Diario di Bordo da Sydney

Redazione
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Fabio Fognini e Simone Bolelli
(Simone Bolelli e Fabio Fognini)
da Sydney, Matteo Frezza

Drin drin …. È un nuovo giorno in quel di Sydney, è il giorno giusto per andare a vedere l’Atp 250 in città, i meteorologi davano nuvole, apro gli occhi e sembra di stare in Africa Centrale: 36 gradi e assenza di vento. MICIDIALE! Rapido bagno nell’oceano che mi dista 2 metri, una doccia e siamo pronti. La strada è lunghina, un bus, il traghetto, un treno e dopo aver rischiato l’ibernamento (nei mezzi australiani c’è l’aria condizionata a -46) arrivo all’Olympic Park Tennis Centre. Il complesso non è malvagio, i campi sono ottimi ma abituato al Foro Italico mi trovo un pò spiazzato! Un rapido giro tra i campi di allenamento dove becco la Mattek con calzino di spugna nero con 60 gradi all’ombra.

Fognini - Del PotroSono le 15:15 e mi vado a piazzare al mio posto per vedere il big match di giornata: Fognini-Del Potro. Neanche a farlo apposta sotto di me ci sono 5 scalmanati con la maglia di Messi, ad ogni loro “Vamo Delpo” rispondo con un “Daje Fogna”, loro sono in maggioranza ma mi difendo da buon italiano. Fabio sembra centrato e parte bene, la prima funziona e piazza il break al 7 gioco. Lo restituisce subito ma sul 4-4 piazza nuovamente il break e chiude la prima frazione 6-4 senza patemi. Il match fa ben sperare ma un game orrido sul 1-2 lo fa sparire dal match. L’argentino senza strafare mette il pilota automatico con la prima e senza rischiare più nulla chiude 4-6 6-2 6-2. Purtroppo o per fortuna Bolelli ha giá liquidato Goffin 6-3 6-3 giocando un tennis fantastico. Mi sposto sul Grandstand e mi ritrovo i 5 pazzi affianco (Bastaaa) ma d’altronde in campo ci sono Leo Mayer e Janowicz.

Il polacco oltre ad avere il taglio di capelli piu brutto nella storia dell’Atp ha un carattere da psicopatico, parla da solo, si picchia, sbraita, esulta come un pazzo e gioca anche bene la prima frazione aggiudicandosela per 6-4. Esco dal campo fiducioso che la porti a casa ma verrá battuto 7-6 al terzo. Tempo di seguire qualche scambio tra il sempre ottimo Benneteau e Pospisil che mi imbatto in Andujar-Troicki, seguo 2 scambi, rischio vomito e convulsioni multiple e scappo più lontano possibile. Ricordate ciò che vi scrivo, se mai andrete al torneo di Sydney portatevi il cibo da casa. Faccio la fila per mangiare qualcosa, chiedo un hamburger e una coca e la commessa mi fá 19,50. La guardo sorridendo e gli chiedo: “bello scherzo dai dimmi quant’è!”. “Sono 19,50” – risponde. Non avevo visto il passamontagna legato al braccio, pago, mangio questa specie di hamburger e vado a vedere il doppio Bolelli-Fognini vs Nestor e Bopanna.

Mi piazzo in prima fila sul campo 5, vicino a me si mettono Petrazzuolo (coach di Bole) Perlas (coach di Fabio) e Ximena (moglie di Bole e bellezza allucinante) tant’è che il riscaldamento lo perdo fissandola. Affianco a noi arriva il team degli altri, sono una miriade di donne e uomini uguali a Bopanna. Si sará portato ogni parente ancora in vita. Inizia il match, i nostri vanno sotto 1-4 complice un game di Fabio perso da 40-0 con 3 doppi falli e pallina scagliata a Brisbane. Simone prende per mano la coppia e rimontano fino ad arrivare al 5-5 15-40, da lí si spegne la luce e i 2 ottimi ed esperti mestieranti fanno loro il set per 7-5. Fabio ingaggia una lotta con l’arbitro (avendo spesso ragione) che fa morire dalleFlavia Pennetta e Martina Hingis risate tutto il pubblico tranne Perlas, che borbotterá dall’inizio alla fine della partita per i modi di Fabio. Il secondo set è bello lottato ma Fabio perde di nuovo il servizio con vari doppi falli e i nostri si arrendono in 2 set. Uscendo dal campo incrocio Nestor e da vicino si notano i suoi 72 anni, incredibile come ancora giochi a questi livelli, il servizio viaggia ancora molto. Vedo qualche scambio di Pennetta e Hingis (foto a sinistra) che vengono battute dalla coppia Mirza e Mattek ingiocabili quest’oggi! Rapido giro di campi ed è l’ora di vedere all’opera l’idolo di casa Bernard Tomic.

Diciamo che questa versione di Kohlschreiber non è delle migliori ma l’aussie si propone come uno dei favoriti per bissare il titolo del 2013. È tardi, il sole ci ha abbandonato da un pezzo, la stanchezza si fa sentire e le luci della city mi accompagnano nella mia casa dove un pasto caldo (non un finto hamburger) mi aspetta. Sydney Atp 250 See Ya next Year!!

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