Internazionali 2015: Roma e il tennis per tutti

presentazione internazionali roma 2015

di Alessandro Mastroluca

Roma e il Foro caput mundi del tennis. Gli Internazionali come evento catalizzatore dell’attenzione e della partecipazione al tennis. Il segnale, già lanciato con il claim e la campagna pubblicitaria, viene ulteriormente rafforzato nella conferenza stampa di presentazione della nona edizione dell’era-Binaghi.

“Io e Pietrangeli” spiega il presidente federale, “siamo andati nelle varie regioni per promuovere le prequalificazioni, che hanno già visto impegnati 5000 giocatori, e supereremo i 6 mila iscritti, più del doppio del 2014 perché vogliamo che gli Internazionali siano di tutti”. Quest’anno, i tornei di prequalificazioni metteranno in palio, come spiega in dettaglio Alessandro Nizegorodcew, due wild card per il tabellone maschile e una per il main draw femminile. “E dall’anno prossimo -promette Binaghi- le estenderemo anche al doppio”.

In più, aggiunge, “abbiamo aumentato la capienza del Pietrangeli e della Supertennis Arena: il campo “delle statue” avrà un migliaio di posti in più, il “Grandstand” 1800 in più, così da poter contenere oltre 5500 spettatori.

Manca l’ultimo passaggio per il completamento del site del Foro Italico, la copertura del Centrale, con relativo aumento della capienza complessiva. Un aspetto su cui molto ha battuto il presidente del CONI, Giovanni Malagò, anche in relazione alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. “Il Foro Italico, e il Centrale, non possono vivere solo durante gli Internazionali e in occasione degli apprezzati concerti estivi. Dobbiamo pensare a uno sfruttamento multidisciplinare, e non solo per gli sport di squadra, su tutto l’anno. Per questo servono il coraggio, la forza, e i soldi per coprire il centrale. Coraggio e forza li abbiamo, i soldi li troviamo” ha annunciato Malagò. “Abbiamo già approntato un tavolo di lavoro con il Ministero dei Beni Culturali, le sovrintendenze, la regione e il comune. Vogliamo portare a termine questo progetto, anche se dovesse servire, per riuscirci, ritoccare il layout, a dimostrazione anche dello spirito della candidatura olimpica, che deve puntare al massimo sulla valorizzazione dell’esistente e non sulla costruzione di nuove strutture”. La finalizzazione della copertura del Centrale, ha tenuto a precisare il presidente del CONI, “non è in alcun modo vincolato al successo della candidatura olimpica, ma di certo potrebbe diventare un asset importante per sostenerla”.

Di valorizzazione dell’evento anche dal punto di vista culturale, e in tutte le sue articolazioni, ha parlato Luigi Abete, presidente di BNL, che poi ha giocato e vinto un tiebreak di doppio, su un campo ricavato sul prato dell’Olimpico, insieme a Binaghi contro Malagò e Pietrangeli. “Abbiamo sempre più un approccio glocal. Globale, perché da nove anni siamo entrati nel gruppo BNP Paribas, legato al tennis da 42 anni, quando per la prima volta si è legato al Roland Garros contribuendo al rifacimento delle tribune, e insieme attento alle singole realtà locali. In questi anni abbiamo dato e daremo il nostro contributo a internazionalizzare gli Internazionali -ha sottolineato- anche grazie alla community globale di oltre un milione di utenti che interagiscono in We are tennis. Lo sport -ha concluso- deve diventare un veicolo perché i giovani imparino la tolleranza e la solidarietà. E anche le compagnie come la nostra devono partecipare, perché chi è solo una comunità di interessi e non anche una comunità di persone, non ha un grande futuro”.

L’obiettivo di lungo periodo per gli Internazionali rimane, come hanno sottolineato Binaghi e Sergio Palmieri, l’ampliamemento della schedule a dieci giorni, come Indian Wells e Miami, battendo così la concorrenza di Madrid. E per l’Italia, ha aggiunto il presidente federale, “vorremmo acquisire un secondo torneo maschile, un ATP 250 che vorremmo itinerante per avvicinare ancor di più il tennis al grande pubblico”. Ma il percorso ha tempi lunghi. La morte del presidente dell’ATP Brad Drewett ha rallentato il processo, e al momento il calendario maschile è congelato fino al 2018. Per cui, queste possibili modifiche saranno realisticamente discusse nel 2017 e introdotte non prima del 2019.

Infine, tornando all’edizione di quest’anno, è curiosa la scelta di anticipare al venerdì il sorteggio dei tabelloni principali, con i giocatori che potrebbero ancora cancellarsi dal torneo e le prime teste di serie del tabellone di quali che potrebbero rientrare nel main draw. Che cosa dice il rulebook ATP in materia? “Il sorteggio del main draw di singolare di un torneo” si legge, “deve avvenire non prima di mezzogiorno, ora della costa Est degli USA (le 19 ora italiana, ndr) del venerdì prima del lunedì della settimana del torneo, e non più tardi delle 22 ora locale, due giorni prima del primo giorno di partite, a meno che gli organizzatori non abbiano ricevuto un permesso scritto dall’ATP”.

Come l’anno scorso, infine, Supertennis trasmetterà tutto il torneo WTA e un quarto, una semifinale e la finale del Masters 1000 maschile, che andrà in diretta integrale su Sky Sport2 e Sky Sport3.

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