, arrivata ai quarti, mentre delude ancora la Jankovic, fuori subito contro la Vandeweghe.

Questa settimana si gioca in svezia a Bastad, dove la favorita numero uno è ancora la nostra Errani, che punta al quinto titolo del 2012: dovrà fare i conti con la Goerges, la Medina-Garrigues e con Robertina Vinci. Fuori nelle qualificazioni la Grymalska, battuta dalla Beck. Si gioca anche a Carlsbad, dove la vittoria all’apparenza è un affare a due tra Bartoli e Cibulkova, vista la forma non eccelsa della Jankovic. Attenzione, però: in questi periodi post-Slam le sorprese sono sempre in agguato e la presenza di tenniste come la Hantuchova e l’esperta Petrova rende tutto più incerto. Nessuna italiana in tabellone, fuori subito nelle qualificazioni Camila Giorgi, battuta dalla thailandese Lertcheewakarn.

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