“Anche se non dovessero giocare al meglio delle loro possibilità, Sinner e Alcaraz continueranno a vincere e a giocarsi le finali“. Lo afferma Rafael Nadal dopo aver ricevuto il premio come ‘AS Legend Awards’ in una serata ricca di stelle per gli ‘AS Awards gala”: manifestazione in cui sono stati celebrati alcuni dei migliori atleti della storia sportiva spagnola.
LA MANCANZA DI UN TERZO INCOMODO
Un tema molto dibattuto dagli addetti ai lavori quello di un’attuale mancanza nel circuito maggiore di qualcuno che possa contrapporsi al dominio instaurato dai primi due giocatori del mondo, tema sul quale il ventidue volte campione Slam si è così espresso: “Penso che sia Sinner che Alcaraz abbiano bisogno di qualcuno che li spinga oltre. Hanno bisogno di qualcuno che riesca a sfidarli perché in questo momento sono al di sopra di tutti e con qualsiasi stato di forma possono battere chiunque finché non si sfidano a vicenda. Quel giocatore può essere Fonseca? È ancora giovane e non in un momento in cui può pensare di farlo”.
ALCARAZ PER LA STORIA
Impossibile per il maiorchino non parlare dei record che potrà raggiungere il suo connazionale Carlos Alcaraz nell’arco della carriera: “Alcaraz è semplicemente spettacolare – afferma Nadal – ha il potenziale per fare la storia del tennis. Ha già vinto sei Slam e, perché no, potrebbe raggiungere anche quota ventidue. La cosa più importante per lui è non infortunarsi perché se non hai infortuni non perdi mai fiducia nel tuo corpo”.
IL FUTURO DI NADAL
Dopo il ritiro ufficiale avvenuto nel novembre del 2024, restano ancora numerosi interrogativi su quello che potrà essere il futuro del quattordici volte campione del Roland Garros. Tra le tante voci che si rincorrono, si parla di un possibile tour di esibizioni con l’amico rivale Roger Federer: “Sono stato fermo per un anno – conclude Nadal – avrei certamente bisogno di tempo per prepararmi. Sono sicuro però che se in futuro ci sarà l’opportunità di creare un progetto e divertirci insieme qualcosa potrebbe accadere. Ne abbiamo già discusso in passato, anche se in maniera molto vaga”.