Roberto Marcora e la conquista di Madrid

di Roberto Marcora

Sono arrivato a Madrid domenica scorsa ed erano esattamente 4 mesi che non mettevo piede sul cemento. Il primo allenamento non è esaltante tanto è vero che la prima cosa che ho fatto una volta uscito dal campo è stata quella di andare dal referee a chiedere di farmi giocare martedì, in modo da avere un giorno in più per abituarmi alla superficie.

Ad ogni modo posso dire che la superficie era esattamente la mia prediletta: né troppo veloce né troppo lenta, molto simile al classico cemento americano per intenderci..al primo turno affronto Boluda-Purkiss, ex promessa spagnola, tipico giocatore da terra dai colpi molto liftati. È stata una partita bruttina, c’era molta tensione da ambo le parti ma sono riuscito a vincere comunque in maniera abbastanza agevole 63 63. Al secondo turno gioco contro un qualificato dal tennis molto brillante e incisivo, ottimo servizio, ma per fortuna con ancora qualche passaggio a vuoto di troppo, grazie al quale ho potuto rimontare da uno svantaggio di 2-5 nel secondo set e andare a vincere il primo dei 4 tie break della settimana (63 76).

Nei quarti di finale incontro la tds numero 1 Checa-Calvo, e a mio parere questa partita è stata senz’altro quella che ha segnato “la svolta” del mio torneo e che mi ha fatto capire che potevo davvero arrivare in fondo. A differenza dei primi due turni ho giocato bene, senza troppo da perdere e a braccio sciolto, trovandomi subito sopra nel primo e vincendolo 63. Nel secondo ho perso un po’ di disinvoltura e Checa è salito di livello per pareggiare i conti con un 63 in suo favore. Il terzo è stata una guerra di servizi fino al tie break, dove ho salvato un match ball sul 5-6 con un ace per chiudere 8-6 in mio favore.

La semi è stata una partita molto nervosa, di quelle classiche che di solito vincendo il primo set molto tirato quasi sempre vinci il secondo…ed effettivamente così e’ stato: al tie break del primo ero sotto per 5-3 ma ho rimontato e vinto 8-6, e ho vinto il secondo set 64 grazie a un break nei primi games. Il primo set della finale è andato stranamente via liscio, con un punteggio di 63 in mio favore, ma il secondo invece è stato tutt’altro che una passeggiata..ogni game che passava io giocavo sempre in maniera più contratta fino a quando sul 5 pari al secondo non ho preso break da 40-15 in mio favore..quando mi sono seduto in panchina al cambio di campo sul 5-6 sotto di un break sapevo che il terzo era alle porte e mi sono visto tutti i fantasmi possibili e immaginabili sfilarmi davanti, ma per fortuna non ero l’unico a giocare un po’ più contratto del solito e il mio avversario mi ha dato una grossa mano dopo aver fatto il ControBreak sapevo che quel tiebreak sarebbe stato mio e (diversamente dal solito) ho accolto il tie break come una benedizione: in effetti è stato il più netto dei 4 settimanali, 63 76 per me, emozione stupenda.

Credo al di là di tutto che ad aver fatto la differenza sia stato il servizio, a cui mi sono aggrappato durante i momenti delicati di tutta la settimana. Ora sono in viaggio per Pozzuoli dove giocherò un altro future sul veloce, poi mi allenerò una settimana e programmerò nel dettaglio il mio finale di stagione, che sarà sicuramente sui campi in duro!

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