Cirstea pronta per l’ultima stagione: “Non pensavo che la mia carriera sarebbe durata così tanto”

Francesco Petrucci
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Sorana Cirstea - Foto Instagram

Il 2026 sarà l’ultimo anno nel tour per la romena Sorana Cirstea, ormai da vent’anni nel circuito. In carriera può vantare due titoli 250 e il raggiungimento della ventunesima posizione nel ranking WTA, ma anche i due quarti di finale Slam a Parigi nel 2009 e a New York nel 2023.

L’annuncio è arrivato qualche settimana fa tramite i suoi canali social e poco dopo ha partecipato al podcast Tennis Insider Club, dove ha approfondito la questione e vari aspetti del suo percorso tennistico.

Nei suoi primi anni da giocatrice professionista ha dovuto affrontare alcune difficoltà riguardo la sua emotività, più che normali quando si è ancora molto giovani: “Avrei voluto sapere fin dall’inizio che la mia carriera sarebbe durata così a lungo e non essere così dura con me stessa”.

La smania di volere tutto e subito è stata deleteria quando sono cominciati ad arrivare i primi ottimi risultati: “Quando ho raggiunto i quarti di finale del Roland Garros e sono salita al numero 21 del mondo, pensavo di entrare rapidamente in top 10. Invece, ho subito due sconfitte consecutive al primo turno, la mia classifica è leggermente scesa e ho sentito fosse la fine del mondo”. Queste circostanze si presentano nel corso della carriera per maturare, ed è una tappa celebrata anche dalla stessa giocatrice: “Era la prima volta nella mia carriera che dovevo affrontare una situazione del genere e non sapevo come gestirla, da lì però sono migliorata molto sotto questo aspetto”.

L’INFORTUNIO E NADAL COME PUNTO FERMO

Il suo cammino è costellato di qualche infortunio di troppo, proprio come il suo idolo Rafael Nadal, e in particolare ha sofferto per quello subito alla spalla: 2A 24 anni ho avuto un anno incredibile, ma le mie aspettative erano così alte che quando mi sono infortunata, ho pensato: Perché sto giocando?”. Ma questo non l’ha fermata: “È stato allora che ho cercato di cambiare mentalità e di scendere in campo senza mettermi troppa pressione”.

Fondamentale in questa ricerca di tranquillità sul campo è stato proprio Nadal, modello e simbolo in tutti i suoi aspetti: “Gioca ogni punto con il 1000% di intensità. A volte non dovresti sapere nemmeno il punteggio, ma giocare al massimo ogni punto. Progredendo l’ho capito e mi sono divertita di più”.

Infine, ci tiene a rassicurare tutti, il suo ultimo anno non sarà di passaggio, la voglia di migliorare e di competere rimangono le stesse di sempre: “Ho ancora obiettivi per il 2026 e cose sui cui lavorare, ma voglio concludere con orgoglio e a testa alta”.

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