
di Michele Maltese
In principio era Palermo.  30 anni di  Torneo ATP con Borg, Vilas,  Rios e Nadal , passando per la coppa Davis; memorabile  un Italia Vs Stati Uniti del 1995 con Sampras e Agassi. Nel 2006 , poi, difficoltà logistiche ed economiche ne sanciscono l’ultima edizione, che coincide purtroppo  con l’ultima vittoria italiana in un torneo ATP  (Volandri su Lapentti). Sembrava l’inizio della fine per tutti gli appassionati siciliani, che vedevano in  Palermo un punto di riferimento ormai consolidato (grazie anche al mitico torneo femminile ancora in perfetta forma). L’attesa fortunatamente è stata breve, perché dopo soli 2 anni, lo storico tennis Club Caltanissetta ha deciso di investire e credere in questo sport, facendo un netto  salto di qualità . Dopo oltre 10 anni di attività internazionale, il torneo è passato dal circuito Italy 1 a quello Future e quindi, nel 2009, all’attuale Challenger.
Rilevante, ovviamente, un adeguamento economico sin da subito. Grazie all’appoggio di diverse aziende ed istituzioni locali, il montepremi è passato  dai  30.000 euro  ai 42.500 di quest’anno. In più è stato fatto  anche un adattamento strutturale, che ha imposto il circolo di adeguarsi ai parametri ATP per il circuito challenger. Grazie a tutto ciò, questa 12 edizione si prospetta come la più interessante di sempre, con un cut off a 217. Le prime 2 teste di serie sono  il brasiliano Daniel e lo spagnolo Ventura, entrambi top 100, accompagnati   da altri nomi importanti come Ramirez Hidalgo, Ivo Minar, Robin Haase  e la giovane promessa bielorussa Ignatik. Ovviamente, nutrita la pattuglia  azzurra al via di questo primo challenger italiano sulla terra. Tra main draw e qualificazione  saranno circa venti. Su tutti, Filippo Volandri, tornato in buona forma e desideroso di risalire la classifica e il beniamino di casa Gianluca Naso, ritornato a giocare dopo un lunghissimo infortunio e vincitore di questo torneo nel 2008.