Diario dell’Oste dal Lemon Bowl


(Francesco Bessire – Foto Adelchi Fioriti)

di Marta Polidori

Stamattina mi sono alzata carica di ottimismo; vengo “prelevata” dal mio alloggio dall’enorme Nizegorodcew per recarci al Lemon Bowl, circolo New Penta 2000.

La giornata inizia con un bel sole (che per cinque giorni si era ben guardato dal farsi vedere in giro), i bambini sono estremamente carini e tutti intenti a dare del proprio meglio.

Volo tra un campo e l’altro finché, verso l’una e mezza, mi appassiono alla partita tra Tommaso Evangelisti e Francesco Bessire. Breve riflessione annotata sul mio taccuino delle grandi occasioni: nonostante si concentri di più l’attenzione su Evangelisti per quanto mi riguarda Bessire non è da sottovalutare. Un polso che dipinge traiettorie splendide e precise, fluido e sicuro più col diritto che con il rovescio, ma entrambi i fondamentali sono ottimi. Servizio intelligente e soprattutto vario, sa alternare slice, kick e piatto in maniera intelligente e senza sbagliare. Una costruzione del punto spettacolare, nel vero senso della parola! Mi emoziono sempre di fronte ad un buon tennis, una gioia vedere come cambia ritmo e le soluzioni che trova per chiudere. Gran tocco e sensibilità nelle smorzate e nelle rotazioni.

Evangelisti può invece vantare un gioco di rete impeccabile, anche se poco sfruttato rispetto a quanto rende (ma bisognerebbe vederlo in più partite, una rondine non fa primavera) ed un buon servizio, che per la poca rotazione può risultare veloce e poco pesante. Manca anche di una buona parte del movimento, il che lascia un po’ perplessi, ma ci si può ancora lavorare.

La partita tra i due si conclude con una vittoria piuttosto semplice di Bessire per 7-5 3-6 6-1, che dichiara infatti di aver perso la concentrazione nel secondo set, ma averla recuperata gli ha consentito di terminare il match con abbastanza facilità.

Le nuvole osservano minacciose lo svolgersi del torneo, ma per fortuna, almeno al momento, sembrano essere dalla nostra parte.

Mi cimento nella mia prima intervista video con Francesco Bessire, nonostante l’emozione credo di essermela cavata!

Scoppia a piovere in definitiva, restano tre partite al coperto, il che mi consente di sedermi comodamente sul sintetico e gustarmi (quasi fosse la cena di due piccoli-grandi chef) il match di Marco Furlanetto contro Alessio De Bernardis. Assolutamente epico, mi ha lasciata senza parole. Sembrava di vedere la miniatura di due professionisti all’opera, due grintosi quanto bravi soldatini che si sfidavano all’ultimo vincente!

Marco Furlanetto, classe 2001, ha la peculiare caratteristica di non mollare neanche un punto, anche se è sotto di un set continua ad applicarsi con la stessa intensità e serenità del primo game. Alessio De Bernardis, classe 2000, può invece sembrare più riservato negli atteggiamenti rispetto al suo avversario, ma la carica c’è eccome.

Tra i due fuoco e fiamme; non c’è che da aggiungere un grande in bocca al lupo con il cuore in mano quando vedi due bambini con così tanta passione. Tecnica al posto giusto e consona alla propria età, si sono divertiti e l’hanno vissuta come ogni bambino dovrebbe fare: spontaneamente.

6-3 7-5 per De Bernardis, mi dispiace un po’ per la delusione di Marco, ma la prossima volta andrà meglio.

Protetta da buio e pioggia dalla saletta di noi “eletti” addetti stampa, concludo questo primo diario con soddisfazione. Questa giornata è riuscita a farmi dimenticare perfino la tosse e il raffreddore.

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