John Millman: “Voglio star bene ed essere felice”

di Daniele Sforza

John Millman è un tennista australiano nato nel 1989. Lo scorso anno, con una splendida prima parte di stagione soprattutto nei tornei di casa (Secondo turno a Brisbane e a Sydney a cui si aggiunge la vittoria nel Challenger di Burnie) era riuscito ad avvicinarsi prepotentemente verso la top 100, arrivando al numero 126 (suo best ranking). Il suo cammino si è interrotto con l’infortunio di Maggio 2013 che lo ha costretto a saltare tutta la stagione. Tornato ora, fuori dai 1000 del ranking mondiale, si è imposto nel futures koreano di Chuncheon (dove è impegnato anche questa settimana) vincendo la finale contro Jose Statham 63 67 76 (5).

Stavi giocando un grande tennis fino a Maggio dello scorso anno (eri in procinto di entrare nei top 100).Poi cosa è successo?
Stavo giocando a Monaco e mi sono rotto il labbro glenoideo (l’anello fibro-cartilagineo che amplia e protegge la cavità articolare della spalla, NdA). È stato diagnosticato male all’inizio, è stato soprattutto sottovalutato, ma presto ho scoperto come si trattasse di un problema grave.

Dopo 10 mesi sei tornato giocando un torneo in Cina, come ti senti rispetto allo scorso anno? Dopo hai provato a giocare alcuni challenger infortunandoti di nuovo. Infine questa settimana il titolo a Chuncheon (Korea). Come ti senti a ritornare alla vittoria dopo più di un anno?
Inizialmente mi era stato detto che l’infortunio avrebbe portato via 12 mesi. Ho cercato di spingere il mio rientro e ho scoperto come questa non fosse nemmeno lontanamente la soluzione giusta. Adesso però sentivo che era il momento migliore per tornare, la spalla per fortuna sta meglio. È stata una grande sensazione vincere ma sono contento soprattutto per il fatto di aver giocato senza dolore.

Come mai hai scelto la Cina per tornare a giocare?
Sicuramente per la posizione e la superficie. Cercavo un posto per giocare su una superficie veloce (dove gioco meglio) e vicino all’Australia.

Chi è il tuo allenatore e in cosa ti sta aiutando in questo momento?
Ho un paio di coach con cui sto lavorando ora. Brent Larkham e il team NTC a Brisbane, Gary Stickler e il mio team a Lifetime. Un’altra persona importante è Dirk Spits che è responsabile per i miei programmi di allenamento.

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Stare bene, essere felice e giocare per rialzare il mio ranking il più possibile.

Se volessimo sapere qualcosa su John Millman fuori dal campo, cosa potresti dire? C’è una parola chiave per descriverti?
Sono un fan sfegatato del Liverpool. Potrei dire che le relazioni che costruisci sono la cosa più importante. Sono sempre grato per avere una grande famiglia e amici. Se dovessi scegliere una parola per me, oserei dire “determinato”.

Hai giocato moltissimi match, quale ricordi di più? Ricordi qualcosa a riguardo del match con Andy Murray perso in 3 set a Brisbane l’anno scorso? Hai rimpianti a riguardo?
Non ho rimpianti. Avrei voluto vincere questo match ma l’ho perso sul campo e non potevo fare di più. È dura ricordare i particolari dei match come questo, si ricordano solo piccoli scorci. Sicuramente è sempre bello giocare davanti a persone che ti conoscono e tifano per te.

Tra i giocatori australiani ci sono e ci sono stati tantissimi ottimi giocatori. Volendo indicare un nome per il futuro, chi diresti: Kyrgios, Kokkinakis o qualcun altro?
Sono di Brisbane quindi forse dirò alcuni nomi che le persone non hanno sentito ancora, anche se io ho buttato un occhio su di loro. Ci sono un paio di giocatori che stanno giocando veramente bene, Dane Sweeney e Oliver Anderson. Penso che entrambi abbiamo le possibilità di diventare veramente forti se continueranno a lavorare sodo e a migliorare.

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