ATP Finals 2025, Vagnozzi: “Sinner straordinario nella gestione dei momenti difficili”. Cahill: “È maturato tantissimo”

Tommaso Giuliani
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Jannik Sinner - Foto Marco Canoniero_Shutterstock

Subito dopo la finale delle ATP Finals 2025 vinta da Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, i due coach dell’italiano, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, si sono presentati in conferenza stampa per analizzare la partita, la crescita tecnica dell’azzurro e gli obiettivi futuri. È stata una conferenza ricca, sincera e molto tecnica, che racconta perfettamente l’identità del team Sinner.

Sulla finale e sulle emozioni del match

È stato un match davvero molto emozionante e molto equilibrato. Entrambi hanno alternato momenti di grande tennis a qualche errore, ma Jannik ha combattuto con una grande attitudine. Anche nel secondo set, quando era in difficoltà e non riusciva a cambiare l’inerzia, ha continuato a crederci. Siamo molto felici della sua prestazione” ha spiegato Vagnozzi.

Sul lavoro fatto dopo gli US Open

Vagnozzi è tornato anche sugli aggiustamenti tecnici apportati nelle ultime settimane, soprattutto al servizio: “Dopo gli US Open abbiamo visto alcuni problemi, soprattutto sul servizio. Abbiamo cambiato il movimento e il ritmo, e da Shanghai in poi ha servito molto bene. Oggi nel secondo set ha faticato perché Alcaraz ha cambiato posizione in risposta e Jannik ha iniziato a servire più piano, ma i passi avanti sono stati importanti“.

La visione di Cahill sul servizio e il primo colpo

Cahill ha approfondito il perché di questo lavoro e il suo impatto nel tennis moderno: “Non volevamo solo più prime in campo, ma prime più forti e più vicine alle righe. Così ottiene molti più punti gratis. Il primo colpo nello scambio è il più importante nel tennis di oggi, e Jannik ora riesce a mettere pressione immediatamente. Hanno fatto un lavoro incredibile su questo“.

Il rapporto e il rispetto verso Alcaraz

Non sono mancati i complimenti per l’avversario di giornata, simbolo di una rivalità destinata a segnare un’epoca: “Carlos ha giocato un anno incredibile. Gli ho anche scritto quando è diventato numero 1. È un ragazzo straordinario e una persona speciale. Nel match c’è stato un momento in cui Jannik ha tirato un rovescio lungolinea, si è girato verso di noi e ha sorriso: non succede spesso che un giocatore condivida così un colpo del genere” ha raccontato Cahill.

L’adattabilità di Sinner alle diverse superfici

Cahill ha poi allargato lo sguardo al lavoro sul lungo periodo: “Le superfici sono molto diverse e ci piace che sia così. Questa era abbastanza veloce, Indian Wells è lentissimo, Cincinnati uno dei più rapidi. La varietà è un bene. Il gioco di Jannik si adatta ovunque, ma la terra sarà un grande obiettivo: vogliamo continuare a migliorare molto lì“.

Sulla continuità del team per il futuro

Alla domanda sul suo futuro nel team, Cahill ha preferito non sbilanciarsi: “Non abbiamo ancora parlato del mio futuro nel team, quindi per ora non ci sono novità“. Il supercoach australiano ha infine scherzato sul fatto che, questa volta, nel box non ci siano state scommesse interne: “Nessuna scommessa stavolta. Abbiamo giocato sul sicuro“.

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